L'erculeo assassino svizzero entra in aula scortato da tre carabinieri esperti di judo

L'erculeo assassino svizzero entra in aula scortato da tre carabinieri esperti di judo Iniziato il processo alla banda dei tassì capeggiata da una coppia di elvetici L'erculeo assassino svizzero entra in aula scortato da tre carabinieri esperti di judo In carcere tentò due volte di uccidersi, ingoiando spilli e gettandosi nella tromba delle scale - Presenti ali''udienza i quattro fratelli dell'autista assassinato, che fanno pure i conducenti di vetture pubbliche (Dal nostro corrispondente) ImNapoli, 10 febbraio. cE' cominciato stamane dt- .Mnunzi alle Assise di cast eleapuano il processo alla « banda dei tassì >, composta dal sardo Salvatore Gadoni e dagli svizzeri Rudolph Werner Meiir c Elizabeth Aldcr, entrambi del Cantone di Zurigo. La banda si acquistò quel nome perché molti dei suoi più gravi delitti, fra cui alcune rapine e un omicidio, vennero compiuti a danno di conducenti di taxi. I tre usavano noleggiare le macchine, sbarazzarsi in qualche modo degli autisti, e quindi eseguire colpi in grande stile. Con questa tecnica a Roma vennero assaliti vari distributori di benzina, I tre imputati sono tutti giovani. La Alder ha 22 anni, il Gadoni 25, il Meier SO. La moglie del Meier, Sonya Tolles, quando il marito era ancora in carcere in Svizzera, iniziò una procedura di divorzio. Il giorno in cui, scontata la pena, egli usci, il Tribunale concesse '■» scioglimento del legame matrimoniale. I nonni materni del Meier, André e Marie Vogter, chiesero alla magistratura del Cantone di Zurigo che venisse affidato a loro il figlio del loro nipote, amch'egli di nome Wer»ier. Afa la richiesta fu respinta e il bambino venne consegnato a un tutore, Oscar Wullschleger, designato dal Tribunale. ' Successivamente il Meier commise altri reati. Prima però che lo catturasse la gen darmerìa elvetica, il SO luglio del 1955 riuscì a passare la frontiera con la Alder, che figurava sua moglie, avendo entrambi alterato i passapor ti A Roma i due si unirono al Gadoni. La madre di que st'ultimo, Pierina, divisasi d'U svrlfimssMnsc!»1'1"'0 la sottoponeva a continui maltrattamenti, si era trasferita da molti anni nella capitale recando con sé tre dei suoi quattro figli L'unico lasciato in una sperduta località dell'isola, Battilonga, fu Salvatore, ammalato di epi lessia. E il giovane, sperando di trovare anche lui ospitalità e affetto presso la madre, si re cò da lei ma, respinto, decise di darsi alla malavita. Incon irati i due svizzeri si unì a loro, formando quella gang che terrorizzò per quattro mesi vari centri della Penisola, Finale Ligure, Cattolica, Ro- niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii mo, Salerno, Trapani e altre città della Sicilia, finché, a Marsala, il 2? ottobre del 1955 fu catturata. Stamane nell'aula erano presenii Filomena Abbate, vedova del tassista Gennaro Ferrara, ucciso con dodici pugnalate il 29 settembre 1955, e la figlia Angela. La donna, a nome suo e dei quattro orfani, si è costituita parte civile, assistita dagli avvocati Nicola Marchitto e Bernardo Giannuzzi-Savelli. Erano pure presenti il padre del Ferrara, Nicola, e i fratelli Antonio, Sabato, Luigi e Agrippino, anch'essi conducenti di tassi. I quattro indossavano le caratteristiche giubbe di pelle usate dalla loro categoria. Essendosi pure costituiti parte civile, erano rappresentati dall'avv. Alberto Gasparrini. Sedevano inoltre al tavolo degli avvocati: Carmen Gentile e Leopoldo Terracciano, difensori del Gadoni, Giorgio Garofalo per il Meier, Renato Pecoraro e Pasquale Ruggiero per la Alder. Potehé il Meier, dotato di forza erculea, ex campione di boxe e di nuoto, è un tipo impulsivo che ha già tentato due l'olle di uccidersi ingoiando dodici spilli di acciaio (estrattigli poi con un difficile intervento chirurgico) e lanciandosi a capofitto nella tromba delle scale, il presidente Luigi Peluso aveva predisposto speciali misure di sicurezza. Al posto dei normali < ferri >, gli erano state applicate ai polsi manette speciali che non gli verranno mai tolte durante il dibattimento. Questo pericoloso bandito elvetico era stato affidato a una scorta rinforzata di carabinieri, tre dei quali esperti di lotta giapponese. Egli è entrato per primo ed è stato introdotto da solo nella gabbia. Le posizioni assunte in istruttoria dagli imputati, che.da affiliati sono divenuti acerrimi nemici, consigliavano di tenerli divisi. , Dopo di lui è giunta in aula la Alder. In carcere si era tinti i capelli, che da biondi erano divenuti castano scuri. Indossava un abito nero di stretto lutto, avendo da poco perduto la madre, Maria Raspar, praticamente uccisa dal dolore per la condotta della figlia. Nell'avanzare verso il posto assegnatole alle spalle dei giudici piangeva, coprendosi il viso con le mani. Ultimo ad essere introdotto è stato il Gadoni. E' un tipo piccolo, dal colorito olivastro, con i capelli bruni assai curati. Per quanto abbia ancora diritto di portare, prima del verdetto, panni borghesi, essendo sprovvisto di abiti, indossava la divisa da ergastolano. All'inizio dell'udienza l'avvocato Carmen Gentile solleva una eccezione. Essendo stata nominata « difensore di fidu\ eia » dal Gadoni fin dal 26 settembre al posto dell'avvocato d'ufficio Luigi Pessina, designato in un primo tempo dal giudice istruttore, essa avrebbe avuto il pieno diritto di ricevere tutti gli atti del processo in modo da poter fare quanto il Codice consente nell'interesse dell'accusato: Senonché, nonostante il Gadoni avesse fatto tale comunicazione alla direzione del carcere c la direzione l'avesse trasmessa alla Procura, la sua presenza come avvocato difensore sarebbe stata del tutto ignorata. Per questa ragione chiede l'annullamento della sentenza istnittoria. La Corte si ritira e dopo un'ora e meizo esce e respinge la richiesta. L'acv. Gentile inoltrerà immediato ricorso alla Cassazione II processo è stato rinviato a giovedì. Crescenzo Guarino :^ Werner Meier (Telefoto) iiiiniiiiiiniiiiiiiiiniiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin aiiiiiimmiiiiimiiiiimii un iiiiiiiiiiiinniiiiiiiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiElizabeth Alder viene accompagnata in aula (Te-lef ;