La miliardaria dello scandalo Laeaze dice ai giornalisti: Siamo tutti innocenti

La miliardaria dello scandalo Laeaze dice ai giornalisti: Siamo tutti innocenti La miliardaria dello scandalo Laeaze dice ai giornalisti: Siamo tutti innocenti La madre adottiva di Jean Pierre Guillaume e il dott. Lacour tentano di dimostrare che il giovane è complice dei ricattatori - Chiesta un'indagine sai paracadutista che avrebbe ricevuto l'incarico di sopprimere il ragazzo (Nostro servizio particolare) Parigi, 5 febbraio. Dopo la parziale ritrattazione della ragazza-squillo Maité, la quale ha ammesso ieri di avere mentito dichiarando di essere stata invitata a recarsi dal miliardario Jean Lacaze, perché in realtà c'era andata lei spontaneamente, gli accusati sono passati al contrattacco. Jean Lacaze, ohe deve essere operato la settimana prossima, ha annunciato che preparerà una dichiarazione la quale verrà consegnata domenica ai giornalisti dal suo avvocato, Georges Izard; ma sin d'ora ha precisato che non si contenterà di un eventuale « non luogo a procedere » nei suoi confronti. « Per me la faccenda incomincia ora. Voglio ottenere una riparazione clamorosa e quindi è necessario vuotare il sacco completamente e andare Ano in fondo. Voglio sapere tutta la verità », egli ha detto stamane ai giornalisti che sono riusciti a farsi ricevere. La signora Domenica Walter, sorella di Jean Lacaze e madre adottiva del giovane Jean Pierre Guillaume, ritornata a Parigi la notte scorsa insieme col dott. Maurice Lacour, ha consegnato ai giornalisti una dichiarazione scritta in cui è detto fra l'altro: « Il dottor Lacour nella prima faccenda, mio fratello Jean Lacaze nella seconda, sono stati vittime di due tentativi di ricatto diretti in realtà contro di me. Io ritengo che un esame del passato del signor Rayon (il paracadutista che avrebbe avuto da Lacour l'incarico di sopprimere il giovane Guillaume), del suo ambiente e dei suoi mezzi di sussistenza, dovrebbe permettere di chiarire 1 moventi che l'han no fatto agire. Domando al signor Rayon di spiegare come avrebbe potute ricevere milioni per un intento criminale che egli pretendeva di disapprovare, senza informare la polizia e senza aver fatto prendere il dottor Lacour in flagrante de litto. Prima il signor Rayon e poi una ragazza-squillo sono gli accusatori. Rayon non rlu- sci nel suo intento e la sua de-nuncia è stata vana. La ragazza-squillo è riuscita invece a fare arrestare mio fratello, ma oggi conferma di avere mentito. Anch'io mi sento personalmente colpita. Perciò chiedo che luce sia fatta sulle macchinazioni di cui sono state vittime, al di fuori di me, mio fratello, il dottor Lacour e anche la Giustizia». I! dottor Lacour, vestito di grigio chiaro, ha dichiarato dal canto suo: «La faccenda contro 11 signor Lacaze non la ,conosco. Ma mi sembra che 11 a tranello sia stato teso unicamente perché la prima macchinazione, che risale a un anno fa, fallì. In realtà è stata presa di mira la signora Walter, per ben due volte, dai ricattatori, e coloro che le stanno vicino sono stati colpiti perché l'hanno voluta proteggere. Ho chiesto all'avvocato Floriot di presentare una denuncia contro il sig. Rayon. E' evidente che potrei dire molte altre cose, ma lo farò più tardi Per ora voglio assu¬ mere una posizione chiara». Ricordiamo chi sono i personaggi di cui parlano le dichiarazioni suddette. Il signor Rayon è un ex comandante di paracadutisti, proprietario di un ristorante ad Antibes, città di cui è vice-sindaco, fiduciario per la zona sud dell'Unione Nuova Repubblica (Jacques Soustelle). Egli accusa il dott. Lacour di avergli dato dieci milioni di franchi per far assassinare Jean Pierre Guillaume, Aglio adottivo della signora Walter; la ragazza squillo è la giovane Maité, la qua le accusò il Jean Lacaze di averle offerto dieci milioni se accettava di sporgere denuncia contro Jean Pierre Guillaume, suo amante, accusandolo di sfruttamento di donne. Si sa ora che la Maité ha confessato di avere mentito e che non fu il Lacaze a farla cercare, ma fu lei invece a recarsi spontaneamente da lui. Questi l'accusa a sua volta di averlo minacciato di uno scandalo se non le dava due milioni che, a quanto essa diceva, l'amante le doveva. La ritrattazione della ragazza-squillo, evidentemente, oostringe gl'investigatori a considerare sotto un ;.-;>etto diverso la faccenda GuillaumeLacaze che, però, continua. E' evidente l'intenzione del clan Lacaze di accusare oggi di manovre ricattatorie i suoi accusatori di ieri. E per la polizia si tratterà ora di scoprire ciò che ha fatto agire il comandante Rayon e la Maité, nonché di stabilire chi si nasconde dietro di loro. Se viene dimostrato che 11 giovane Jean Pierre Guillaume è complice dei ricattatori, il clan Lacaze sarà giunto In possesso della desiderata arma che gli permetterà di chiedere l'annullamento dell'atto di adozione. Ciò farebbe perdere al giovane l'eredità della madre adottiva, valutata venticinque miliardi di franchi. Ma Jean Pierre Guillaume si dice estraneo a qualsiasi (ricatto e afferma che anche lui vuol conoscere la verità a«i tutta questa faccenda. 1. m, a La signora Domenica. Walter, madre adottiva di Jean Paul Guillaume, durante la conferenza-stampa (Telef.)

Luoghi citati: Antibes, Parigi