Maggior rigore nella concessione delle onorificenze cavalleresche
Maggior rigore nella concessione delle onorificenze cavalleresche Quest'anno avremo undicimila nuovi cavalieri Maggior rigore nella concessione delle onorificenze cavalleresche Precise istruzioni dei sottosegretario Maxia dopo il caso del "commendator,, Giuffre: le proposte devono essere motivate, selezionate dai ministeri e dalle prefetture, e l'istruttoria svolta con riserbo ma anche con estrema attenzione (Nostro servizio particolare) Roma, 3 febbraio. Il conte Camillo Benso di Cavour, soleva dire: un sigaro ed una croce di cavaliere non si negano a nessuno! Uniformandosi a questo remoto slogan, i governanti succedutisi dall'Unità d'ttalia al crollo del fascismo, han dispensato a piene mani croci di cavaliere dell'Ordine della Corona. Ac. anto all'Ordine ufficiale della Corona d'Italia ve n'erano, in passato, nel nostro Paese, numerosi altri. La legge li disconosceva, ma non è mai riuscita a bloccarli completamente. Essi contribuivano ad infittire le Ale degli insigniti di onorificenze. Con il crollo del fascismo furono soppresse le onorificenze, mentre le Costituzione bandì i titoli nobiliari. Si fece, cioè, tabula rasa. Sulle onorificenze concesse a cittadini benemeriti per le più diverse ragioni venne passato un colpo di spugna. Col passare degli anni i governi repubblicani cominciarono a. rendersi conto che era opportuno potere ricominciare a dispensare distinzioni onorifiche ai cittadini. Nacque, così, l'Ordine al merito della Repubblica che cominciò, praticamente, a funzionare nel 1952. Il suo scopo, come chiarisce lo statuto, è di ricompensare benemerenze acquisite verso la nazione nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività, svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari. L'ampiezza della formula consente che l'ordine venga conferito a chiunque (anche se cittadino straniero) si sia distinto per i servizi resi al paese. La Presidenza del Consìglio dei ministri, alla quale devono affluire tutte le proposte istruite, corredate cioè della documentazione, ha provveduto, in più occasioni, ad impartire le istruzioni sui criteri informatori da rispettare nel conferi mento delle distinzioni cavai leresche. Così, tra l'altro, si stabilì che l'età del decorandi non dovrà essere inferiore ai 35 anni; che agli impiegati statali, le onorificenze potevano essere assegnate: per la classe iniziale ai direttori di se zione, per la classe di ufficiale al direttori di divisione e agli ispettori generali, per la clas se di commendatore ai direttori generali e per la classe di grande ufficiale alle quali fiche superiori: ambasciatori, prefetti di prima classe, gene rali di corpo d'armata e gradi equiparati. Nel settennio di vita.dell'ordine sono state concesse poco più di 134 mila decorazioni. Pochi mesi dopo la forma zione del governo Fanfani, e cioè il 4 di novembre del 1958, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Mini stri, l'on. Antonio Maxia, diramava precise istruzioni ai ministeri, ai prefetti perché provvedessero a ridurre il più pos sibile le proposte per il conferimento di onorificenze, per selezionarle più attentamente mediante una più approfondita istruttoria. L'on. Maxia, sempre nelle disposizioni impartite, dopo avere ricordato 1 criteri restrittivi che dovranno essere seguiti per coloro che hanno servito per lunghi anni lo Stato, ha aggiunto: non sembra opportuno che da tali criteri ci si discosti nelle proposte relative a persone le quali abbiano esercitato la loro attività nel settore delle aziende pubbliche e private, nel campo delle libere professioni ecc. si devono, quindi, limitare le segnalazioni a quei nominativi che hanno effettivamente bene meritato dal paese: il conferimento di una onorificenza al merito della Repubblica deve, infatti, avere il significato di un riconoscimento di meriti particolari, da illustrarsi adeguatamente nella proposta. E non è ancora tutto. Il governo Fanfani ha fatto ricordare alle varie autorità che l'articolo cinque dello statuto dell'ordine — il quale contempla la possibilità che in casi speciali venga concessa una classe di onorificenza superiore a quella iniziale — ha avuto una interpretazione particolarmente estensiva. Si è, così, ingenerato il convincimento che fosse facile ottenere una distinzione superiore. L'attribuzione di una classe iniziale ha finito per costituire quasi motivo di disappunto per gli Interessati. E' purtroppo accaduto che taluni uomini politici ed organi proponenti abbiano fatto segnalazioni per taluni personaggi equivoci. Il caso del banchiere della Provvidenza, Giovanni Battista Giuffrè, è ammonitore a questo riguardo. Di lui si interessarono un noto deputato bolognese, di alta coscienza morale, l'on. Raimondo Manzini, ed il prefetto della provincia. A traverso l'on. Maxia, il presidente del Consiglio ha fatto richiamare l'attenzione dei prefetti e dei commissari del governo per le regioni a statuto speciale sulla opportunità che si ponga la massima cura nell'istruttoria delle pratiche per il conferimento delle onorificenze: gli elementi forniti devono dare un quadro completo, sotto tutti gli aspetti, della personalità del decorando. Ma c'è di più: gli organi re ferenti dovranno altresì espri¬ mosiscgcInaaevznscrltqfnobccmepacsf• mere un parere motivato sulla opportunità che venga concessa la decorazione proposta. Le istruttorie dovranno essere condotte con il riserbo maggiore, onde evitare, com'è accaduto qualche volta, che le Informazion1 siano richieste agli stessi decorandi E ciò anche per 11 fatto che si dew evitare che costoro, avuta preventiva notizia delle segnalazioni che 11 riguardano, abbiano, poi, motivo di disappunto se l'onorificenza non viene concessa o se è di classe inferiore a quella proposta. Infine la presidenza del Consiglio ha tenuto a chiarire che allorquando la segnalazione trova fondamento solo nell'opportunità di premiare una lunga ed onorata esistenza di lavoro subordinato — e non concorrano circostanze di disimpegno di cariche pubbliche o di svolgimento di attività rilnntropica ed umanitaria — alla proposta può essere dato un esito più adeguato con la eventuale concessione della benemerenza stella al merito del lavoro. Entro la fine del mese di febbraio alla presidenza del • i m i 11 : m i m f i t m M i [ f i m < m ; 11 e m i m i m 11 r i : r i m11 [ 11 ! 11 Consiglio dovranno pervenire le proposte, debitamente istruì te, per la concessione delle onorificenze per questo 1959. La dotazione per l'anno In corso — con decreto del Presidente della Repubblica — è stata fissata In quindicimila unità, ossia uguale a quella stabilita per le prime quattro distribuzioni. La dotazione di quest'anno corno g'r c enunciato nei giorni scorsi, è co*l ripartita nelle dlver. • slassi: undicimila cavalieri, .uemilaquattrocento ufficiali, milletrecentosettanta commendatori, duecento grandi ufficiali e trenta cavalieri di gran croce. Aspiranti cavalieri e commendatori: in bocca al lupo! Vittorio Staterà
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