Perché i film non muoiano

Perché i film non muoiano DIETRO LO SCHERMO Perché i film non muoiano Ricercatori di copie preziose e di documenti importanti - Un ventennio di attività per archivi, cineteche e musei - 396 candidati agli Oscar - Non sempre i critici sono d'accordo - / € gemelli terribili» del cinema inglese Ci sono voluti circa quarantanni, dalla nascita del cinema in poi, perché si cominciasse a difendere i film da una loro morte tanto gratuita quanto immatura. Impostasi l'evidenza che, quando non erano un'espressione artistica, erano almeno dei singolari e preziosi documenti di cronaca, di storia e di costume; confermatosi l'irreparabile rammarico che per circa quarantanni quasi tutti i film prodotti in quel periodo erano andati perduti; ecco allora sorgere dei nuovi pionieri che specialmente in Francia, in Inghilterra, e negli Stati Uniti, vanno alla ricerca del recuperabile, del salvabile. Si deve a quei benemeriti la nascita delle prime cineteche, dei primi « archivi » di film; e nel 1938. per iniziativa della Cinémathéque Frangaise di Parigi, del Museum of Modem Art Film Library di New York, del National Film Archive di Londra e del Reichsfilmarchiv di Berlino, nasce a Parigi la PIAP (Fédératìon Internationale des Archives du Film). Celebra ora 11 suo primo ventennio. Conta una quarantina di aderenti (talvolta un ! : 111 r i r i d 111111 j 1111 ! 1111 ^ t 11 e h i : ; 11111 m f i j ! ! i e < 111 > aPsqlfbzstfz<tflccssmadssmqqmgsnp > 1111, j ; ì i i 111111 > < i ! h 111 < i 111 j 11 [ 111 < 11111 j : l ) m 11:111 r r > aderente rappresenta tutto un Paese), ha svolto un'attività sempre più intensa per dovunque conservare il conservabile (dal film al copione, dalla fotografia alla rivista, al libro), ha contribuito alla creazione di nuove cineteche, e ha soprattutto incoraggiato e aiutato lo scambio dei più diversi film perché la loro conoscenza potesse servire, nei vari < centri >, una benintesa cultura cinematografica. Ha infine promosso incontri e colloqui, mostre e festival, ricerche e confronti. Un'opera complessa e meritoria, anche se non sempre compresa o sorretta (la FIAF vive unicamente dei contributi dei suoi aderenti, e ciascuno di questi deve dimostrare l'assoluto disinteresse commerciale delle sue iniziative). Dal primo comitato direttivo, del 1938, di quattro membri, si giunge a quello del 1958, di quattordici membri; da un primo congresso internazionale, nel '38, si giunge al quattordicesimo, nel 1958; e le nazioni oggi rappresentate sono trentaquattro. E' cosi come una rete di protezione, distesa dall'uno all'altro paese; una rete alla quale ormai non sfugge un film comunque significativo, un documento comunque importante. Naturalmente sono in prevalenza gli « archivi », vale a dire le cineteche, instancabili nel conservare, diffondere, « controtipare », ristampare; e sono in numero assai esiguo i veri e proprii Musei del Cinema. Fra questi l'unico davvero autonomo, nato cioè corie tale, e il più completo di documenti e di materiali, è il Museo di Torino, a Palazzo Chiablese. * * Pierre Brasseur e Orson Welles saranno i protagonisti u. Le journal d'un tueur, reala di un giovane, Jean Pierre Mocky, esterni a Istanbul. — Helmut IZàutner, il regista de Il generale del diavolo, si accinge a una riduzione di Amleto. — Dieci miZioni di premi al secondo € Premio Sicilia» per documentari dedicati ad ambienti siciliani; i premi saranno assegnati nel prossimo luglio. — I tartassati, ovvero alcune vittime di accertamenti fiscali: regìa di Steno, soggetto di Metz e Gianviti, protagonisti Totò e Fabrizi, con Cathia Caro. — .RosseZlini dovrebbe prossimamente dirigere in Italia un film tratto da un racconto di Montanelli, Il generale Della Rovere, ambientato a Milano durante il periodo della Resistenza. — I film candidati ai prossimi Oscar sono esattamente 396, dai quali saranno tratte le « rose » di cinque film per ogni categoria; proclamazione la sera del 6 di aprile. — Il film che Cedi B. De Mille stava preparando, una biografia di Lord Baden-Powell, il fondatare dei boy-scouts, sarà diretto da Henry Wilcoxon, per anni < braccio destro » di De Mille. * * Anche quest'anno i critici cinematografici americani sono stati posti di fronte ai soliti quesiti, fra i quali predominava la scelta dei dieci migliori film dell'annata. Bosley Crowther, del New York Times, considerato il critico più severo e più « umanista », dice che il compito di tale scelta, da farsi nella complessiva produzione del 1958 in lingua inglese, non è certo un compito < stimolante, perché il numero del candidati accettabili à stato penosamente esiguo ». Invece Paul Beckley, del New York Herald Tribune, comincia cosi il suo articolo di risposta: « Il 1958 è stato un anno di film vigorosi e pieni di fattPD o w significato, e la produzione più felice include anche un numero sorprendente di buone commedie ». Sarebbe il caso di dire che chi si contenta gode; oppure di sfoderare qualcuna delle solite ironie sulle divergenze dei cosiddetti critici. Jn realtà, poi, stringi stringi, t due hanno Anito per elencare quasi gli stessi film. La sola differenza è consistita nel fatto che l'uno lì considerava 1 migliori, e l'altro i meno peggiori. * * Dopo La ragazza Rosemarie altri due film saranno dedicati al « caso » di Rosemarie Nitribitt; uno dei due sarà addirittura interpretato da Heinz Pohlmann, da poco rilasciato dalla polizia tedesca, che per mesi l'aveva ritenuto l'assassino della Nitribitt. — Edward Dmytryk ha finito Warlock, con Henry Fonda, Anthony Quinn e Dorothy Malone. — / fratelli Boutling, John e Roy, i i gemelli terribili » dei cinema inglese, già produttori di film satirici sull'esercito e la magistratura, ne stanno preparando un altro sul padronato e i sindacati britannici, I 'm ali Tight, Jack, protagonista Peter Sellers. — Silvio Amadio ha iniziato Lupi nell'abisso, la drammatica vicenda di un cquipaggio prigioniero in fondo al mare di un sommergibile gravemente avariato; l'Amadio è al suo primo film, è stato aiuto-regista in altri venticinque. — Dopo essere stato parrucchiere per signora, e sarto per signora, Fcrnandcl tornerà a Roma per esservi Psicanalista per signora, una comproduzione franco-italiana diretta da Jean Bayer. * * Infrazioni filmate — La polizia londinese ha deciso di ricorrere a documentazioni cinematografiche per dimostrare al colpevoli, nel modo più perentorio, le loro violazioni del codice stradale. Due auto della polizia sono già state dotate di apparati per'la ripresa, e alcune decine di auto lo saranno prossimamente. Alti lai e altissime proteste hanno subito investito, è la parola, Scotland Yard. L'abilità tecnica degli agenti è messa in dubbio, ma soprattutto si afferma che riprese del genere non corrispondono mai alla realtà; cosi sostengono le associazioni degli automobilisti inglesi, l'AA. e la R.A.C. Intanto un nutrito gruppo di agenti sta compiendo, a tappe forzate, un corso accer iratissimo di tecnica cinematografica, m. g.