Accordi economici e nuove garanzie per i nostri connazionali in Egitto di Nicola Adelfi

Accordi economici e nuove garanzie per i nostri connazionali in Egitto Il comunicato conclusivo sui colloqui tra Fanfani e Nasser Accordi economici e nuove garanzie per i nostri connazionali in Egitto Elevata a 7 mila lire egiziane la somma consentita agli italiani che rimpatriano - Autorizzato il ritorno di quasi tutti quelli che fuggirono al tempo dell'azione di Suez - Intensificate le relazioni commerciali - La nostra eccedenza valutaria negli scambi servirà a Kitanziare la diga di Assuan - Cordiale congedo fra i due statisti - Oggi visita ad El-AIamein (Dal nostro inviato speciale) Il Cairo, 8 gennaio.' Il comunicato ufficiale dli ramato al termine della visita di Fanfani a Nasser dopo un preambolo sulla « amicizia secolare che unisce ì popoli d'Italia e della Rau », dice che « nel corso delle con, e- -azioni è stata esaminata la situazione intemazionale con particolare riguardo all'area mediterranea, al Medio Oriente, l'Africa e l'Asia. A tale proposito le due parti hanno sottolineato il loro comune interesse a vedere lo 1 sviluppo della prosperità nella libertà e nella pace conformemente ai principi della Carta ' delle Nazioni Unite. Ciascuna delle parti ha mostrato la propria volontà di consolidare a tale proposito una fruttuosa collaborazione ». Com'è detto. implicitamente nel comunicato, sono stati anche esaminati i problemi sempre scottanti dell'Algeria é di Cipro. Tuttavia alla domanda se avesse portato a Nasser proposte francesi circa l'Algeria, Fanfani ha risposto che non aveva ricevuto tale incarico e che è venuto al Cairo solo come rappresentante del governo italiano. In. merito ai problemi che interessano direttamente Italia ed Egitto, il comunicato ufficiale li divide in quattro categorie. Anzi tutto è stato Armato un accordo culturale tra i due Paesi in base al quale viene assicurato il funzionamento delle scuole italiane nell'Egitto e l'istituzione di iiciiiiiijiiiiriiiiiriiTiiritiitiitiiiitiiiiiifiiiifiiiiriif centri culturali rispettivamente a Roma e n! Ce irò. Il successivo paragrafo parte dàlia considerazione che « fi contributo dato dal lavoro e dalle iniziative : italiane costituisce un importante fattore di sviluppo e la premessa di più feconde forme di cooperazlone tra Italia e Rau » e in vista di ciò « il governo della Rau ha voluto confermare al Presidente del Consiglio italiano che le attività economiche ed il benessere dei cittadini italiani in Egitto saranno garantiti conformemente allo spirito di amicizia che esiste tra i due Paesi » pertanto si è deciso di elevare da duemila a settemila lire egiziane la somma che gli italiani potranno portare con sé al momento del rimpatrio e precisamente tremila lire egiziane in valuta e la rimanente somma in conto merci. E' questa una questione che interessa alcune decine di migliaia di italiani i cui beni si trovano bloccati in Egitto. Ricordiamo che finora non ostante la chiara dizione delle leggi, gli italiani non riuscivano a trasferire in Italia nemmeno le duemila lire egiziane consentite dalle vigenti disposizioni. Inoltre 11 Governo egiziano « ha dato assicurazione che alcune questioni ancora in sospeso derivanti dal dissequestro del beni di alcuni cittadini italiani verranno rapidamente risolte ed ha autorizzato il rientro della maggior parte dei cittadini italiani già 'residenti in Egitto che avevano chiesto di farvi iiiiiifiiiiitiiTritiitttiii F[iiiiiTtiiitiii!iiiiiififtiiii ritorno. Sono state date ampie assicurazioni che tale concessione verrà estesa alla totalità dei casi consentiti ». Nello stesso tempo è stato assicurato che i visti di uscita e rientro richiesti da cittadini italiani regolarmente reslden- ti nella Rau verranno conces-. vsi c con speditezza e liberali tà». Parrebbe dalla lettura delle promesse e assicurazioni fatte da Nasser a Fanfani che siano ' state tolte alcune fra le molte spine che fanno sanguinare il fianco agli italiani residenti in Egitto e che vorrebbero ritornare in Italia e nello stesso tempo agli italiami che specialmente dopo la crisi di Suez abbandonarono tutti l loro averi nell'Egitto temendo un-violento scoppio di xenofobia. Finora infatti pochissimi fra i profughi italiani avevano ottenuto il permesso di tornare nell'Egitto allo scopo di. sistemare i loro affali. Il terzo punto del comunicato afferma che il governo italiano prenderà le misure opportune per aumentare le importazioni di cotone egiziano e concederà facilitazioni per aumentare il transito dei prodotti egiziani nei porti italiani soprattutto in quello di Trieste che è il più vicino ai Paesi dell'Europa orientale. Il quarto punto stabilisce infine i modi per mantenere e intensificare la cooperazione economica fra i due Paesi. Fra l'altro è stato concluso un contratto per la fornitura all'Egitto di centotrentamila tonnellate dì grano italiano e si è deciso « di impostare nel l'immediato prossimo futuro un programma per intensificare lo scambio di prodotti ba se fra i due Paesi e per utilizzare la differenza nello in terscambio per alcune particolari iniziative economiche nel territorio egiziano. A tal fine una delegazione italiana sarà inviata prossimamente al Cairo per determinare le mo dalità e le forme di àttuazio ne di detto programma >. In parole correnti quest'ultima clausola si riferisce al fatto che ogni anno l'Italia esporta in Egitto molto più di quel che riesce ad importare. Nell'avvenire, l'eccedenza di valute in nostro favore resterà in Egitto e verrà investita in imprese locali. Gran parte di quel denau prenderà la via di Assuan per la costruzione della famosa diga che dovrebbe risolvere buona parte dei problemi economici e sociali della popolazione egiziana, per lo meno nelle speranze del governo di Nasser. Lo ha detto esplicitamente Fanfani con- hhAdImzpczrpvtsbaccp versando con i giornalisti ed ha precisato che recentemente ha avuto modo di parlare con Adenauer del finanziamento della diga di Assuan dato che Italia e Germania seno egualmente interessate alla realizzazione di questa grande impresa destinata a sollevare le condizioni di vita degli egiziani. Nel comunicato ufficiale, diramato stamane al Cairo si parla anche della raggiunta intesa tra Fan'ànt e Nasser in merito alla società italiana per i fosfati di Kosseir. Il governo egiziano darà alla società in questione nuovi permessi di sfruttamento ed in cambio avrà una partecipazione al capitale azionario della società. Nella parte finale del comunicato è detto che < le due parti si sono accordate per fare delle riunioni periodiche tra i responsabili dei due Paesi allo scopo di scambiarsi i punti di vista rispettivi sulle questioni di interesse comune che potrebbero sorgere ed allo scopo di consolidare le relazioni tra di loro e di lavorare in comune alla soluzione delle questioni internazionali che li interessano in uno spirito di collaborazione e di amicizia per la conservazione della pace e per l'accrescimento della prosperità dei popoli >. Il comunicato termina con la notizia che Fanfani ha rinnovato a nome del Presidente della Repubblica italiana l'invito a Nasser a visitare l'Italia e che il Presidente della Rau ha promesso di effettuare la visita durante il 1959. Ha promesso a Fanfani di far cessare il boicottaggio di alcune importanti ditte Italiane facendole cancellare datile liste nere del governo dell'Egitto. Come anche in un prossimo futuro i motopescherecci italiani riavranno il permesso di gettare le reti sia nelle acque del Mediterraneo che bagnano le rive dell'Egitto- sia nel Mar Rosso. Infine sarebbero state raggiunte soddisfacenti intese per consentire ad alcune grandi ditte italiane di aprire loro fabbriche in Egitto. Come può vedersi subito e come avevamo annunciato nel giorni scorsi la visita di Fanfani a Nasser ha dato buoni frutti sul terreno della collaborazione economica ma non ha dato quei risultati che da alcuni si aspettavano nel campo della politica Internazionale. Prima di recarsi al ministero degli Esteri per la firma dell'accordo culturale e delle note, Fanfani ha visitato l'ospedale italiano del Cairo e ha consegnato venti milioni ai dirigenti perché provvedessero a migliorare le attrezzature. Fra le undici e le tredici ha partecipato ad un ricevimento offerto in suo onore nei saloni dell'Ambasciata d'Italia e ha letto e commentato brevemente ai giornalisti il comunicato ufficiale. Successivamente è andato ad accomiatarsi nel più cordiale dei modi da Nasser. Alle sedici è partito in volo per Alessandria. Anche in questa città, Fanfani ha dovuto partecipare a numerose riunioni, visite, incontri con la collettività italiana. Dopo un pranzo offerto dal Governatore di Alessandria negli eleganti locali dello Yacht Club, Fanfani si è ritirato a riposare in un appartamento messo a sua disposizione nel Palazzo Elsafaa già residenza di pascià e di sultani. Domani si recherà alla inaugurazione del Sacrario di El-Alamein che raccoglie i resti dei soldati italiani che caddero nella famosa battaglia fra Montgomery e Roramel. Nicola Adelfi Il presidènte Nasser ha voluto mostrare il figlio Abdel Hakim, che ha ora 3 anni, a Fanfani, durante la visita di congedo del capo del governo italiano (Telefoto)