E' morto Gaetano Scalici ex-segretario dei Savoia

E' morto Gaetano Scalici ex-segretario dei Savoia E' morto Gaetano Scalici ex-segretario dei Savoia Per più di 40 anni al servizio dei sovrani, seguì in esilio a Montpellier la regina Elena - La scomparsa improvvisa per attacco cardiaco Roma, 31 dicembre. Si sono svolti stamani 1 funerali del comm. Gaetano Scalici, il fedele segretario dell'exre Vittorio Emanuele e dell'exregina Elena, morto l'altro ieri in seguito ad un attacco cardiaco che lo aveva colto mentre si trovava nella sede di una banca. Egli aveva sessantotto anni ed era entrato dal lontano 1908 alle dipendenze di Casa Reale passando dalla custodia della reggia napoletana all'ufficio di impiegato conservatore al Quirinale, a quello di archivista di primo grado al ministero della Real Casa, a quelli infine di addetto alla segreteria della regina, di Intendente del citato ministero e contemporaneamente di segretario particolare di Vittorio Emanuele III. Segi i gli ex-sovrani nel loro esilio in Egitto e successivamente la ex-regina a Montpellier ed è pertanto uno dei rari italiani che non abbiano pubblicato memoriali pur essendo stato in dimestichezza con personaggi così importanti nella storia recente del nostro Paese. Nell'ottobre del 1952, a MontpelUer, l'ex-regina chiamò Gaetano Scalici in procinto di partire per Roma dove veniva per trascorrervi un periodo di vacanze, « Prenda questa mia lettera — gli disse — ma la legga soltanto in treno ». Si trattava di una sua commovente dichiarazione di riconoscimento per ciò che lo Scalici aveva fatto assistendo lei e Vittorio Emanuele III: lette ra tanto più significativa in quanto i SÀ/oia erano avar1 di espressioni del genere, anche se apprezzavano con affettuosa misura l'opera dei loro dipen¬ denti. La regina, presentendo forse la morte (che infatti la avrebbe colta qualche settima na dopo) aveva voluto che, in ogni modo, Gaetano Scalici ricevesse questo eccezionale attestato: ed aveva desiderato non avere ringraziamenti, nel pregare il destinatario di leggerlo soltanto dopo la partenza Vedovo dal 1940 e senza figli, Gaetano Scalici viveva in un piccolo appartamento di via Trasone n. 38 insieme ad una sua sorella. Quando l'altra mattina fu trasportato d'urgenza al Policlìnico un agente di polizia frugò, come sempre avviene in simili casi, nelle sue tasche. V'erano alcune chiavi e nel portafogli, insieme a quattordici mila lire e ad un'immagine sacra, la lettera di una regina

Persone citate: Elena, Gaetano Scalici, Savoia, Scalici, Vittorio Emanuele Iii

Luoghi citati: Egitto, Roma