Il mago D'Angelo accetta la sfida e tra un mese si esibirà a Roma

Il mago D'Angelo accetta la sfida e tra un mese si esibirà a Roma E' sicuro di muovere un anemometro a distanza e curare un "inguaribile» 99 Il mago D'Angelo accetta la sfida e tra un mese si esibirà a Roma Ha definito "erbaiolo,, il guaritore francese che ha messo in dubbio le sue doti "A me le erbe non piacciono, preferisco gli spaghetti,, - A Parigi ha ricevuto due sacchi di lettere; ma i colleghi francesi lo accusano di ciarlataneria (Nostro servizio particolare) Parigi, 11 febbraio. Fra un mese, In un istituto di Roma e nel suo studio personale di via Magalotti, il mago di Napoli Achille D'Angelo, compirà due esperimenti: farà muovere un anemometro a distanza, grazie al fluido che si sprigionerebbe dalle sue mani; curerà un operaio belga che ha 11 male di Parkinson, considerato inguaribile dalla medicina ufficiale. Se i due tentativi avranno sucn,:sso — e Achille D'Angelo afferma di esserne sicuro — il guaritore francese Maurice Messegué e il «Groupement national pour la défense dea praticiens de la medecine libre », che egli presiede, verseranno ognuno dieci milioni di franchi; se 11 tentativo fallirà l milioni 11 dovrà pagare invece 11 mago di Napoli. Esperimenti per fare muovere l'anemometro D'Angelo ne avrebbe già fatti a Roma un palo d'anni fa, in presenza di giornalisti e scienziati, e il male di Parkinson, a quanto egli afferma, lo ha già guarito in tre o quattro casi determinati. Non c'è dubbio che le sfide del Messegué rappresentano un tentativo per far accusare il mago di Napoli di ciarlata¬ mi mi ii nini iti ii in 11 u t in 11 n rim 11111 un i u o rao, aa e ae iiile e unee, oo aene n di ali n ti. de no re a¬ u e , nerla e di fer chiudere pobsìbilmente le frontiere francesi a un concorrente pericoloso sia perché attrae molti ammalati quando viene a Parigi, sia perché la sua spettacolare magia permette qualche dubbio sulla serietà dei guaritori proprio quando quelli francesi si sforzano di ottenere dalla medicina ufficiale uno statuto particolare. Achille D'Angelo non contesta, del resto, che la sua magia è spettacolare, anzi se ne fa un vanto: «Io solo posso fare certe cose » dice. I due avversari ostentano l'un per l'altro un evidente disprezzo. Il Messegué scrolla le spelte e ride quando gli dicono che il mago di Napoli è una specie di « radar umano », un « uomo-medicina»,, che «produce, mediante un suo modo speciale di trasmissione del fluido a distanza, senza alcun contatto diretto con il soggetto trattato, degli stati consimili a quelli di elettrochoc », e che a ciò si aggiunge uno straordinario dono di veggenza che gli permette di dosare 11 suo fluido magnetico, nonché di dirigerlo dove vuole. Achille D'Angelo non crede alle erbe con cui 11 presidente dei guaritori francesi cura 1 suoi ammalati: «Fa un decotto e una spennellatura sul corpo, ma a me le erbe non piacciono: preferisco gli spaghetti e l'abbacchio », ha detto stamane il mago rispondendo alla sfida del Messegué. Pai ha proseguito: «Accetto, sono a sua disposizione, e quando avrò fatto muovere a distanza l'anemometro, e quando avrò guarito l'ammalato che si presentò da me lunedi, accompagnato da un guaritore belga, darò a quell'erbaio^ uno schiaffo scientifico e mora\e ». Il successo di Achille D'Angelo è stato notevole a Parigi. Al congresso dei guaritori, svoltosi domenica, il mago di aDo mo Napoli avrebbe voluto che è\°snimo,Jn presenza^di medie! o. a, m- fatarlo "dove'ri "f«è^o r-lf... . • - , a_ — e di giornalisti, facesse vedere ciò che era capace di fare. Ma la proposta non ebbe successo. «Non èra un convegno, era un tsuo o, ndi li no are in vel lo, sito il alabho on chiacchiere e basta», afferma ora i! mago di Napoli, aggiungendo: «Cosa vuole che m'importi se propongono di espellermi dal Comitato internazionale, tanto io con quei cosidetti maghi non ci voglio stare ». E' difficile per un profano entrare in un conflitto fi maghi e prendere partito sul loro valore. Bisogna quindi limitarsi a constatare che un libro, scritto in Italia su Achille D'Angelo, è pieno di attestazioni di gente che afferma di essere stata guarita, di dichiarazioni di medici, come il prof. Arrigo Pirazzoli di Rome, che ammettono l'esistenza del « fluido curativo » del mago, e di fotografie sulle quali si vede D'Angelo curare attori cinematografici, miliardari americani, sportivi e anche un fra- te di un convento veneziano. ; Un libro analogo sul Messegué. i scritto in Francia, esalta 1 « miracoli » compiuti con le erbe. Entrambi sono ricchissimi, perché cedono ad altissimo prezzo uno il proprio fluido e l'altro le sue spennellature. Dal mondo intero la gente scrive, all'uno come all'altro, ma Indubbiamente più al < mago di Napoli » che al guaritore parigino. Lunedi sera Achille D'Angelo venne intervistato alla televisione francese e stamane erano già arrivati due sacchi di lettera al suo nome. I. m. li «mago di Napoli», Achille D'Angelo, che ha accettato la sfida dei guaritori francesi, mentre sottopone un paziente alla trasmissione del « fluido magnetico », che egli afferma di saper dirigere e dosare a volontà (Tel.;