Aperti a Karaei nel Pakistan i lavori del Patto di Bagdad

Aperti a Karaei nel Pakistan i lavori del Patto di Bagdad Aperti a Karaei nel Pakistan i lavori del Patto di Bagdad Presenti tutti i delegati dell'alleanza ad eccezione dell'Irak - Caloroso messaggio di Eisenhower - Gli Stati Uniti assicurano aiuti in caso di aggressione comunista Karacl, 26 gennaio. S è aperta stamane a Karaei la sessione semestrale del Consiglio ministeriale del patto di Bagdad, cui sono intervenuti i ministri degli Esteri dell'Iran, della Turchia, della Gran Bretagna e del Pakistan (membri dell'alleanza), oltre al vice sottosegretario di Statò americano Loy Henderson in qualità di osservatore. Erano presenti anche numerosi delegati in rappresentanza della Seato (l'organizzazione difensiva del Sud-Est asiatico) e diplomatici stranieri, soprattutto dei Paesi del Commonwealth. l'ir quanto riguarda l'Irak, che non ha ancora rinunciato ufficialmente alla sua qualità di quinto membro dell'alleanza ma non partecipa più ai lavori dell'organizzazione dalla rivolta del 14 luglio, si è appreso oggi in margine alla conferenza di Karaci che gli studenti universitari irakeni hanno inviato al Primo mini' stro Kassem un appello invitandolo a denunciare definiti¬ vamente il patto, < in nome dei martiri della libertà dell'Irate e dell'unità araba». Il presidente Eisenhower ha inviato ai delegati alla conferenza un messaggio in cui, dopo aver formulato i più calorosi auguri per il successo dei lavori, sottolinea l'importante contributo che il Patto di Bagdad' dà alla causa della pace mondiale. «Siamo felici — afferma il Presidente — di partecipare alla sua attività ». Nella riunione di apertura, il presidente pakistano Agub Khan — che presiede la conferenza — ha affermato che solo gli sforzi incessanti degli uomini liberi permetteranno di assicurare la pace per l'umanità e ha aggiunto che, in quelle zone dove esiste una disparità di potenza tra le piccole e le grandi nazioni, è indispensabile la cooperazione tra i paesi di analoghe ideologie: Ayub Khan ha quindi auspicato un aumento del potenziale difensivo del patto ed ha sottolineato che gli aspetti economici del patto, così spes- so dimenticati, hanno in questa sessione un posto più importante che nel passato. Ha preso quindi la parola vi ministro inglese della Difesa, Duncan Sandys (capo della delegazione britannica, in sostituzione del ministro degli Esteri Selwyn Lloyd), che ha rilevato come gli scopi del patto, « malgrado ì tragici avvenimenti dell'osiate scorsa a Bagdad», rimangono imvarinti e più importanti che mai. Sandys ha so+t«»i!neato che il patto «non è solo un'alleanza difensiva militare, ma anche un tramite per promuovere congiuntamente il benessere, economico ctei'.a regione e l'innalzamento del livello di vita delle popolazioni». Loy Henderson ha detto infine che gli Stati Uniti sono pronti a consolidare il dispositivo dell'intera regione coperta dal patto e la- posizione dei singoli Paesi membri, contro il pericolo dell'aggressione comunista. Aderendo alle richieste del Pakistan, della Persia e della Turehla, gli Stali Uniti sono disposti a concludere accordi di coopcrazione nel campo della sicurezza e della difesa, e a rispondere ad una richiesta di aiuti che gli fosse rivolta dai suoi amici del mondo libero vittime di una aggressione. Nel pomeriggio, in seduta a porte chiuse, il Consiglio si è occupato sia dei rapporti messi a punto dal Comitato economico e dal segretario generale sia della situazione politica quale si è sviluppata negli ultimi sei mesi. In tale quadro il Consiglio ha particolarmente discusso la situazione nel Medio Oriente. I lavori della conferenza dureranno tre giorni ed un comunicato finale sarà diramato mercoledì. ' ' '

Persone citate: Ayub Khan, Duncan Sandys, Eisenhower, Henderson, Kassem, Khan, Loy Henderson, Sandys