Al Doria: Primo amore, di M. Camerini Al Corso: Dove la terra scotta, di A. Mann

Al Doria: Primo amore, di M. Camerini Al Corso: Dove la terra scotta, di A. Mann SUTylyO SCHERMO Al Doria: Primo amore, di M. Camerini Al Corso: Dove la terra scotta, di A. Mann In anni poco fausti per 11 nostro cinema, Mario Camerini seppe essere un regista personale, di vena tenue ma sincera. Poi si è conformato ai tempi, riuscendo in una produzione un po' anodina ma tuttavia decorosa (« Ulisse >, c Vacanze ad Ischia»). Oggi lo ha tentato la sirena di moda: il film episodico sui giovani! e proprio qui dove poteva scolorire affatto, ha ritrovato, in parte, l'antico se stesso. Primo amore (da un soggetto di Age, Scarpelli e Scola) è un filmetto garbato e lieto. Il regista ha avuto il buon senso di non assumere problematiche di accatto, di non voler simulare ansie e sollecitudine su', destino dei giovani d'oggi. Anzi i suoi ragazzi sono i ragazzi di sempre, e pur nell'arruffio delle prime esperienze amorose nor perdono l'onestà del f^"ao. * un falso pessimismo ha preferito un forse falso ottimismo che gli consentisse notazioni leggere, argute, divertenti. Ha fatto male? Dalle fitte risatine del pubblico si direbbe di no. L'occhio affettuoso del padre, e nel momenti più felici l'occhio ironico dello zio, scruta in questi giovani petti dove accadono tempeste da nulla. Molto De Amicis ma anche un poco di Collodi hanno aiutato Camerini a rimettersi in tono; il tono della commedia comicosentimentale in cui eccelse. Né l'ambiente (romano) né le figure né gli episodi sono nuovi. Marco che soffia la ragazza al suo miglior amico e poi fa il moralista con la sorella che s'innamora di quello; Andreina che s'illude di molti corteggiatori e sdegna il solo che le vuol bene, perché ciccione; questi posto a un duro cimento fra gli spaghetti e la bilancia; il ragazzo del popolo che si finge «parlollno per abbagliare la fanciulla straniera; tutto questo e altro ancora si è già visto e ai rivedrà; ma la composizione è riuscita e il mosaico è grazioso, senza che ne spicchi troppo 1? solo episodio un po' ardito, quello dell'adolescente che s'innamora della maritata e le balbetta una sua timidissima (ma per lui temeraria) corte. Ottima mente diretti i giovanissimi attóri, che si vorrebbero ricordare tutti. Citeremo Carla Gravina per il suo felice disegno di ragazza italo-svizzera col pallino del c purismo », il divertente Marcello Paolini, Lorella De Luca, Raf Mattioli, Geronimo Meyneier e Christine Kaufmann. * Anthony Mann, H regista di «Piccolo campo», è anche uno specialista dei western come ha dimostrato con «L'uomo, di Laramie» e «Lo sperone nudo », e come riconferma oggi con questo cinemascope a colori Dove la terra scotta («Man of the West») che al solito spettacolo di sparatorie e di stragi portato all'estrema tensione dell'epilogo unisce un saldo racconto di non fallite ambizioni psicologiche. Il protagonista, un Gary Cooper incartapecorito e bravissimo (da ricordare quello di « Mezzogiorno di fuoco ») è un ex-ban ditp dell'Arizona che In venti anni di vita onorata si è rimesso a nuovo l'anima e la re putazlone. Una circostanza disgraziata lo rimette in balia del passato, cioè nelle unghie di uno zio che gli era stato maestro di ladronecci e di rapine. Tutto da rifare, per il povero Link. Dovrà mostrare alla banda l'antico valore assumendo la parte più impegnativa nell'esecuzione d'una rapina bancaria. L'ex-furfante è arrugginito, e l'animo redento non consente a una ricaduta. Durante il viaggio Link assottiglia l'ingegno e mette al servizio della buona causa la bravura d'un tempo. Ad uno ad uno 1 furfanti cadranno sotto i suoi colpi micidiali. I personaggi sono ben scolpiti (si veda lo zio Doc nella sua torva grandezza di brigante), la vicenda, specie nella prima parte, è maestrévolmente serrata, la regìa sicura e dominatrice. Con l'intramontabile Gary, vigoreggiano i caratteristi Lee J. Cobb, Jack Lord e Arthur O' Connell. Nella parte della tradizionale sciantosa è Julie London Ma non crediate che canti. Il copione di Reginald Rose ha voluto e saputo rinunciare a questo troppo facile partito spettacolare. I. p.

Luoghi citati: Arizona, Ischia