Scossa di terremoto nelle isole della Manica Bufere di vento e neve in tutta l'Inghilterra

Scossa di terremoto nelle isole della Manica Bufere di vento e neve in tutta l'Inghilterra Gl'inglesi non ricordano, da 30 anni, un maltempo così eccezionale Scossa di terremoto nelle isole della Manica Bufere di vento e neve in tutta l'Inghilterra Alcune case lesionate dal movimento tellurico, ma nessun crollo - La città di Whitby isolata dalla neve Sul mare, onde di un'aitezza paurosa: il mercantile tedesco Charlotte in pericolo al largo di Aberdeen Londra, 2 gennaio. Nelle ultime 24 ore l'intera Inghilterra è stata percossa da violentissime bufere che in alcune ree/ioni hanno provocato gravi danni. La furia del vento si è scatenata con particolare irruenza sui mari che circondano le isole britanniche c parecchi vascelli si sono trovati in difficoltà. Alla collera del cielo si è unita, nella Manica, quella del sottosuolo. Qui infatti la piccola isola di Jersey è stata scossa da un terremoto che ha bruscamente interrotto il sonno della popola- ziojve. La scossa — di carattere ori dulatorlo — ha fatto sobbalzare l'isola, più vicina alla costa francese che all'inglese, alle 5,25 di questa mattina, ed è durata dieci secondi. In Giappone e in Sicilia, questo breve movimento tellvrico sarebbe di ordinaria amministrazione, ma qui, ove i terremoti sono tanto miti quanto rari, il fenomeno ha d stato immenso interesse e, a Jtrsey, anche un po' di paura. I sismologi inglesi annunciano pertanto stasera che questo terremoto è il più forte avutosi in territorio britannico dai 1918, più energico quindi a! quello avvertito nel febbraio del 1957 in vario località, dell''Inghilterra centrale. Danni gravi alle cose o alle persone non ve ne sono siati. In alcuni casi, si sono apertefessure nei mnn, ma Weesww abitaM'ìne è crollata, neppure nella parte orientale deU'isolri,dove gli edifici sono staitiscrollati con- notevole vigore.Spa^t^e,_pareochieì personehanno abbandonato il letto c sono discese sulle strade o nei giardini, ma, dopo qualche minuto di ansiosa attesa, hanno deciso che era meglio affrontare al coperto il rischio di una nuova scossa piuttosto che essere travolti, o congelati, dai furibondi colpi di vento. Jersey è infatti fra le località su cui si è scatenata con maggiore violenza l'ira della bufera che da ieri sera percuote l'Inghilterra e che ancora non accenna a smorzarsi. Oltre al piccolo terremoto, l'isola ha dovuto subire raffiche di vento di 140-150 chilometri orari, e lo ^stesso è avvenuto nell'Inghilterra meridionale e lungo la costa orientale. A Londra si è avuta una vittima: un indiano su cui è caduto, strappato dal vento, un albero di Natale legato alla facciata d'un emporio. A Worthing, una cittadina costiera, due fraitelli quindicenni sono scampati -per miracolo alla morte ma sono in ospedale con preoccupanti ferite. Due comignoli, stroncati dalla bufera, 'hanno sfondato il soffitto della casa: e tutta questa massa di mattoni è precipitata sui ragazzi, imprigionandoli nei loro letti. In certe zone, alle potentissime raffiche si è unita la neve. Nel Yorkshire e nel Lancashire, l'accecante tormenta ha fermato il traffico su parecchie carrozzabili e la città di Whitby è tuttora isolata causa la neve che-U vento ha accumulato sulle strade. Sul mare, ove le onde — dice Wjeic4o meteorologico — <sono L, paurosa vMen/a ed altezza >, La?EOc;ii vascelh> soprattutto fpcscherecci han'n0 frasc0TS0 £fl a'angoicia. Drammatica è \tuttora ta situazione del mer-i cantile tedesco Charlotte di 491 111 i L111 ! Il 11 b 111M L J ! i 1111111111 ] I b i 11 ! I y 11111 i j 111 i IE tonnellate che continua ad im- barcare acqua al largo di Aber- deen, t che invano due rimor- chiatori stanno tentando di tra- scinare verso la costa.