Voleva uccidersi la sposa abbandonata al momento del « sì »

Voleva uccidersi la sposa abbandonata al momento del « sì » La Curia ha chiesto un rapporto sui mancato matrimonio di Napoli Voleva uccidersi la sposa abbandonata al momento del « sì » La giovane fermata mentre sta per lanciarsi dal quarto piano - Il fidanzato aveva risposto «no» alia rituale domanda del sacerdote ed era fuggito dalla chiesa Forse gli ò mancato il coraggio di celebrare le nozze senza il consenso dei genitori (Dal nostro corrispondente) Napoli, 16 febbraio. La Curia arcivescovile ha chiesto un preciso rapporto a mons. Antonio Leonetti, parroco di Santa Maria del Soccorso nel quartiere dell'Arenella, per conoscere come sono andati i fatti nel mancato matrimonio fra Liliana Giuliana e l'avv. Francesco Crocetta che, giunto innanzi all'altare, al sacerdote che gli chiedeva con la rituale formula « se egli voleva in legittima sposa la signorina... », ha detto: «No». La famiglia della sposa proviene dal Cairo. Il padre, Alberto, è impiegato alla Cit. I due giovani — rispettivamente di ventisei e ventiquattro anni — s'erano conosciuti nello studio del notaio Francesco Maddalena, dove lei era impiegata, mentre lui, già procuratore legale, faceva la pratica per poi presentarsi al concor-so. Il padre del mancato sposo, alto funzionario del ministero a a , e , n I e o o a delle finanze, direttore del deposito delle manifatture tabacchi situato in via Emanuele Gian tu reo, fin dall'inizio del fidanzamento era stato ostile al matrimonio. Ed in questo atteggiamento si era trovata vicina la moglie, Bianca. I motivi della loro opposizione si ignorano. Pur sapendo di non avere la i loro approvazione, il figliolo ' aveva scambiato lo stesso promessa e fatto fare le pubblicazioni. Tutto era stato predisposto. E ieri mattina, sul coro della chiesa v'era un gruppo di artisti del « San Carlo », l'altare era ornato di fiori e splendente di luci. Al suono della marcia di Mendelssohn è entrato lo sposo che indossava un elegante tight con una vistosa cravatta color ciclamino. Poiché i suoi, genitori non avevano mutato atteggiamento, essi erano rimasti assenti. Se- -1 c'ondo una voce, il padre e la o, o a l o è o a i, e , o madre del praticante notaio non sapevano niente. Il giovane, per non amareggiarli oltre, aveva preferito non informarli. A cose compiute — avrebbe pensato — forse essi sarebbero stati indulgenti, perdonando e dando la loro benedizione. Poco dopo l'ingresso dell'avv. Crocetta è arrivata, al braccio del padre, Liliana. Indossava l'abito bianco, nonostante esso sia proibito durante la quaresima. Ma aveva ottenuto una speciale dispensa e s'era abbigliata con cura estrema. Mentre l'organo suonava, la fanciulla avanzava verso l'altare dove fra pochi minuti avrebbe realizzato il suo sogno. E questo le è sembrato proprio compiuto allorché mons. Leonetti, preceduto dal vice-parroco Francesco De Francesco, dai chierichetti e dal sacrestano, è salito sull'altare; ma l'illusione per la fanciulla è stata brevissima. Quando l'uomo che avrebbe dovuto essere di 11 a poco suo marito, alla domanda del monsignore, ha risposto con un rotondo e secco « no », Liliana si è girata perplessa, come credendo di aver, udito male. Senonché, a confermarle che aveva invece udito benissimo, lo sposo, levatosi, giratosi e postosi all'inizio della guida rossa posta sul pavimento per la occasione, col capo curvo nelle spalle e i gomiti aderenti al torace nel tipico atteggiamento degli atleti che si accingono a iniziare una corsa velocissima, è scattato come un fulmine verso la porta fuggendo con lo stesso impegno di un campione alle Olimpiadi; né la coda del «tight» gli è stata d'impaccio. Vedendolo correre cosi, i ragazzi della Congregazione mariana che a quell'ora si trattengono sul sagrato, divertiti dalla scena, hanno cominciato a inseguirlo gridando felici per l'insolito spettacelo, mentre lo sposo, raggiunta la macchina, che aveva parcheggiato, e Infilatovisi dentro, si allontanava a grande velocità confondendosi nel traffico e sparendo; e ciò nonostante che alcuni parenti dello sposo, postisi a loro volta in un'altra macchina, lo tallonassero per un certo tempo suonando il « clacson » e chiedendogli a gesti allorché egli si girava di fermarsi almeno un istante in modo da poter avere una franca spiegazione. Niente: incurante di tutto e di tutti lo sposo correva trascurando 1 segnali rossi dei semafori, i fischi dei vigili e perfino le car-> rozzelll dei bambini; egli fug* giva, ed anche in questo è stato imbattibile, riuscendo a far perdere le sue tracce. Intanto in chiesa accadeva il peggio: mentre ai parenti e agli amici si aggiungeva la folla dei curiosi, la sposa svenuta veniva trasportata in sacrestia. Successivamente, uscendo da una porta laterale con un cappotto nero sull'abito bianco, tornava a casa in via Suarez è lì, dal suo appartamento al quarto piano, tentava di lanciarsi a capofitto sulla via, ma veniva fermata in tempo, confortata e calmata; infine i genitori, per sottrarla alla curiosità, prese le valige già pronte per il viaggio di nozze sfumato, l'accompagnavano da alcuni familiari in via Santa Lucia. Lo sposo rimane per ora irreperibile: dovrà però rispondere dinanzi ai giudici del suo operato, in quanto è ferma intenzione dei genitori della sposa mancata di citarlo in giudizio per tutti i danni, compresi quelli morali. Secondo alcune fondate indiscrezioni, egli si. sarebbe sottratto alle nozze all'ultimo momento perché preso da rimorso per essere giunto sino alle soglie del matrimonio contro la volontà e senza il consenso dei suoi genitori. C. g. La signorina Liliana Giuliana, di 23 anni, la mancata.sposa di Napoli (Telefoto) lllllUIIIIIIHIIIIIIIINIIIMIIIIIIIIMIIIMIIIMIIlU

Persone citate: Antonio Leonetti, Francesco Crocetta, Francesco De Francesco, Francesco Maddalena, Leonetti, Liliana Giuliana, Mendelssohn

Luoghi citati: Cairo, Napoli