In alimento le nozze fallite

In alimento le nozze fallite Sempre più difficile saper vivere in due In alimento le nozze fallite Su cento matrimoni, otto finiscono davanti al Tribunale e oltre venti si concludono con la separazione di fatto - In un anno le separazioni legali sono cresciute del 18 per cento Ci si sposa troppo presto, osserva il magistrato - All'instabilità delle nozze contribuisce anche il carattere industriale di Torino - Il periodo più difficile: i primi cinque anni Nel discorso per l'apertura dell'anno giudiziario, il procuratore generale dott. Gabriele Nigro ha posto in rilievo l'aumento delle istanze di separazione coniugale che nel distretto della Corte d'Appello (Piemonte e Valle d'Aosta) sono passate da 726 nel 1957 a 918 nel '58. A Torino nel '57 furono 400 e nel '58 sono state 475, con un incremento del 18%, mentre la popolazione è aumentata soltanto del 3%. Evidentemente è sempre più difficile vivere In due. Una delle cause principali di questi insuccessi matrimoniali è, come ha spiegato il dott. Nigro, in diretta relazione al carattere stesso della economia della nostra città. Le molte industrie danno lavoro anche alle donne e spesso i coniugi vivono tutta la giornata separati, a contatto con altri uomini e donne: sono più frequenti le possibilità di nuove relazioni e dell'insorgere di affetti extraconiugali che portano poi gli sposi davanti al giudice per !a separazione. Un'altra causa è quella dei matrimoni precoci. Si diffonde la tendenza a sposarsi presto. Nel 1938, anno in cui l'Ufficio Statistica municipale iniziò la elaborazione dei dati sui matrimoni secondo l'età dei coniugi, la percentuale più alta degli sposi era data da quelli tra i 25 e i 29 anni, sia uomini che donne. L'anno scorso que sta età era ancora la più frequente ma soltanto per gli uomini; la maggioranza delle donne si sposa ora tra i 21 e i 24 anni. La vita corre più in fretta di un tempo, i giovani incominciano presto a sentirsi indipendenti dalla famiglia. Frequentano le sale da ballo, s'incontrano, s'innamorano, hanno fretta di formarsi una famiglia. Ma questa fretta non sempre è sorretta da adeguate possibilità di mantenere la moglie e 1 Agli. Ci si sposa presto e ci si separa presto. La maggior parte delle 475 istanze di separazione coniugale presentate l'anno scorso al nostro Tribunale riguardano coppie che si erano sposate non più di cinque anni prima. I primi due o tre anni ■ sono cruciali, talvolta dopo pochi mesi due coniugi sanno già che non riusciranno mai a trovare una via d'accordo. Una commessa di 18 anni, che pn prossima a divenire madre, bposò, nel settembre scorso, un giovane di 20 anni. In novembre^quando la gravidanza era al tèrmine, i due sposi si presentarono al giudice per ottenere la separazione. Non potevano resistere insieme. Su cento matrimoni sono circa 8 quelli che sono ufficialmente falliti e per i quali viene richiesta la separazione consensuale o ,.er colpa. Ma a questi vanno aggiunti almeno altri 20-22 matrimoni che sono falliti ufficiosamente: coniugi che si separano di fatto senza andare ad iscrivere i loro nomi nei registri del Tribunale. Nel campo delle separazioni legali si nota un forte aumento di quelle consensuali, richieste cioè dagli interessati senza specificare i motivi della loro decisione, e una riduzione di quelle contenziose, o « per colpa », Nel '57 a Torino le separazioni contenziose erano state 144 e quelle consensuali 256; nel '58 le prime sono state 122 e le se IIIIIIIMIIMIIIIIIIIIIIM 1111 i ! ! 1111J i I ! r 1111 i IF1111 conde 353. Le separazioni avvengono con maggior frequenza fra coniugi di categorie non abbienti. La miseria accende la prima scintilla degli screzi, specialmente fra chi ha affrontato il matrimonio senza mezzi e senza alcuna preparazione. Un giovane di 18 anni si innamorò l'anno scorso di una sedicenne. Lui viveva contrabbandando sigarette a Porta Palazzo, lei faceva la domestica. Progettarono di sposarsi e il giovane assicurò i futuri suoceri che avrebbe allargato il proprio commercio e sarebbe riuscito a dare alla loro figliola ogni benessere. Dieci mesi dopo i due erano già separati. La vita coniugale non si può affrontare fidando nella buona fortuna. Bisogna esservi preparati moralmente ed economicamente. Nel caso dei minorenni che vogliono fare 11 passo anzitempo, la responsabilità risale ai genitori. Salvando due giovani da un matrimonio che si annuncia fallito in partenza, si salvano anche gli eventuali figli che crescerebbero in una atmosfera triste e deleteria. Il dott. Emilio Germano, che presiede la prima sezione civile del Tribunale e che si occupa delle cause matrimoniali, è dell'opinione che la regolamentazione del matrimonio dovrebbe essere modificata spostando i termini dell'età mini¬ ma consentita per le nozze, in modo da poter presumere nei contraenti una sufficiente educazione al matrimonio. Attualmente gli uomini possono sposarsi a 16 anni e le donne a 14, termini riducibili rispettivamente a 14 e 12 anni qualora lo richiedano gravi motivi. Secondo 11 dott. Germano l'età mir:ma per l'uomo che si vuole formare una famiglia dovrebbe essere di 21 anno e per la donna di 18.

Persone citate: Emilio Germano, Gabriele Nigro, Nigro

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Valle D'aosta