Si vanta d'essere l'ex governatore nazista ed è arrestato per i suoi crimini in Grecia

Si vanta d'essere l'ex governatore nazista ed è arrestato per i suoi crimini in Grecia Processalo ad Atene il gauleitew della Macedonia Si vanta d'essere l'ex governatore nazista ed è arrestato per i suoi crimini in Grecia Recatosi a protestare per il sequestro dei beni di un suo connazionale, rivela la propria identità ed il magistrato lo fa subito catturare - Deportò 56 mila ebrei, mandò alla fucilazione 700 ostaggi e compi saccheggi e rapine (Dal nostro corrispondente) Bonn, 13 febbraio. L'avvocato Max Merten, rappresentante legale d'una grande azienda berlinese, si recò tempo addietro ad Atene per curare certi affari commerciali e aveAdo appreso, durante il soggiorno nella capitale greca, che un tribunale aveva proceduto alla confisca dei beni d'un suo connazionale responsabile di requisizioni abusive ed altri .ladrocini ai danni della popolazione di Salonicco durante l'occupazione nazista, pensò bene di intervenire in sui difesa. Andò dal procuratore generale e chiese dapprima con tono cortese la revoca del provvedimento, sostenendo che in fondo ti suo connazionale e amico non aveva fatto altro che obbedire a ordini superiori, ma quando il magistrato rifiutò di accedere alla richiesta, l'avvocato cambiò tono rinfacciando alle autorità greche provvedi¬ menti abusivi contro i cittadi- ni germanici; infine, visto che il procuratore non era rimasto affatto impressionato, il Merten divenne sempre più arrogante affermando che l'intera responsabilità dei fatti contestati al tedesco era in realtà sua, qualificandosi poi per l'exgauleiter nazista della Macedonia. Evidentemente egli credeva che ciò sarebbe bastato a sir stentare la faccenda, invece il procuratore greco suonò il campanello e a un poliziotto sopraggiunto di li a poco ordinò di arrestare il suo interlocutore. Contro l'aw. Merten fu imbastito un gravissimo atto di accusa: egli è ritenuto corresponsabile delle stragi e delle deportazioni di 56 mila ebrei di Salonicco, di persecuzioni di patrioti greci, di fucilazione di ostaggi nonché di appropriazione indebita di beni di cittadini di quel Paese. Secondo l'accusa il patrimonio sottratto dal Merten in una serie di requisizioni, di razzie e di saccheggi si aggira sfil milione e mezzo di sterline oro: si ritiene anche che gran parte dt questo bottino sia finito direttamente nelle tasche del < gauleiter ■>; risulta, per esempio, che il Merten nel '42 si fece consegnare da membri della comunità israelitica di Salonicco venticinquemila steri n€-oro in cambio della promessa di risparmiare loro la deportazione in Germania, ina tali famiglie furono poi ugualmente deportate ad Auschwitz dove finirono nelle camere a gas. Tale fu la cupidigia del < gauleiter > che egli fece trasportarti in Germania, dove li rivendette, anche decine di lastroni di marmo (il marmo in Germania è un genere assai costoso) sottratti ad un cimitero greco l ninquantaseimila ebrei di Salonicco vennero sterminati nei < lager » di Polonia e di Germania o morirono di stenti; si ricorda in proposito un episodio particolarmente macabro; un gruppo di settanta persone rinchiuse in un vagone piombato diretto tn Polonia, arriva- rono a destinazione che erano tgià morte, trattandosi per lo più di donne, ragazzi e vecchi, cui non erano stati assegnati né acqua né viveri per il viaggio. Dell'avv. Merten in particolare si è saputo pure che egli fece fucilare quasi settecento ostaggi fra armeni, ebrei e greci, in seguito ad azioni dei partigiani contro le truppe tedesche. In questi giorni l'ea;-gauleiter è comparso di fronte ai giudici del tribunale militare di Atene e le prime battute del processo hanno confermato la gravità delle accuse mossegli. Secondo la tattica di,tutti i criminali di guerra giudicati in Germania, l'avv. Merten si difende affermando .di avere soltanto obbedito alle disposizioni dei suoi superiori ed ha annunciato la testimonianza di persone, le quali potrebbero provare che al contrario il < gauleiter » di Macedonia si adoperò per mitigare la crudeltà di quegli ordini.' Il processo, di cui riferiscono ampiamente i giornal. della Repub. Mica federale, si protrarrà per qualche settimana e da esso ci si attendono importanti rivelazioni e, in modo speciale, la pubblica denuncia di collaborazionisti greci. in margine alla vicenda giudiziaria va notato, infine, un particolare: la Grecia è legata a Bonn da molteplici interess. economici e commerciali; fra l'altro la Germania ha largamente contribuito ai piani quinquennali di ricostruzione del governo di Atene. Tempo fa, il parlamento di Atene decise la sospensione' dei processi per criminali di guerra a condizione che i responsabili fossero consegnati alle autorità tedesche e processati quindi in Germania. Anche l'avv. Merten avrebbe perciò dovuto essere processato nella Repubblica federale e le autorità tedesche, avevano, anzi, assicurato ad Atene il suo arresto appena egli fosse rientrato a Berlino; l'opposizione greca, però, ha scatenato una violati gcgcDcslsMlzCta campagna contro la prò- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii gettata estradizione del feroce « gauleiter », inducendo il governo a organizzare il processo ad Atene. m. c.

Persone citate: Max Merten