A 83 anni massacra la moglie con il batticarne e si uccide col gas

A 83 anni massacra la moglie con il batticarne e si uccide col gas A 83 anni massacra la moglie con il batticarne e si uccide col gas E' un ciabattino milanese sconvolto dalla follìa - Qualche mese fa la donna non era riuscita a ottenere il ricovero del marito in manicomio alla portineria: la donna non 'aveva fatto caso a quanto sta- (Dal nostro corrispondente) Milano, 17 febbraio. Un uomo di 83 anni, sconvolto dalla pazzia, ha massacrato la notte scorsa con un pestacarne la moglie e sì è tolto poi la vita col gas. La raccapricciante tragedia è stata scoperta solo stamane dalla figlia dei due coniugi, portinaia dello stabile dove si sono svolti i fatti, la quale ha subito dato l'allarme, facendo accorrere sul posto un medico, la polizia e poco dopo un magistrato. I protagonisti di questa sanguinosa vicenda sono il ciabattino Alessandro Piva, nato nel 1876 a Cerea in provincia di Verona, e sua moglie Santina Bottari di 68 anni, da Rovigo, da molto tempo abitanti nel retrobottega di un vecchio negozio al pianterreno dello stabile di via Santa Lucia 4, nella zona di corso Italia. Ieri sera verso le 22 la signora Marcella Eleonora Piva, di 43 anni, che insieme con il marito Carlo Panini, è addetta alla custodia dello stabile, aveva sentito l'eco di un litigio tra i suoi genitori che abitavano nel negozio attiguo n - va succedendo poiché le discussioni erano frequentissime. Alessandro Piva era arteriosclerotico e più volte era stato ricoverato in una clinica, da dove ne usciva tranquillo ed [equilibrato fino a quando non riprendeva a bere smoderatamente. Diventava allora iracondo e se la prendeva con la moglie, accusandola di avergli ostacolato la strada del successo che l'avrebbe portato ad una favolosa ricchezza: il vecchio era convinto di essere un famoso artigiano, geniale ideatore di nuovi modelli di calzature. ' Stamane alle 10, Marcella Eleonora Piva, notato che i genitori non avevano ancora aperto il negozietto dove, da quando il ciabattino non lavorava più, la Bottari, pur essendo quasi cieca da un occhio, si industriava a fare la pantalonaia, avvertiva la polizia. Gli agenti accorsi, abbattevano l'uscio e subito scorgevano, steso sul letto il Piva, ormai cadavere. L'ambiente era saturo di gas. Macchie di sangue sparse sul pavimento suscitavano il sospetto che la tragedia fosse ben più grave: ed infatti la polizia rinveniva pochi istanti a o dopo anche il corpo della Bottari, con il cranio orribilmente squarciato. Il cadavere della povera donna, che evidentemente aveva cercato di sottrarsi con la fuga alla furia omicida del marito, giaceva riverso in canti na: l'assassino aveva collocato sotto la testa della morta due mattoni tolti ai muri sgretolati della casa e sul petto l'arma, un batticarne, di cui si era servito per compiere il delitto I due corpi dopo le constatazioni di legge sono stati trasportati all'obitorio e messi a disposizione dell'autorità giudiziaria. Non sarà mai possibile sapere come si sono esattamente svolti i fatti, ma ì: facile pensare che il Piva, in un nuovo accesso di follìa, ad un certo punto della discussione abbia afferrato il batticarne e si sia gettato sulla povera donna uccidendola: resosi conto di quanto era accaduto, egli ha trascinato il cadavere in cantina quindi, risalito in casa, si è sdraiato sul letto, ha aperto i rubinetti del gas ed ha atteso la morte. Alessandro Piva e Santina Bottari si erano sposati a Milano 50 anni fa nella chiesa di Sant'Andrea: dal matrimonio erano nati due figli, Marcella Eleonora e Giuseppe, che ha ora 37 anni e abita con la famiglia in via Murat 38. La unione non era però mai oiata tranquilla per la' malattia che aveva minato le facoltà intellettuali del ciabattino. Pare che il Piva meditasse da tempo il delitto e 11 suicidio. La polizia ha infatti trovato nel cassetto di un mobile una lettera scritta dal vecchio un anno fa, in cui egli minacciava di morte la moglie e progettava di sopprimersi: « Tu mi vuoi rimandare in manicomio — dice lo scritto — ma io non ci tornerò più; e se mi obbligassero, prima uccido te e poi mi ammazzo ». Qualche mese fa, a conclusione di una nuova scenata, Santina Bottari si era rivolta alla polizia per ottenere il ricovero del marito in un ospedale psichiatrico: ma la pratica era rimasta inevasa non ostante le pressioni fatte anche dai figli del ciabattino. C, in. I protagonisti della tragedia: Alessandro Piva l'assassino suicida, e la vittima, la moglie Santina Bottaro (Tel.)

Luoghi citati: Milano, Rovigo, Verona