Rivelazioni del governo di Washington sul missili americani e sovietici di Gino Tomajuoli

Rivelazioni del governo di Washington sul missili americani e sovietici Gli Stati Uniti producono in serie il «Thor», della gittata di 2400 km. Rivelazioni del governo di Washington sul missili americani e sovietici In giugno la prima base americana per i razzi intercontinentali - La Russia ha# in questo campo, un vantaggio di un anno - Esso, tuttavia, è pareggiato dalla vicinanza delle basi alleate agli obbiettivi (Dal nostro corrispondente) Washington, 29 gennaio. L'annunzio di Kruscev che la Russia ha messo in produzione ed in linea di montaggio il suo missile intercontinentale, ha confermato nella loro opinione quegli osservatori americani che da due anni sono allarmati per il vantaggio preso dalla Russia in questo campo, e temono che esso possa influenzare fra un anno o due l'intera politica estera e strategica dell'Occidente. Una parziale ammissione di questo stato di cose si è avuta oggi da fonti ineccepibili del Dipartimento della Difesa e poi, in sede di commissione senatoriale per la preparazione missilistica, dallo stesso ministro della difesa. Si è ammesso, infatti, che nei giugno scorso gli organi di avvistamento americani dislocati lungo i confini sovietici notarono che i lanci di mìssili russi erano stati sospesi. Il fatto venne interpretato come la prova che i russi avevano incontrato difficoltà tecniche e di produzione, nel risolvere sia il problema del rientro nell'atmosfera, sia quello della guida dei mastodonti da cento tonnellate. Solo alcuni osservatori, militari e civili, avvertirono invece che la sospensione era da interpretare in tutt'altro modo, cioè come la conferma che la Russia, soddisfatta degli esperimenti, aveva ormai deciso di passare alla produzione in massa del missile balistico intercontinentale. Ciò è quanto Kruscev ha confermato l'altro ieri. Ma prima ancora della sua conferma, informazioni provenienti dall'interno della Russia avevano accertato che, nella sola zona industriale del Dnieper, le fabbriche sovietiche riuscivano ormai a produrre da dieci a sedici missili al mese. Nel frattempo gli Stati Uniti avevano deciso, da parte loro, di assicurarsi un vantaggio immediato sulla Russia e di mettere in produzione 1 missili intermedi, che saranno ceduti all'Inghilterra, all'Italia 'e, si j spera sempre, alla Francia. Dislocato lungo le basi di lancio periferiche, il missile intermedio può assicurare una considerevole capacità di ritorsione contro qualsiasi uso sovietico dei missili intercontinentali russi. Ufficialmente le autorità militari e diplomatiche americane continuano a sostenere che l'annunzio di Kruscev ha valore soprattutto propagandistico e che la Russia comincerà a far uscire dalla linea di montaggio i primi missili intercontinentali solo verso la metà dell'estate: contemporaneamente, cioè, a quan do anche gli Stati Uniti produrranno i loro missili a massima gittata. In realtà si ammette In privato che la Russia avrà a quel momento da dodici a quindici mesi di vantaggio nella produzione in serie. Inoltre appare evidente, da altri dati ed informazioni se grete, che 11 programma industriale sovietico è assai più accelerato di quello americano e che quindi la produzione di quelle armi costosissime e complicatissime salirà regolarmente ogni mese, sicché il distacco fra America e Russia sarà, alla fine del 1960 o alla metà del 1961 (epoca considerata c critica ») di almeno trecento o quattrocento missili intercon tlnentali anziché di cento, come sino a ieri avevano stimato varie autorità americane. Il Segretario alla Difesa Me Elroy, apparendo oggi davanti alle Commissione senatoriale, ha tuttavia placato ie apprensioni create da queste rivelazioni, sottolineando che, in ogni caso, nessun pericolo minaccia il mondo occidentale anche perché, pur ammettendo che la produzione russa sia in anticipo su quella americana e di volume maggiore (cosa alla quale egli non crede perché < noi non abbiamo ancora prova inoppugnabile che i russi posseggano un missile intercontinentale in operazione »), l'« equilibrio del terrore » sarà ristabilito con i missili intermedi <Thor» e, in questo frattempo, la superiorità americana in bombardieri strategici rimane incontestata. Taluni senatori sono stati assai poco soddisfatti di queste assicurazioni, e la Commissione si'propone quindi di investigare a fondo questo aspetto della politica governativa e di determinare se, per eccessive preoccupazioni di bilancio, il governo non rischi dì compromettere la superiorità strategica dell'Occidente. Restano, comunque, tre dati di fatto annunciati da Me Elroy, che garantiscono la sicurezza dell'America e degli alleati: 1) in giugno sarà pron , ta in California la prima dellebasi per i missili interconti- nentall; 2) le forze armate ameiicane disporranno presto di cinque sottomarini atomici,niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii capaci di lanciare in immersione 1 missili Polaris, che con ia loro gittata di 1600 miglia possono raggiungere qualsiasi obbiettivo; 3) il missile Thor, della gittata di 2400 km., è già prodotto in serie: esso può essere lanciato in soli 15 minuti, anche da basi mobili. Gino Tomajuoli

Persone citate: Elroy, Kruscev