La moda di primavera, secando i sarti francesi

La moda di primavera, secando i sarti francesi Un'inchiesta fra i creatori della "haute couture,, La moda di primavera, secando i sarti francesi Abbandonata la "linea Direttorio,, - Gonne più lunghe e morbide, vita meno alta - Prevalgono i disegni giovanili ed i colori freschi, accesi - "Austerità temperata dalla grazia,, Parigi, 12 gennaio. Fra quindici giorni 1 grandi sarti parigini lanceranno la moda per la primavera 1959. Per soddisfare la curiosità legittima di milioni di donne, il Figaro ha incaricato un gruppo di specialisti di condurre un'inchiesta fra i c maestri » della haute-couture; prima ancora della pubblicazione del modelli, è cosi possibile conoscere i criteri di gusto ed 1 princìpi cui essi si ispireranno. Già è stato detto che la nuova moda seguirà l'orientamento « austero >, dato dal governo De Gaulle a tutta la vita nazionale; ma deve trattarsi di una « severità temperata dalla grazia >. Sono stati rivelati anche taiuni princìpi generali: la vita ritornerà < al giusto posto », non sarà più così alta come negli abiti c stile Direttorio » dell'anno passato; e quanto al seno verranno abolite < sia le esibizioni oltraggiose, sia le compressioni anormali >. Rispetto della natura e semplicità sono, dunque, le norme generali. Ma ognuno dei sarti maggiori porta, naturalmente, il segno particolare del suo gusto e del suo temperamento. Pierre Balmain vuole che « un soffio di giovinezza » spiri in tutte le sue collezioni: la donna ideale in primavera porterà vestiti relativamente corti, ma che coprano le ginocchia; alquanto adornati e costruiti, ma senza esa -orazione; e con un'impronta di originalità nella scollatura, nelle maniche, in vari altri particolari... Yves Saint-Laurent, malato, o non ha ancora scelto le idee definitive o le tiene nascoste; il successore di Christian Dior, comunque, orienterà la sua scelta sul colori e sul disegni più freschi: < stampati > a larghi fiori, o bianchi e azzurri; mussole verde-bronzo a fiorami sfumati, taffetas bianco con bottoni di rose rosse... Michel Gema dichiara esplicitamente di avere rinnegato la c linea Direttorio », senza peraltro ritornare alla linea « naturale >. < La vita non sarà più alta — dice — ma ciò non vuol dire che ritorni al suo posto. La mia linea sarà morbida, ben costruita, adattata ai vari tipi di donna. In nessun caso, niente gonne troppo corte e niente vita troppo sottile ». La signora Manguin prevede una linea < morbida, con gonne che caschino morbidamente come giochi d'acqua ». Spalle rialzate, cintura alta e molle, fianchi anch'essi rialzati; i suoi vestiti debbono dare una « falsa impressione d'ampiezza ». Un'altra « creatrice » di moda, Madelelne de Rauch, ricerca anch'essa effetti di una certa morbidezza: «Gonne corte, ma non oltraggiosamente; la vita quasi al giusto posto, non eccessivamente stretta. Una linea semplice, molto femminile, mai rigida. Molto nero, molto bianco ed un solo colore vivo, il giallo ». Semplicità è la parola d'ordine di Jean Patou. «La moda deve seguire l'evoluzione dell'opinione pubblica: i francesi vogliono qualcosa dì più rcro, di più schietto, di più solido. Insomma: una moda più stabile, con proporzioni normali: la vita al posto giusto, gonne lunghe senza eccessi, una femminilità semplice». Pierre Chardin sarà più audace, più Innovatore; parla di « un'architettura nuova », senza ben precisare quale, e di una grande ricchezza di colori. . Non posso più soffrire 11 nero! », dichiara. Un lieve abbassamento delle gonne, un risoluto abbassamento della vita, una predi lezione per 1 vestiti che cadono con una certa ampiezza: ecco 1 criteri cui si Ispirano sia Jacques Griffe che Carven. Quanto al colori, 11 pri¬ mo vuol lanciare 11 verde pernod; l'altro predilige il giallo limone, il rosso, il bianco. Verde, giallo, oro, rosso-corallo ritorneranno anche nelle collezioni di Balenciaga (che predilige i tessuti aerei, freschi, con effetti « di nube ») e di Givenchy. Nina Ricci continuerà ad ispirarsi al Settecento per 1 vestiti da sera, ma con discrezione, ed allo stile neo-classico per gli altri abiti, ma senza esagerazione. Antonio Lanvin-Castillo vuole invece una moda veramente moderna: «Non ho nostalg'a per le epoche remote; il mio stile rifletterà 11 nostro tempo, sobrio, spoglio, saggio pur nella femminilità. Gonne più lunghe, ma non troppo, forme legge re e vaporose. Quanto al co lori, diversamente da taluni concorrenti, non escluderà né il nero, né il bianco. Quanto a Maggy Rouff, raccoglie In due parole soltanto il suo programma « linea appetitosa ». Ma questo, in fondo, è l'obbiettivo di tutti i maestri della haute couture; solo che ognuno l'interpreta a modo suo.

Persone citate: Antonio Lanvin-castillo, Balenciaga, Christian Dior, De Gaulle, Jacques Griffe, Jean Patou, Michel Gema, Nina Ricci, Pierre Chardin, Rauch

Luoghi citati: Parigi