L'omicida andò in osterìa nudo per tarsi portare in manicomio

L'omicida andò in osterìa nudo per tarsi portare in manicomio Singolare cattura del bandito che accise il carabiniere L'omicida andò in osteria nudo per farsi portare in manicomio Aveva paura di incontrare le pattuglie che lo cercavano nella zona - Si era quindi tolti tutti gli indumenti perché nessuno potesse crederlo armato - Ora è nelle carceri di Pavia (Dal nostro inviato speciale^ Pavia, 13 gennaio. Alle quattordici di oggi, mentre la salma del carabiniere Vito Taddeo arrivava a Taranto, colui che venerdì sera lo uccise, il trentacinquenne Gaetano Enni, veniva chiuso in una cella del carcere di Pavia. Al procuratore della Repubblica dott. Borghese, recatosi subito dopo a interrogarlo, l'Enni ha confermato la confessione già fetta Ieri sera ai carabinieri di Voghera subito dopo l'arresto. Insolite sono le circostanze in cui esso è avvenuto. Gaetano Enni è stato infatti arrestato nel manicomio di Voghera dove poco prima aveva tentato di farsi ricoverare fingendosi pazzo. Alla trattoria Pipelet, all'angolo della statale Milano-Genova, il proprietario e alcuni avventori seguivano ieri sera la televisione raccolti attorno alla stufa. Saranno state le nove e mezzo, quando si aprì la porta ed entrò un uomo nudo. Era completamento nudo,' non indossava che le calze. Sedendosi a un tavolino, il nuovo, venuto disse con disinvoi'ura: <I1 caffè lo prendo dor >. « Come creue > acconsentì dopo un attimo d'esitazione il proprietario. Era tutto dolce e remissivo, la condotta che ogni uomo saggio deve tenere con un pazzo. Guardandolo meglio, riconobbe in lui lo stesso uomo che mezz'ora prima era entrato chiedendo qualcosa di caldo. Ma era regolarmente vestito. Gli fu risposto che non c'era nulla di caldo, e lo sconosciuto uscì. Mentre gli avventori intrattenevano lo sconosciuto che pronunciava frasi sconnesse e rifiutava di farai coprire, 11 proprietario telefonava al manicomio, che dista non più di quattrocento metri dalla trattoria. Gli fu risposto di portarlo subito lì. Lo sconosciuto fu fatto salire su una macchina di passaggio, e pochi minuti dopo, sempre nudo, entrava nella sala di ricovero del manicomio. Era docilissimo, pareva che non avesse desiderato altro che quello. Appena entrato, riacquistò Immediatamente l'equilibrio mentale. « Mi chiamo Gaetano Enni » di^se al medico di guardia che, cominciando a visitarlo, gli chiedeva 11 nome. Il dotiSacripanti continuò la visita, ma a un tratto la interruppe per un ricordo ehe gli aveva attraversato la mente. Gaetano Enni? Quel nome nor, gli riusciva nuovo. Consultò febbrilmente un giornale, ed ebbe la conferma. < Ma lei, disse tornato accanto all'uomo nudo, ma lei è per caso quel Gaetano Enni che tre giorni fa ha ucciso un carabiniere? >. « Sono proprio io> rispose l'altro tranquillamente. Il dottore diede uno sguardo ai robusti '"f-rrr.".?-5 stavajio alle spalle dell'uomo nudo. < E cosa credeva — disse duramente — ài cavarsela venendo qui al manicomio? >. « So~.o venuto a costituirti?! ». rispose l'altro. < Ma ci sono 1 carabinieri per queste. Ce n't. un mir.liaìo che '.e flànno la caccio ». «Appunto per questo. Sono vtnuto qui per farmi arrestare. Ave' o paura che incontrandoiul mi sparassero addosso credendomi armato. Un uomo nudo non può essere armato. Se poi è in un manicomio, è assolutamente inoffensivo, e per conseguenza non corre alcun pericolo. Ecco perché sono qui » concluse. Il medico telefonò alla stazione dei carabinieri. Pochi minuti dopo si presentò il maresciallo Serra accompagnato da un brigadiere. Così è stato arrestato Gaetano Enni, colui che .venerdì sera, sulla corriera di Magherio, presso Pavia, uccise con quattro colpi di pistola il carabiniere Vito Taddeo. Sulla corriera il milite lo aveva riconosciuto e lo sapeva ricercato da un mandato di catture, per tentato omicidio. Il 4 giugno scorso l'Enni, colpito da mandato di cattura per furto, in procinto di essere arrestato dal maresciallo Pastore della stazione di Borghetto Lodigiano, era fuggito dopo avergli sparato una raffica dì mitro. Nella stessa corriera il carabiniere Taddeo lo dichiarò dunque in arresto. Ma Gaetano Enni gli sparò cinque colpi di pistola, dì cui quattro lo colpirono al petto e al collo fulminandolo. Poi fuggì eclissandosi. Ieri mattina fu notato a Val di Nizza, fra Varzi e Voghera; qualcuno ne informò 1 carabinieri di Zavattarello, e su quella pista furono orientate le ricerche. Quando la « 600 » fu ri trovata abbandonata nei boschi di monte Acuto, il cerchio si strinse ancora di più. A piedi l'Enni raggiunse la stazione di S. Desiderio, prese un treno, scese a Torrazza Costa, una diecina di chilometri da Voghera, e s'incamminò verso la città. E' probabile che l'idea di fingersi pozzo per farsi arrestare in manicomio gli sia venuta passando appunto dinanzi al manicomio. Dopo la prima visita alla trattoria Pipelet tornò fuori, bì svestì nei pressi losciando gli abiti sul vicino greto del torrente Staffora, dove appunto stamane sono stati ritrovati. La pistola però non c'era. Questa mattina all'alba è stato trasferito a Pavia, dove è stato ancora Interrogato. Giuseppe Faraci L'assassino, Gaetano Enni, dopo la sua cattura (Tel.)