Pendeva testa in giù da un cancello con una sbarra infilzata nelle carni

Pendeva testa in giù da un cancello con una sbarra infilzata nelle carni Pendeva testa in giù da un cancello con una sbarra infilzata nelle carni Ore 2 di ieri mattina. Il corso Unione Sovietica è deserto. Freddo intenso, nebbia molto fitta. Due agenti di P. S., Caparello e Mantovani, hanno appena compiuto un giro d'ispezione nel quartiere. Camminano lungo la cancellata dell'Istituto per la vecchiaia. D'improvviso si fermano sbigottiti. Uno spettacolo impressionante, quasi incredibile si 6 presentato bruscamente ai loro occhi. Un uomo anziano penzola a testa all'ingiù dalla cancellata (alta più di tre metri), con la punta di uno dei. ferri infilzata profondamente in un polpaccio. Il sangue, sgorgando dalla gamba, gli ha macchiato gli abiti e gli ha rigato la faccia. L'uomo è svenuto. Pt il imo attimo di È un vecchio che di notte rientrava all'ospizio di corso Unione Sovietica - Per un'ora ha invocato soccorso invano - Salvato da due agenti e n a n ù o e a i smarrimento, il Caparello e il Mantovani s'arrampicano sul muro, afferrano 11 vecchio e riescono, adagio adagio, dopo grandi sforzi, a sfilargli la gamba e a deporlo a terra. Suonano all'Ingresso, svegliano il custode. Questi, appena vede il ferito esclama: < Ancora lui! ». SI tratta dell'cx-falegname Giacinto Ronco di 73 anni, pensionato, da tempo ospite dell'Istituto: nonostante la non più verde età, il Ronco è vivace e inquieto e più volte, con imprese arrischiate, ha messo in allarme la direzione. Ripetutamente è rimasto fuori sino a notte inoltrata e ogni volta è riuscito ad entrare scavalcando la cancellata con acrobazie difficili e pericolose per un giovane. Evlden- temente, nell'ennesimo tentativo di rientro clandestino, è scivolato quand'era sulla sommità della cancellata e la punta di una lancia gli ha trapassato 11 polpaccio. E se non fossero intervenuti gli agenti, sarebbe morto per dissanguamento. E' In osservazione al Maurizlano.

Persone citate: Giacinto Ronco, Mantovani