Colpita da paralisi nell'apprendere che il fratello si è ucciso in moto

Colpita da paralisi nell'apprendere che il fratello si è ucciso in moto Colpita da paralisi nell'apprendere che il fratello si è ucciso in moto La sciagura 5 anni fa sulla strada di Rivoli - Da allora la ragazza è immobilizzata su una sedia • Passa le tristi giornate accanto alla radio Una ragazza è paralizzata da oltre cinque anni, in seguito allo « choc che le causò l'annuncio della morte di suo fratello. Si chiama Franca Biotto ed ha 26 anni; vive in via Bonzo 12-10 con Il padre, Elisio di 56 anni, che fa l'elettricista presso un albergo cittadino, e la madre Giuseppina di 46 anni, massaia. Fino al 1953 era una famiglia felice. La ragazza faceva la sarta da uomo presso un laboratorio della cittadina, il fratello, Luigi di 16 anni, frequentava le scuole medie. Il 25 giugno la tragedia: il padre era al lavoro, la madre a casa insieme con la figlia, ch'era a letto convalescente per un'operazione d'appendicite subita otto giorni prima. Il ragazzo era salito sulla sua « Vespa » per raggiungere Torino. In borgata Leumann superava un autocarro con rimorchio; nello stesso momento un altro motociclista che, procedeva in senso contrarlo si spostava al centro della strada per oltrepassare un carro. Il Biotto si vedeva costretto a stringere sulla destra per scansarlo, ma andava a Incastrarsi tra la motrice e 11 rimorchio, veniva sbalzato di sella e finiva sotto una ruota. La sua morte era istantanea. Lo spettacolo orribile richiamava gente; tra gli altri si avvicinava anche una donna che abitava vicino ai Biotto. Riconosciuto 11 ragazzo correva a casa dalla famiglia e, con voce angosciata, annunciava la terribile notizia. La madre del povero giovane si metteva a urlare disperata, la sorella, nel suo letto, restava come fulminata dall'emozione. Da quel momento le sue condizioni peggioravano: moveva a fatica gli arti e parlava con difficoltà. Nessuna cura servi a ridarle la salute: il male continuò II suo inesorabile progresso. In via Bonzo la famiglia Biotte abita in un alloggetto di camera 0 cucina; nella camera dormono 1 genitori e la ragazza. Al mattino il padre va a lavorare .e la madre veste la figlia o la porta in cucina sulla sedia a sdraio che è vicina all'apparecchio radio. Cosi l'Infelice giovane trascorre tutte le sue giornate. La radio è la sua unica distrazione. Incapace di camminare, incapace di controllare I movimenti delle braccia e delle mani, tanto che la madre è costretta persino a porgerle il cibo Riesce a sillabare qualche parola, con estrema fatica Franca Biotto ha però l'intelligenza viva, la vista e l'udito Intatti Abbandona la testa su un cuscino e ascolta tutto quanto la radio trasmette. Il suo corpo è macilento, il suo volto % scavato, negli occhi, azzurri • grandi c'è sempre un'ombra di tristezza. Di tanto in tanto — decine di volte In una giornata — scoppia in pianto. Sua madre corre ad accarezzarla, a consolarla. Sempre cosi, tutti 1 giorni, da oltre cinque anni. € Avesse visto — dice sua madre — che ragazza era! Da farla vedere, tanto era bella e fiorente; e sempre allegra Ora non è più lei: non so dire quando l'ho vista sorridere per l'ultima volta Penso sempre che se potessi metterle davanti un televisore, sarebbe per lei un grande conforto: vedrebbe attraverso lo schermo qualche scena del mondo, da cui vive segregata. Ma non è possibile accontentarla: mio marito guadagna poco, fatichiamo ad andare avanti cosi ».

Persone citate: Biotto, Franca Biotto, Leumann, Riconosciuto

Luoghi citati: Torino