Incerta la conclusione della pace

Incerta la conclusione della pace Incerta la conclusione della pace (Nostro servizio particolare) L'Avar.*. 1 gennaio. Da stamane Fulgencio Batista, non è più il dittatore di Cuba: dopo avere annunciato ai capi militari e ai colliljoratori politici, riuniti voi Q. G. df Campo Colombia, le sue dimissioni « per evitare ■nuovi lutti e sangue al paese », l'ex-sergente è fuggito a bordo d'un aereo militare a Ciudad Trujillo, capitale della Repubblica di San Domingo, che già ospita gli etc-dittatori di Argentina e Venezuela, Perón e Jimenez. Il generalissimo Trujillo, suo fervente ammiratore, lo ha accolto con gli onori riservati ai capi di Stato. Con Batista hanno preso la via- dell'esilio il presidente Agiterò, eletto nelle elezioni del 2h novembre scorso e tutti gli alti esponenti dell'esercito e del governo, circa 150 persone. La numerosa famiglia dell'ex-dittatore è tutta in salvo, ma si è divisa: la moglie e il figlio più piccolo, di pochi anni, sono a Ciudad Trujillo; gli altri sette figli hanno trovato ospitalità negli Stati Uniti: Bubin, di 25 anni, Elisa, di 17, Mirto, di 15, a Jacksonville, in Florida; Fulgencio jr., di 6 anni, e Marta Maria, di 4, a New Orleans. I due rimanenti, di 10 e 9 anni, erano volati con il nonno a New York nei giorni scorsi. L'improvvisa decisione di Batista ha capovolto una situazione ohe fino a ieri sera sembrava favorevole al dittatore. Pache ore prima di dimettersi e di fuggire, Batista aveva dichiarato che mai avrebbe lasciato il suo posto prima del Si febbraio, giorno in cui Andrea Rivero Aguero sarebbe entrato in carica come presidente; e aveva aggiunto che le forze ribelli di Fidel Castro stavano subendo una dura sconfitta nella battaglia di Santa Clara. Queste notizie parevano confortate da' caute \ammis^iom della radio degli insorti. Stamane alle 8 invece, quando l'aereo del dittatore volava già verso Ciudad Tru jillp, il gen. Cantillo annunciava in una conferenza stampa che Batista si era dime-iso e che il nuovo presidente di Cuba era il dottor Carlos M. Pieira, il più anziano dei compo «enti la Corte Suprema. I poteri erano stati affida¬ ti a Piedra da una giunta militare il cui capo era lo stesso gen. Cantillo. Il neopresidente, svegliato nel cuore della notte, aveva accettato la designazione prestando giuramento come capo provvisorio della Repubblica. Poche ore dopo Fledra ordinava alle forze armate di cessare 11 fuoco su tutti 1 fronti contro 1 ribelli di Fidel Castro e rivolgeva un appello al Paese Invitando alla calma. Tuttavia gravi disordini sono scoppiati nella capitale, l'Avana. Al grido di « aforte a Batista», mviva Fidel Castro», gruppi di dimostranti hanno invaso e saccheggiato gli uffici governativi, le sedi di quattro società ' aeree (TIberla, la Klm, l'Air France e una compagnia venezolana), molti negozi e istituti di credito. La folla ha fatto irruzione nei casino dell'Hotel Siviglia Baltimora e dell'Hotel Plaza, ritrovo preferito degli esponenti del governo di Batista e simbolo della corruzione che aveva minato il regime, distruggendo uffici e sale da gioco. E' andata distrutta anche la tipografia del quotidiano Tiempb. Il grande aeroporto della capitale, < Jose Marti >. è chiuso al traffico e gli aerei hanno ricevuto l'ordine di dirottare. Oggi una folla inferocita gli ha. dato infatti l'assalto per impadronirsi di agenti della polizia segreta che vi si erano rifugiati nella speranza di poter fuggire. Una stazione radio, la « Unione Radio », è nelle mani dei comunisti cubani, i quali hanno annunciato di essersi impadroniti delle sedi delle organizzazioni sindacali. Questa sera la situazione all'Avana è estremamente confusa. In alcuni quartieri della città si odono sparatorie. La polizia si sforza di tenere l'ordine e di impedire i saccheggi, e in qualche caso ha aperto il fuoco contro i dimostranti. Non si sa se vi siano vittime, né quante; tutti i medici e gli infermieri degli ospedali hanno ricevuto l'ordine di'rimanere ai loro posti per affrontare le conseguenze di possibili torbidi. fidel Castro ha respinto la tregua offerta dal presidente provvisorio Piedra. Il capo della rivolta ha detto che quanto è accaduto all'Avana è «un colpo di Stato effettuato con la collusione di Batista» ed ha aggiunto che « le operazioni di guerra continueranno ». Parlando alla radio, Castro ha dichiarato che la chiamata del giudice Piedra a capo provvisorio della Repubblica «non costituisce il trionfo della rivoluzione» e che «il popolo deve tenersi pronto a scendere in sciopero in tutto il paese» per accelerare la vittoria degli insorti. La radio dei ribelli ha annunciato questa sera che i capi militari dell'insurrezione si apprestano a lasciare Santa Clara, capoluogo della provincia di Las Villas e teatro della sanguinosa battaglia dei giorni scorsi per l'Avana dove assumeranno le redini del potere. « Noi non accetteremo mai un governo retto da una giunta militare » ha detto la emittente, la quale ha indicato nel dottor -Manuel Urrutia il nuovo presidente di Cuba. Urrutia, che si trova con le forze rivoluzionarie, è stato giudice per trent'anni all'Avana prima di schierarsi con gli uomini di Fidel Castro, cdMcrL La lotta riprenderà quasi certamente se la candidatura di Urrutia nonverrA accolta. Ma per ora, nonosfamte le dichiarazioni di Castro (€le operazioni di guerra continueranno »), U cannone tace a Cuba. La battaglia di Santa Clara, d-... .:iva per le sorti di Batista, avrebbe fatto cinquemila morti. La città è ■ semidistrutta dalle bombe degli aerei e dalle artiglierie. Contava 150 mila abitanti prima che gli insorti la attaccassero, sei giorni fa. ora è quasi deserta, la popolazione è sfollata in lunghe carovane, e pochi hanno osato finora ritornare, temendo una ripresa dei combattimenti. a. p. ^^^^^^ II ii II nuovo capo provvisorio cubano, Carlos Piedra (Telef.) Un gruppo di giovani sostenitori di Fide! Castro passa per una vìa dell'Avana applaudito dalla folla (Telef.)