Il Concilio indetto per l'unità della Chiesa

Il Concilio indetto per l'unità della Chiesa Tremila vescovi saranno presentì Il Concilio indetto per l'unità della Chiesa Sarà il ventunesimo nei duemila anni di stona della Chiesa romana II primo, nel 325, (a tenuto poco dopo il famoso editto emanalo da Costantino, l'ultimo nel 1870 proclamò l'infallibilità del Papa - Saranno forse presenti i protestanti, gli anglicani e gli ortodossi d'Oriente Città del Vaticano, 26 gennaio. La decisione di convocare un Concilio ecumenico universale, annunciata domenica da Giovanni XXIII in un vero e proprio concistoro improvvisato nella basilica di San Paolo, alla presenza di una ventina di cardinali intervenuti alla Cappella papale,- sta suscitando in tutto il mondo profonda risonanza. Questa si manifesta specialmente nelle caute dichiarazioni di esponenti delle comunità cristiane separatesi nel corso della storia dalla ubbidienza romana, mentre da parte ,loro_ 1 membri dell'episcopato cattolico — i vescovi ammontano in tutti i continenti a oltre tremila, quanti potrebbero pairtecfc pare al prossimo Concilio, che in sostanza è la riunione legittima di tutti 1 prolati per legiferare e decretare in materia ecclesiastica — hanno già iniziato a far pervenire in Vaticano messaggi di plauso e di consenso per l'improvviso e da tutti inatteso annuncio di Giovanni XXIII. Là cautela delle reazioni da parte delle confessioni cristiane acattoliche, vale a dire dei protestanti e degli ortodossi, è evidentemente originata dal desiderio di attendere gli ulteriori sviluppi della decisione del Papa. Si tratterà infatti di vedere se, come già fece Pio IX nell'atto di indire il Concilio ecumenico vaticano, svoltosi tra l'8 dicembre 1869 e il 20 ottobre 1870, e rimasto sospeso in seguito all'occupazione di Roma, anche questa volta Giovanni XXIII .deciderà di invitare esponenti del protestantesimo e della Chiesa scismatica ortodossa a dare la loro fattiva partecipazione a quello che dovrà essere, nella successione storica bimillenaria del cattolicesimo, il XXI concilio della Chiesa universale. L'invito di Pio IX, come è noto, rimase inascoltato, ma 11 precedente poco fortunato viene negli stessi ambienti vaticani considerato un motivo di più perché sia ripetuto oggi, a distanza' di quasi novant'anni, sia pure correndo il pericolo d'un nuovo insuccesso. Del resto, le parole con le quali, Giovanni XXIII ha dato 11 sensazionale annuncio ai membri del Sacro Collegio, dichiarano ohe a prossimo concilio mira non soltanto alla ediiìca^tone del popolo cristiano, ma vuole essere altresì un invito alle comunità separate per la ricerca dell'unità a cui tante anime anelano oggi da tutti i punti della terra. Mentre il Concilio vaticano del '70 è passato alla storia come quello che ha decretato l'infallibilità del Pontefice ed 1 diciannove che lo precedettero legiferarono in materia di disciplina religiosa e delle verità dottrinali, il Concilio di Giovanni XXIII si propone massimamente un compito immenso quale è quello di affrontare il problema del ritorno In seno al cattolicesimo di confessioni religiose forti di varie centinaia di milioni di seguaci. Non bisogna infatti dimenticare che di fronte ai 472 milioni di fedeli che conta attualmente nel mondo la Chiesa cattolica, vi sono oggi nei vari continenti 250 milioni di protestanti (dei. quali 80 luterani, 40 anglicani, 30 calvinisti ed i restanti 100 milioni appartenenti a dfrverse denominazioni) e circa 200 milioni di ortodossi, nella grande maggioranza dipendenti dal Patriarcato di Mosca. Appare per il momento prematuro parlare della data in cui il XXI Concilio ecumenico potrà riunirsi. E' stato rilevato che per il Concilio del 1870 occorse un lavoro preparatorio di oltre quattro anni e per il prossimo qualcuno avanza l'Ipotesi del 1961, altri affermano che l'inizio delle sedute dei padri della Chiesa, cardinali, vescovi e teologi, potrà aversi alla fine di quest'anno. Sono comunque semplici vooi sprovviste di qualsiasi carattere ' di ufficialità, discordanti per di più, e largamente, tra di loro. Altri interrogativi riguardano la sede In cui il Concilio si riunirà. Anche su questo punto le opinioni divergono, appuntandosi prevalentemente sulle due Basiliche di San Giovanni in Laterano e di San Pietro in Vaticano, ma comunque sempre in Roma. A favore della prima- militano la tradizione storica ed 11 fatto che la Basilica lateranense è la chiesa cattedrale di Roma, Motor omnium Ecclesiarum, a favore della seconda la maggiore ampiezza, la diretta comunicazione con il Palazzo Apostolico ed il precedente diretto del Concilio del 1870 che appunto In essa ebbe luogo per la prima volta. Il prossimo Concilio sarà il 21° avente carattere di universalità e riconosciuto dalle autorità ecclesiastiche; non viene computato ufficialmente quello che nella realtà 6 stato il primo congresso della Chiesa; la riunione di tutti 1 «vescovi e diaconi » tenuta a Gerusalemme, probabilmente nel 50 dopo Cristo e avente per oggetto il contrasto fra Pietro e Paolo circa il superamento, da parte dui cristianesimo, delle leggi restrittive e formalistiche del giudaismo. Nella storia della Chiesa risultano particolarmen- te Importanti li Concilio di Ni-cea, nel 325, il primo tenutosi dopo l'editto di Costantino che proclamava la piena legittimità della nuova fede a Roma, e il Concilio di Trento che dal 1545 al 1563 si trovò a dover affrontare il dilagare della « riforma» protestante. f. p.

Persone citate: Giovanni Xxiii, Pio Ix

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Gerusalemme, Mosca, Roma, Trento