Una mina scoppia in anticipo dne operai uccisi e uno ferito

Una mina scoppia in anticipo dne operai uccisi e uno ferito Una mina scoppia in anticipo dne operai uccisi e uno ferito La sciagura in una galleria presso Domodossola - Un quarto minatore, rimasto illeso, salva il compagno svenuto trascinandolo al sicuro pochi attimi prima delle altre esplosioni (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 28 gennaio. Una duplice mortale sciagura è avvenuta stanotte in una galleria presso Varzo, durante lavori per la costruzione della conduttura di una centrale elettrica. Lo scoppio anticipato di una mina ha investito una squadra di operai, uccidendone due e ferendone gravemente un altro; un quarto minatore, rimasto incolume, si è precipitato, a rischio della vita, in soccorso del compagno ferito ed è riuscito a trascinarlo lontano prima che esplodessero le altre mine. La squadra dei minatori che per ultima doveva lasciare la galleria dopo l'accensione delle micce, era formata dal capo, Mauro Ca rose Ila di 43 anni, residente ad Archi, in provincia di Chieti e dai minatori Cesare Peschio di 47 anni, anch'egll residente in provincia di Chieti, Francesco D'Angelo di 43, abitante a San Severino di Centona. e Raffaele Barila-ri di 23 da Catanzaro. Vi era pure il figlio del Carosella, Il giovane Nicola, che è addetto alla posa dei pali subito dopo lo scoppio delle mine: prima di farle brillare, il padre lo mandò a rifocillarsi al cantiere perché poi avreb- be avuto da lavorare parecchio. Quella fu l'ultima volta che il giovane Nicola vide il padre vivo. I .quattro minatori avevano quasi ultimato l'accensione delle quaranta e più micce, che vengono chiamate dai minatori con la parola « volata >, come per significare una. volata di esplosioni nel giro di pochi minuti. Il Carosella e il Peschio si trovavano l'uno accanto all'altro nella galleria; il D'Angelo e il Barilari erano più in alto e si disponevano ad accendere le ultime tre o quattro mine, quelle vicine alla volta. Una delle micce anziché bruciare lentamente, si consumò in un istante. Segui subito una esplosione. II Carosella e il Peschio furono investiti in pieno e caddero riversi con il petto squarciato. Il Barilari, pure raggiunto da una pioggia di frammenti di roccia, fu gettato a terra, dove giacque svenuto. Il D'Angelo, rimasto miracolosamente illeso, usciva di corsa gridando a gran voce aiuto. Tornò quindi nella galleria, prese il Carosella e lo trascinò per alcuni metri; quando si accorse di tenere tra le braccia un cadavere, lo abbandonò e rivolse la sua attenzione al Barilari che sarebbe certamente stato ucciso dalle successive esplosioni. A fatica l'eroico minatore trasportò il compagno a una trentina di metri di distanza dal luogo dello scoppio, lo mise al riparo, quindi ,corse verso l'uscita, appena in tempo per sfuggire all'esplosione delle altre mine. Tornata la calma, il Barilari poteva essere soccorso e trasportato all'ospedale di Do-; modossola, dove i medici gli riscontrarono la frattura del femore, della tibia ed altre te rite. Le salme delle due vittime sono state trasportate nel cimitero di Varzo. _ „ p. m. Una delle due vittime dell'e:plosione, Mauro Carosella, di 43 anni (a sinistra], e lo scampato, Francesco D'Angelo

Persone citate: Barilari, D'angelo, Francesco D'angelo, Mauro Carosella, Raffaele Barila-ri

Luoghi citati: Archi, Catanzaro, Centona, Chieti, Domodossola, San Severino, Varzo