Fenaroli ed i suoi complici ancora interrogati dai magistrati

Fenaroli ed i suoi complici ancora interrogati dai magistrati Fenaroli ed i suoi complici ancora interrogati dai magistrati L'interrogatorio sarebbe avvenuto durante la notifica del nuovo mandalo di cattura: omicidio aggravato da rapina e motivi abietti Roma. 6 gennaio. (g. g.) E così anche l'ultimo atto giudiziario che il giudice istruttore dott. Modigliani e il sostituto procuratore della Repubblica dott. Felicetti avevano da compiere è stato completato. I due magistrati, insieme al cancelliere dott. Sciacquatosi, hanno occupato l'intero pomeriggio della vigilia dell'Epifania a notificare al tre protagonisti del « giallo » di via Monaci il mandato di cattura secondo la nuova formulazione per cui .\Ua dizione, di «omicidio a scopi di rapina» deve essere sostituita quella di « omicidio aggravato dalla rapina e dal motivi abietti per volersi cosi impossessare del premio della polizza d'assicurazione fatta stipulare da Maria Martirano ». Per questa operazione i due magistrati hanno avuto bisogno di cinque ore. Erano le nove di sera circa quando, sempre insieme al cancelliere, sono usciti da Regina Coeli. E' facile intuire che essi hanno colto l'occasione per tornare ad interrogare ancora una volta Giovanni Fenaroli, Raoul Ghiani e Carlo Inzolìa. Su quale argomento è quasi impossibile prevedere. Certo, è soltanto un fatto: che per quella che sembrava e doveva essere una semplice formalità il giudice istruttore e il sostituto procuratore della Repubblica hanno avuto bisogno di un periodo di tempo molto lungo. Inoltre vi è un dettaglio dal quale si può arguire che la ampiezza dei nuovi interrogatori non era as solutamente prevista dagli stessi magistrati. Infatti il dottor Felicetti dopo un paio d'ore è uscito dal carcere di Regina Coeli per avvertire la consorte, che intanto lo aveva raggiunto in macchina su via della Lungara di tornare più t»rdi perchè lui aveva ancora da fa re. E soltanto alle nove di se ra il lavoro è rea Imeni-j terminato. Complessa quindi ed agitata è stata la vigilia dell'Epifania; più tranquilla invece la giornata festiva. I magistrati han- no riposato Giovanni Fenaroli, Raoul Ghiani e Carlo Inzolia hanno ricevuto, insieme a tutti gli altri detenuti, il pacco della Pontificia Assistenza. Quando Suor Nicolina, superiora delle suore di San Vincenzo, le sue assistenti, il cappellano del carcere don Cefaloni si sono recati nei « bracci » del carcere per la distribuzione dei doni, Cario Inzolia appariva commosso ed ha risposto con un melanconico sorriso alle parole della religiosa. Raoul Ghiani, dal canto suo, è rimasto, come sempre, impassibile, mentre Giovanni Fenaroli si è limitato ad Inchinare V capo dinanzi a Suor Nicc ìa, alla quale ha rivolto la preghiera di porgere un particolare ringraziamento all'Ente; che. aveva pensato di inviare il dono consistente in un panettone.

Luoghi citati: Roma