Aneora indagini a Milano sull'alibi di Raoul Ghiani
Aneora indagini a Milano sull'alibi di Raoul Ghiani Aneora indagini a Milano sull'alibi di Raoul Ghiani Domani si riunisce il comitato nazionale «Giustizia e Stampa» convocato dal ministro Gonella (Nostro servizio particolare) Roma, 19 gennaio. L'inchiesta giudiziaria per l'assassinio di Maria Martirano sta ormai avviandosi verso la conclusione. Occorrerà tuttavia almeno un mese prima che l'istruttoria possa essere definitivamente' conclusa in quanto ciò avverrà solo quando il pubblico ministero avrà depositato la sua requisitoria e il giudice Modigliani la sentenza di rinvio o meno a giudizio. - Per incarico dei magistrati, il dott. Sciré della squadra mobile si è recato intanto a Milano allo scopo di raccogliere ulteriori elementi su talune circostanze che nessuno ha voluto rivelare. Il commissario, avvicinato a Milano da alcuni cronisti ha detto: < L'istruttoria Fenaroli è praticamente alla fine. I soli accertamenti che restano da fare hanno un carattere marginale. Tuttavia In questa vicenda ogni cosa è Importante e sono quindi dovuto venire di persona. Anche se si tratta di un elemento, come ho detto, marginale, è necessario che tutto sia fatto con il massimo scrupolo ». L'elemento riguarda quasi certamente l'alibi su cui Raoul Ghiani poggia tutta la sua difesa. Raoul Ghiani continua a proclamarsi innocente e in una lettera scritta a Bua madre non ha esitato a dire: «Ci rivedremo presto ». L'ottimismo dell'imputato d'altro canto non sembra trovare alcuna convalida. In alcuni ambienti del Palazzo di Giustizia non si esita ad affermare che non solo Ghiani, ma tutti e tre gli imputati sono stretti nella morsa di ferro delle- prove e non solo degli indizi. Sino a che punto ciò possa rispondere all'esattezza è difficile a dirsi. La conferma potrà aversi soltanto con il deposito della requisitoria e della sentenza istruttoria. Com'è noto mercoledì si riunirà il Comitato nazionale « Giustizia e Stampa ». Scopo della riunione indetta dal ministro guardasigilli on. Gonella, dopo la polemica per » caso « Gaeta-Sacchi » è quello di assicurare la liberta di espressione del pensiero a mezzo della stampa, nel settore della giustizia, e, quindi, la libertà di informazione; assicurare di fronte alla stampa la libertà del giudice e di quanti agiscono nelle aule del Tribunale (avvocati, testimoni, parti, ecc.) ; istituzione di uffici stampa presso la Procura generale della Corte d'Appello e presso la Procura della Repubblica. Il Comitato è formato dal dott. Vincenzo Chieppa, presidente di.Sezione della Corte di Cassazione é dell'Associazione nazionale magistrati (la stessa che è Intervenuta così duramente nella polemica); dal dott. Luigi Oggloni, presidente di Sezione della Cassazione; dal dott. Luigi Pascalino, consigliere di Corte d'Appello; dal dott. Giovanni Colli, sostituto Procuratore generale presso la Cassazione; dal dott. Leonardo Azzarita, consigliere delegato della Federazione nazionale della stampa; dal dott. Leopoldo Rubinacci, consigliere della stessa federazione; dal dott. Tommaso Smith, giornalista; dal dott. Tommaso Astarita, presidente della Federazione italiana editori e dai due editori dott. Aldo Palazzi e ing. Ferdinando Perrone. La riunione, sarà presieduta dal ministro Gonella che già fece parte del Comitato in qualità di giornalista. Fondamentale, dei tre punti in- discussione, sarà quello relativo alla istituzione di uffici stampa che potrebbero con un servizio accurato e tempestivo porre 1 giornalisti nelle condizioni di informare la pubblica opinione sulle istruttorie in corso senza i rischi delle fonti dirette e spesso interessate. D'altro canto, però, c'è un ostacolo che allo stato attuale delle cose appare insormontabile. Come si può far coincidere la volontà di informare la stampa mentre per legge il segreto istruttorio deve essere tutelato? Il contrasto è evidente ma il Comitato studierà la questione in maniera da risolvere il problema proponendo quelle riforme legislative atte ad eliminare quel motivi per cui è scaturita la recente polemica. g- fr.
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