Karl Schranz nella discesa a Wengen conferma la superiorità dello sci austriaco

Karl Schranz nella discesa a Wengen conferma la superiorità dello sci austriaco Karl Schranz nella discesa a Wengen conferma la superiorità dello sci austriaco Molterer al secondo posto - L'italiano Alberti IV e Milianti 13° - Nello stesso giorno il fuoriclasse Sailer subisce a Zurigo l'inchiesta per il professionismo. (Dal nostro inviato speciale) Wengen, 10 gennaio. Lo sci non ha tardato a trovare il successore di Toni Sailer: all'inizio del 1959, nella prima gara d'importanza mondiale, Karl Schranz, la non ancora ventenne speranza austriaca, ha trionfato da gran signore, imponendosi nella prova di discesa libera davanti a un altro austriaco, quel Molterer, che pare abbia come cattivo regalo del destino il compito di giungere eternamente secondo. L'Austria mette in evidenza nuove forze proprio mentre a Zurigo il fuoriclasse subisce oggi ' e domani la famosa inchiesta per le accuse di professionismo . sportivo, dovute alla partecipazione di Toni ad alcuni film. Karl Schranz è un ragazzo che nel '56 e negli anni seguenti si è messo in mostra vincendo parecchie competizioni con rilievo, nel '58 poco prima dai campionati del mondo si prese l'asiatica, la malattia allora di moda, e 1 responsabili della sua federazione preterirono escluderlo di squadra, nel timore che il giovanotto risentisse le conseguenze della influenza. Schranz venne adoperato come apripista per le due manches dello slalom speciale e, tanto per offrire una dimostrazione pratica, in entrambe le prove realizzò i tempi migliori. Migliori cioè di quelli che servirono a Rieder per la conquista del titolo. Oggi, il nuovo asso è sceso con sbalorditiva sicurezza. Il tracciato, per la violenza di una nevicata che ha letteralmente sommerso tutta la zona, era stato accorciato a circa 3 km., con il sacrificio della parte più alta, che presentava maggiori difficoltà. Schranz, anche con il percorso più breve, ha dominato: è riuscito ad infliggere un secon do e mezzo di distacco all'ami co-rivale Molterer, relegando ben distanti tutti gli altri an tagonisti, fra i quali hanno avuto buon gioco per le piazze d'onore lo svizzero Staub e lo statunitense Werner. Nessuna sorpresa, insomma, bensì il realizzarsi puntuale delle" previsioni, con la semplice conferma dèlia schiacciante superiorità di un atleta che per parecchi anni resterà saldo a dominare la scena, ripetendo le imprese già compiute da Sailer. Anche la superiorità generale del discesismo austriaco non ha subito scosse, lo «squadrone» ha piazzato un suo atleta al primo, al secondo, al quinto, al settimo e al decimo posto. Ha fatto bene la Svizzera (terzo e ottavo posto). Si sono comportati discretamente i tedeschi della Germania dell'Ovest (sesto e nono), hanno deluso invece 1 francesi, dal quali era lecito attendersi di più: il miglior tricolore, Vuarnet, figura infatti in undicesima posizione, alla pari con Bruno Alberti. Normale il rendimento degli italiani: Alberti, come abbiamo detto, è finito undicesimo, e Millanti tredicesimo. Pedroncelli è 28.o, ma la nota più consolante del nostro bilancio ce la offre il quindicenne Carletto Senoner: il ragazzino non si è lasciato impressionare da una simile adunata di fuoriclasse e ha ottenuto il 4.o tempo della compagine italiana. Il discesismo maschile viene ritenuto da anni un punto debole del nostro sci: Alberti e Millanti, però, continuano a piazzarsi onestamente in discrete posizioni, restando a galla in un ambiente che di stagione in stagione mette in evidenza fior di campioni; ed ora anche Cataletto Senoner sembra tener fede alle promesse di quel miglioramento Intravisto l'anno passato. Domani 11 « concorso » continua e si chiude con le due manches dello slalom speciale: fra Schranz e Molterer la fiera rivalità assicura fasi avvincenti. Oggi, Intanto, in una mattinata orrenda, nello scatenarsi di una bufera d'incredibile intensità, si è scritta la parola fine pure per il concorso femminile di Grindelwald. Staffetta 3x5, riservata alle donne del Nord: la Svezia ha preso la testa e l'ha mantenuta fino al traguardo, nonostante il commovente impegno della compagine finlandese. Seguono nell'ordine la Germania Orientale, la Polonia e la Germania Occidentale. Sesta è la formazione A dell'Italia (Plattner, Astegiano, Bellone), ottava lai formazione B (Stefani, Romanin e Reboulaz): dal più al meno quanto ci si aspettava. Gigi Boccacini Ordine di arrivo (discesa libera maschile a Wengen): 1. Schranz (Austria) 2'41"7; 2. Molterer (ld.) 2'43"2; 3. Staub (Svizzera) 2'44"3: 4. Werner (Stati Uniti) 2'44"4; 5. Oberaigner (Austria) 2'44"7; 6. Lanig (Germania Occld.) 2'44"8; 7. Zimmermann (Austria) 2'46" : 8. Brupbehes (Svizzera) 2'45"2; 9. Leitner (Germania Occld.) 2'45"3; 10. Gramschmmer (Austria) 2'45" e 8; 11. (a pari merito) Alberti (Italia) e Vuarnet (Francia) 2' e 45"9-, 13. Milianti (Italia) e Glacon (Francia) 2'46"1; 28. Fodroncelli 2'49"4; 34. Carlo Senoner 2' e 60"9; 43. De Nicolò 2'62"2; 61. Enrico Senoner 2'66"9.