La conquista economica di un terzo dell'umanità di Piero Martinotti

La conquista economica di un terzo dell'umanità È aperta la grande sfida tra Oriente e Occidente La conquista economica di un terzo dell'umanità Gli afro-asiatici hanno bisogno di aiuti - Il vasto piano della penetrazione russa - Le possibilità occidentali - La stampa comunista attacca Nehru Tra il mondo libero ed il blocco comunista, più di un terzo della umanità non ha ancora fatto la sua scelta. Quasi un miliardo di afroasiatici sono incerti al bivio e cercano la via più breve per vincere la malattia e la fame. Il bisogno è immenso. In India milioni di uomini lottano per sopravvivere con un guadagno medio di 60 lire al giorno; ogni 24 ore 10 mila persone muoiono di malaria e la tubercolosi completa la strage con altre 1500 vittime quotidiane. Si calcola che i lebbrosi siano un milione e mezzo. In Birmania ogni bimbo che nasce ha la prospettiva di vivere soltanto venti anni; in Indonesia vi è un medico ogni 60 mila abitanti ; l'analfabetismo è quasi totale, solo uno su cinque sa leggere. Un'inchiesta condotta dai corrispondenti dell'autorevole rivista americana « Newsweek », rivela situazioni disperate. Malgrado le ricchezze naturali (il sud-est asiatico provvede il 90 per cento della gomma consumata nel mondo ed il 60 per. cento dello stagno), questi popoli mancano di mezzi per sfruttare le loro risorse. Liberi dai regimi coloniali (venti paesi afro-asiatici hanno ottenuto l'indipendenza dopo la seconda guerra mondiale), essi si sono trovati di fronte a problemi cui erano impre parati. Le potenze occupanti si erano affrettate poco pri ma della partenza ad abboz> zare una classe indigena dirigente ma è stata quasi subito ovunque corrosa dal potere. Invece di elaborare piani di graduali riforme, molti governanti si sono solo preoccupati di accumulare ricchezze personali. Un ex ministro degli interni tailandese speculava sul commercio deiroppio, tre ministri pachistani hanno sottratto allo Stato 10 mila tonnellate di grano. Mancando una classe media capace di opporsi ai soprusi ed agli sperperi, l'esercito, unica forza organizzata, abbattendo con rapide rivoluzioni le cricche politiche, si è impadronito del potere. Solo nello scorso anno, in sei paesi il governo è stato assunto da generali : Irak, Libano, Tailandia, Birmania, Pakistan, e Sudan, senza tener conto della Siria passata sotto il colonnello Nasser. Tutti questi nuovi capi si sono formati nelle scuole dell'occidente e, tranne l'incerto irakeno Kassem, dimostrano di non voler aprire le porte al comunismo. Ma fino a quando? E gli interrogativi si moltiplicano pensando alle folle sterminate che agitano i loro cenci. « Non si risolvono i problemi con '« legge marziale » ha detto Nehru. Secondo un calcolo delle Nazioni Unite, occorrerebbero 10 miliardi di dollari l'anno per elevare del 2 per cento il tenore di vita degli afro-asiatici. Eppure è tra questa gente che si combatterà la lotta decisiva tra oriente ed occidente. Seguendo la norma di Le nin secondo cui Mosca do veva trovare le più strette alleanze « tra i popoli che lottavano per- la loro liberazione dai regimi coloniali »L. la Russia da tre anni persegue un cospicuo piano di aiuti agli afro-asiatici. Essa concentra i suoi sforzi in quelle aree che stima più « penetrabili », così l'Indonesia dispersa su 3000 isole travagliate da fazioni in rivolta, tra il '55-'57 ha ottenuto dal Cremlino 110 milioni di dollari (contro i 40 forniti dall'occidente) e l'Afganistan 125 (42 dagli Stati Uniti). Ora Kruscev, che al primo febbraio darà inizio a quel suo ambizioso piano settennale con cui vuole superare l'occidente, promette di sferrare l'attacco decisivo tra questi popoli di colore: « Sarà il loro stomaco — ha det¬ tndtaulcdpdtcvledpvrtshagmspapsd6dhEsantlBadrnCctmnCgnddslmmcedfszrldvfcsbPSnpgzn—vdtNcmGslEbladMbtcbt to — a convertirli al comunismo ». Ovunque l'influenza di Mosca si è già fatta sentire. L'esempio di un paese arretrato che nel corso di una generazione è diventato la seconda potenza mondiale costituisce l'arma preferita dai propagandisti. L'alto prezzo di vite umane pagato dai russi non turba chi è abituato ad un continuo spettacolo di desolazione. Tuttavia, profonde tradizioni religiose ed un nazionalismo esasperato dalla recente indipendenza contrastano il passo alla penetrazione sovietica. Malgrado incrinature pericolose, l'occidente ha mantenuto le posizioni. Non gli sarà facile difenderle, ma ne ha i mezzi. La Russia non è ancora in grado di estendere gli aiuti come invece promettono i suoi agenti, ed assorbe attualmente solo il 5 per cento dei prodotti afroasiatici. L'occidente ha la possibilità di prevenire l'espansione comunista. Gli Stati Uniti, dalla fine della guerra, hanno elargito 64 miliardi di dollari al mondo libero e la loro economia ha ancora risorse infinite Eisenhower ha promesso di stimolare i capitali privati americani per vasti impieghi nell'area più minacciata. Al tre nazioni come il Canada, l'Australia e la Germania di Bonn potranno partecipare alla grande impresa. Si tratta di una partita decisiva in cui Mosca gette rà tutto il peso della sua nuova potenza economica. Chiave di volta sarà l'India con i suoi 362 milioni di abi tanti. Nehru ha bisogno di molto e non può promettere nulla. Avendo la Russia e la Cina alle spalle, non può le garsi con patti militari a nessun blocco. Rischierebbe di compromettere il gran de ascendente che esercita sugli afro-asiatici. Mosca lo ha lusingato, blandito, ma invano. Nehru ha affermato senza equivoci che il comunismo « contiene gli elementi della violenza e dello sterminio nelle loro forme più nefaste ». Ora la stampa ufficiale marxista lo accusa di essere un « rea1 zionario » nemico del popolo. Aiutare Nehru a supera' re le terribili difficoltà che lo assillano significa difendere il mondo libero. Gli investimenti non saranno a fondo perduto. Piero Martinotti Tra l'Atlantico ed il Pacifico, dall'Africa al Medio Oriente all'India all'Indonesia, popoli appena usciti da regimi coloniali attendono urgenti aiuti economici Fnrbs

Persone citate: Eisenhower, Kassem, Kruscev, Nasser, Nehru