Un sordomuto pretende trenta milioni dall'Enalotto

Un sordomuto pretende trenta milioni dall'Enalotto Un sordomuto pretende trenta milioni dall'Enalotto E' un giovane astigiano e avrebbe realizzato due « 12 » - La vincita però non risulta presso la direzione • Forse si tratta d'un errore di trascrizione Asti, 19 gennaio. Un giovane sordomuto di Asti, Umberto Guastavigna di 25 anni, residente in via Galileo Ferraris 19, pretende 30 milioni di lire per due « 12 » che avrebbe azzeccato all'Enalotto di sabato scorso. Nessun «12» risulta però, almeno finora, alla direzione zonale di Torino. Era la prima volta che il Guastavigna giocava all'Enalotto e non si può escludere che egli abbia compiuto un errore di trascrizione. Ma soltanto lunedì prossimo, secondo il regolamento, sarà possibile esaminare la matrice. Ricevuta la comunicazione dal signor Cosimo De Angelis, fiduciario provinciale dell'Enalotto di Asti, oggi, presso la sede dell'Enal in corso Dante, è giunto il direttore regionale di Torino, rag. Trambusti. Era pure presente col suo tagliando il Guastavigna e il padre settantenne di questi, segretario dell'associazione astigiana sordomuti. Il rag. Trambusti ha controllato il tagliando, contrassegnato con la sigla 8 - TD 28076 e ha accertato che esso è autentico, cioè non ha subito contraffazioni sia nelle colonne dei risultati, sìa per quanto riguarda il bollino. Da tale tagliando risulta effettivamente che il giovane sordomuto ha azzeccato un «12». Dal tagliando « spoglio », che il rag. Trambusti ha portato con se ad Asti, risulta invece che su di una colonna sono stati fatti 4 punti, sull'altra solamente 3. H padre del Guastavigna ha dichiarato che presenterà domani ricorso alla commissione regionale dell'Enalotto affinché la scheda in possesso del figlio venga, in base al regolamento, confrontata con la matrice. Umberto Guastavigna, preteso vincitore dell'» Enalotto »

Persone citate: Cosimo De Angelis, Guastavigna, Trambusti, Umberto Guastavigna

Luoghi citati: Asti, Torino