I più bei diamanti del mondo esposti in una sala di Londra

I più bei diamanti del mondo esposti in una sala di Londra I più bei diamanti del mondo esposti in una sala di Londra La collezione vale 12 miliardi e comprende i gioielli di Elisabetta; ma la gemma più grossa appartiene all'armatore Niarchos - Tre polizie mobilitate per la sorveglianza - La mostra ha scopi benefici (Nostro servizio particolare) Londra, 8 gennaio. Nella sala d'aste Christie's, saranno presentati domani i più bel diamanti del mondo. L'esposizione si chiamerà, con poetico nome, la < Mostra dei diamanti eterni » e durerà fino al 28 gennaio. Organizzata dalla De Beerà — il colosso sudafricano con un monopolio mondiale sull'estrazione e la vendita di queste gemme — essa mira a diffondere la conoscenza dei grandi diamanti storici e, nello stesso tempo, a raccogliere fondi per la costruzione nei quartieri industriali inglesi di palestre e campi da gioco per i fanciulli. Il valore commerciale di alcune di queste gemme, come ad esempio i gioielli reali, è incommensurabile. Vi sono pietre che non hanno prezzo. Si è, comunque, cercato di fare una valutazione, seppure approssimativa, dell'intera collezione, e la cifra si aggira sui dodici miliardi di lire. I visitatori che da domani si a-glrerar-no per le sale di Christie's (è questa la sede del « mercato > internazionale degli oggetti d'arte antica, e soprattutto dei dipinti) si sentiranno seguiti, scrutati, osservati e pedinati. Con una simile collezione di gemme racchiuse fra qup.ttro pareti, gli organizzatori non hanno voluto correre rischi, e hanno chiesto l'intervento di tre diverse polizie: Scotland Yard, il «Corpo di vigilanza del mercato internazio¬ nale del diamanti» ed il temuto « Securlcor », una associazione di ex-detectives inglesi specializzati nella tutela di oggetti pregiati. « Abbiamo preso tali misure — ha dichiarato questa sera 11 signor Yates, cui è stato affidato il " comando supremo " — che neppure 1 più audaci ladri della storia riuscirebbero a rubare uno di questi diamanti ». L'edificio ove ha sede la sala Christie's sarà circondato da agenti in borghese, che osserveranno tutti i movimenti della folla. Altri agenti si aggirano tra i visitatori, e un detective sarà presente, in permanenza, alla toilette. (Una sua collega farà lo stesso nel guardaroba delle signore). In piccoli armadietti disposti lungo i muri saranno racchiuse maschere antigas. < I ladri — ha spiegato il sig. Yates — potrebbero lanciare bombe lacrimogene e profittare della confusione per eseguire il colpo». Qualora una breheca fosse infranta, campanelli d'allarme squillerebbero per tutto l'edificio. Di notte, 11 palazzo sarà illuminato con riflettori. E, estrema precauzione, sarà vietato perfino di disegnare e fotografare i pezzi. « Perché l'immagine — è stato detto — potrebbe servire ad un potenziale trafugatore per studiare in qual modo suddividere il gioiello dopo averlo rubato ». Il diamante più grosso della mostra proviene, sebbene paia incredibile, non da uno scrigno reale ma da un privato. E' i) brillante di proprietà dell'armatore Niarchos, 128 carati, assicurato per due milioni di dollari (un miliardo e 200 milioni). Sempre in ordine di grandezza, vengono la terza e la quarta parte del celebre Cullinan. Questo diamante, il più voluminoso che sia mal stato trovato, 3106 carati, venne rinvenuto nel 1905 in una nuova miniera del Transvaal. Fu donato a re Edoardo VII, che lo fece tagliare, ad Amsterdam, in nove pezzi, con i quali furono fatte gemme stupende. I gioielli tratti dal terzo e dal quarto pezzo, appartenenti ora ad Elisabetta, sono esposti da Christie's, ed insieme con essi sono abbaglianti pietre di proprietà reale. Vi è la collana regalata ad Elisabetta quando compì 1 ventun anni in Sud Africa, vi è il diadema della regina madre. In una vetrinetta scintilla il diamante Nepal, di 79,41 carati, un abbagliante chicco di ghiaccio e di fuoco, estratto dalle più antiche miniere del mondo, quelle di Golconda, in India. In un'altra, splendono il diadema e la collana, entrambi di brillanti, che appartennero a Maria Antonietta. Cecil Rhodes, l'uomo che costruì l'impero britannico in Sud Africa, disse che fino a quando gli uomini ameranno le donne il mondo cercherà sempre diamanti. I maestosi, affascinanti risultati di questo amore sono visibili ora in una sala, nel West End di Londra, m. ci.

Persone citate: Cecil Rhodes, Cullinan, Edoardo Vii, Maria Antonietta, Niarchos, Yates

Luoghi citati: Amsterdam, India, Londra, Nepal, Sud Africa