Migliaia di solleciti alla tv per un invito al "Musichiere"

Migliaia di solleciti alla tv per un invito al "Musichiere" Migliaia di solleciti alla tv per un invito al "Musichiere" Da Asti tulli gli operai d'un grande stabilimento chiedono che un loro compagno compaia al più presto nella rubrica di Mario Riva (Nostro servizio particolare) Asti, 2 febbraio. Ogni giorno da Asti partono centinaia di cartoline dirette agli uffici torinesi della Rai-tv. Recano frasi brevi e secche, lapidarie, dal tono benevolmente perentorio e sono firmate da operai e impiegati del maggiore stabilimento metallurgico della città, la Way Assauto «Non potete dimenticarvi del nostro compagno dì lavoro Sergio Reinero », « Sollecitiamo con la massima cortesia la chiamata dell'amico Sergio Reinero », « Perché volete rendervi responsabili di una ingiustizia contro Sergio Reinero?», «Il nostro è un appello, pensateci bene e mandate a chiamare al più presto Sergio Reinero ». E altre invo cazioni del genere. Fino ad oggi le firme raccolte in calce alle cartoline sfiorano le millecinquecento; entro una settimana arri veranno a duemiladuecento, quanti sono i dipendenti della fabbrica, caplreparto compresi. Che cosa vogliono tutti questi astigiani? Che il loro candidato Sergio Reinero' sia iccolto al « Musichiere ». Non stupiscano tanto calore collettivo da parte delle maestranze di uno stabilimento, tanta unanimità. La musica leggera è diventata qualche cosa di più dì un semplice fenomeno: fa parte ormai delle nostre abitudini, della nostra vita quotidiana. Non ce ne rendiamo bene conto, ma se ci venissero improvvisamente a mancare le canzonette ci sentiremmo forse sperduti. Emergere dunque in questo campo, sia pure risolvendo indovinelli televisivi, significa acquista to. lama, popolarità e quattrini: ci sono autorevoli esempi in materia. Non soltanto gli operai in massa premono sulla direziono della Rai-tv perché il compagno possa affacciarsi dai teleschermi Anche i donatori dol sangue astigiani, anche la 'società niandolinistica, ancheun gruppo di ginnasti si bat- , |ner°- tono sulle ali della Posta per la causa di Sergio Reinero. Il quale, dal canto suo, alterna le ore in fabbrica (ha 31 anno ed è specialista di utensileria nel reparto « cicli ») ad altre non meno faticose accanto al grammofono per ascoltare canzonette. E nei pochi ritagli di tempo, scrive pure lui cartoline: a Mario Ri va, presentatore della rubrìca, a Giovannini e Garinei, autori del « Musichiere », persino a quei due sfocati e muti personaggi secondari che sono le « cognatine ». Sergio Reinero ha presentato la domanda alla Rai-tv un anno fa Non ha mai ricevuto risposta. E' perciò che gli amici si sono seccati e ora gli danno una mano; smetteran no di mandare cartoline il giorno che egli sarà convocato, anche soltanto per un esame preliminare. «Il "Musichiere" — ci diceva un suo collega — non ha mai ospitato un astigiano. Perché? Vi' sto che ne abbiamo uno che non può assolutamente farci sfigurare, è ingiusto che lo lascino a casa. Sarebbe proprio grave. Il "Musichiere" è il " Musichiere ", lei mi capisce, no?». Ma già nascono rivalità. Ad Asti c'è un altro giovanotto che, senza rumore, ha otte nuto di essere ascoltato per un provino. Si chiama Francesco Chiarera, è un tipo biz zarro, porta una barba biblica e veste come un russo, dagli stivali al colbacco. Gli asti giani lo credono un russo riparato qui, esule, dopo strane peripezie Invece è nato a Canelli. Lavora all'istituto Santa Chiara e anch'egli sa indovinare i titoli più astrusi delle canzonette più sconosciute. Forse perche ha una figura che dà nell'occhio, i dirigenti della tv l'hanno chiamato a Torino. Chiarera è convinto di arrivare al « Musichiere » bruciando le tappe, prima ancora che alla direzione della Rai siano arrivate le ultime cartoline degli amici di Sergio Reig. n.

Luoghi citati: Asti, Canelli, Torino