Le indagini a Milano per il caso Fenaroli di Gino Nebiolo

Le indagini a Milano per il caso Fenaroli Le indagini a Milano per il caso Fenaroli Carlo Inzolia, trattenato ancora a San Vittore, sara tratferitojra breve a Roma - Come sono sorte le voci at tat viaggio dei magistrati a Chiasso (Segue dalla la pagina) fenaroli: dapprima in un ristorante di via Vittor Pisani, e poi in una latteria nei pressi .della stazione centrale. Egli,' nell'interrogatorio preliminare subito quindici giorni fa, confermò che il Fenaroli si era intrattenuto con lui e altri della famiglia Inzolia; e che dopo la cena scambiò con il geometra la sua < 600 » e si fece imprestare la veloce « Giulietta» dell'amico. Non si è mai saputo il perché di quello scambio di vetture. Forse per un rapido viaggio fuori Milano? Ieri Qualcuno aveva afferma to che il dott. Modigliani, giù dice istruttore, e il dott. Felicetti, Sostituto Procuratore, avevano firmato un mandato di cattura contro Carlo Inzolia per una non beri chiarita < complicità ». E' stato impossibile appurare se il mandato ■esiste o no. Oli inquirenti tacciono, e lo .stesso legale, dell'Inzolia, avv. A. Degli Òcchi, dice di non saper nulla di preciso, il difensore ha anzi preparato una nuova istanza da rivolgere alla Procura della Repubblica di Roma per protestare < oontro il modo di procedere ». e per sapere quali contestazioni ■ si \muovono- al suo cliente. ' '■' I due magistrati e i due funzionari di polizia. incartati dell'inchiesta non si sono recati ieri al Palazzo di Giustizia, Non essendosi fatti vedere per tutta la giornata, sono corse molte vóci sui loro veri o presunti movimenti. Raccoglia¬ mone uria, pur senza avallar-: la. Dice ohe essi- si sono recati a Chiasso, per seguire una traccia che ■ dovrebbe portare alla •scoperta dei' gioielli scomparsi dalla casa romana di via Monaci la notte in dui fu assassinata Maria Martirano. Il viaggio a Chiasso si potrebbe collegare con due fatti accaduti venerdì e sabato. Uno, la perquisizione operata dal vice-questore dott. Guarino -nel negozio e nell'abitoeione di Carlo Inzolia. Che cosa 'cercava il funzionario t I gioielli della vittimar II secóndo fatto è la. sostanza dei l'interrogatorio subito da Luciano Ghiani, fratello di Raoul, e dalla fidanzata Magda Fasoli. Jembra che ai due i giudici abbiano domandato precisazioni su una gita fatta nel mese di settembre'appunto a Chiasso (è poi risultato che la gita avvenne] ma il 7 settembre, tre giorni prima del delitto). Anche il prelievo del passaporto di Raoul dovrebbe, dire qualcosa. Pare che l'elettrotecnico abbia fatto anoh'egli un viaggio in Svizzera. Ma non si sa quando, né naturalmente per quale motivo. Qualcuno vicino alla famiglia Ghiani, che ha visto il passaporto, asserisce che dal mese di agosto fino al giorno dell'arrosto, non risulta alcun timbro di passaggio di frontiera. Ma i gioielli di Maria Martirano sono uno dei particolari marginali dell'istruttoria. .HU trovarli potrebbe significare la scoperta di prove schiaccianti, ma sembra cosà assai difficile mettere'fe mani sui pre- ' siasi-. I giudici non lasciano «ulla di intentato per completare il quadro dell'indagine; però non attribuiscono al ritrovamento alcun ■ interesse particolare. Ormai hanno-quasi finito il loro improbo lavorò e contro il Ghiani e Fenaroli devono possedere almeno un'accusa precisa, con o senza gioielli scomparsi. All'ultima ora si è appreso che Carlo Inzolia è stato arrestato in esecuzione di un mandato di cattura con il quale 6 accusato in concorso con il geometra Fenaroli e con Raoul Ghiani, di omicidio premeditato nella persona di Maria MarUrano Fenaroli. Soltanto a tarda ' notte inoltre si è potuto dare una spiegazione al fatto che per tutta la giornata non era stato possibile rintracciare a Milano il giudice istruttore dott. Modigliani e il sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Felicetti, della magistratura romana. Si è appreso che i due magistrata si erano recati oggi a Como dove avevano ^interrogato in. carcere un detenuto, il quale sosteneva di essere l'in dividuo che viaggiava la,notte fra il lo e VÌI settembre sulla < Freccia del Sud » e nel quale l'impiegato Ferraresi di Ver bontà sostiene di avere identificato Raoul Ghiani. Questa testimonianza che, se rispondente a verità, avrebbe costituito uno dei pia solidi alibi a favore del Ghiani, è però risultata assolutamente infondata in seguito alle contestazioni mosse dai due funzionari inquirenti. Gino Nebiolo

Luoghi citati: Chiasso, Como, Martirano, Milano, Roma, Svizzera