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Al Piemonte e alla Liguria occorrono nuove strade
Al Piemonte e alla Liguria occorrono nuove strade "Convegno dell'orco alpino99 a Sanremo Al Piemonte e alla Liguria occorrono nuove strade La via Aurelia ò insufficiente e congestionata; la ferrovia sulla Riviera lenta, ad'un binario solo - L'assessore torinese Rosboch illustra, le caratteristiche dell'autostrada Amburgo-Mare Ligure che in parte sarà pronta per il '61 Sanremo, lunedì mattina. Sembra cho le pietre diventino oro su questa parte più fortunata della riviera. Ogni lembo di terra, ogni angolo scosceso e selvaggio si trasforma in un pozzo di denaro; certi appezzamenti lunghi e larghi poche decine di metri valgono patrimoni, parlandosi ormai di cinquanta ed anche centomila lire al metro quadrato. I costruttori scavano, spianano, alzano palazzi (con quanto gusto e quali irreparabili offese al paesaggio e inutile dire) per far posto al forestieri sempre più numerosi. In questi mesi di letargo si ampliano e si rinnovano gli alberghi, sorgono centinaia di pensioni, di caffè, di autorimesse, quasi con frenesia, con un giro di denaro che si fa ascendere ad una ventina di miliardi nel solo tratto di riviera compreso tra Finale e Ventimiglia. Chi ha iniziativa e fantasia non stenta a guadagnare bene. E' divertente, anche se non si può riferire alle attività turistiche vere e proprie, un episodio che mi raccontano a Ventimiglia. Un tale è riuscito a truffare 11 gran traffico di pellegrini diretti a Lourdes offrendo ai novecento passeggeri di uh treno un enorme cero da portare collettivamente. Facendo leva sul breve tempo della sosta alla stazione di Ventimiglia, costui ha incassato da ogni pellegrinò una modesta quota, cinquecento lire. Novecento pellegrini corrispondono quindi a 450 mila lire, per un cero che costava poche migliaia. I pellegrini sono partiti soddisfatti, l'intraprendente individuo si è sistemato in uno dei più grandi alberghi della Riviera per trascorrere « un periodo di riposo ». Dalle apparenze si direbbe che tutto vada a gonfie vele. Ma dietro la facciata si scopre che esistono fondati timori. Il movimento della Riviera si regge su vie di comunicazione e attrezzature sorpassate o insufficienti. La ferrovia a semplice binario è quella di cinquantanni fa. Esiste una sola strada costiera, l'Aurelia di cui tutti parlano senza che nulla muti. L'autostrada Genova-Savona va avanti a singhiozzo: oggi si arriva a Celle, ma non si può prevedere quando si arriverà ad Albisola, né quando sarà costruito il collegamento col centro di Genova. Per pas sarò la frontiera si perdono anche tre o quattro ore pazientando in code lunghe tre chilometri, perché dopo otto anni di discussioni non si < ancora deciso il famoso rad doppio di Ponte San Lodovico, sottostante Ponte San Luigi Le centrali e le linee telefoniche sono insufficienti per una popolazione che in estate raggiungo proporzioni di una città come Torino, concentrandosi in poche cittadine dove in inverno non si superano le diecimila animo. Da decenni si parla di tutto questo, ma ora si è arrivati allimite estremo. Esempio classico la via Aurelia: in agosto si doveva percorrerla in fila indiana, a passo d'uomo per lunghi tratti di decine di chilometri. Nel prossimi tre o quattro anni si prevede che scenderanno in Italia venti milioni di turisti stranieri, di cui quattordici in automobile, con un movimento di almeno cinque milioni di automezzi concentrato nei mesi estivi. Un quinto di tale movimento tocca la Riviera; c'è de. dubitare che si tro-qvlsCInmdfstd1Edpvera spazio sulllciente se non si corre ai ripari. Ogni inverno, quando le giornate brevi e fredde invitano alle riunioni accademiche con fondo gastronomico, si organizzano conferenze e convegni per studiare i problemi turistici, in genere con scarse conseguenze pratiche. Speriamo che un miglior seguito abbia il convegnodi questi giorni a Sanremo, detto «Convegno dell'arco alpino >, poiché vorrebbe estendere i suoi interessi anche alle altre regioni settentrionali, non soltanto alla Liguria. La partecipazione più viva è stata quella piemontese, essendo molti i problemi comuni alle due regioni, primo quello delle strade, poi quello delle ferrovie e delle arce depresse di montagna. Molti 1 progetti riportati alla luce, ma anche qualche consolante comunicazione. Il dottor Rosboch, assessore del comune di Torino, ha delineato la futura autostrada AmburgoMar Ligure, che sarà pronta almeno in parte, nel 1961. Attraversando in galleria 11 Gran San Bernardo, scenderà per la valle d'Aosta a Torino, poi raggiungerà Cova passando tra Savigliano e Bra. Infine sfocerà a Savona. E' dunque assicurato il collegamento di Torino con la Cova-Savona, i cui lavori sono ormai molto avanzati.Il gen. Curreno di S. Maddalena, presidente della Società per l'autostrada Ceva-Savona, ha parlato ancora della ferrovia Cuneo-Nizza, della nuova strada che dovrebbe ailiancarsa quella di Tenda passando in galleria 11 colle Ciriegla (dopo le Terme di Valdicri), quinddel traforo de! colle S. Bernardo a Garcssio e di una strada di montagna da Certosa di Pesto ad Anna di Taggia, quale premessa per la «direttissima» che allaccerebbe Torino e il Piemonte alla Riviera di Ponente, passando interamente in territorio italiano. La semplice strada di montagna non sembra progetto utopistico: infatti, esistono strade militari chei collegano Limone al «entro sciistico di Monesi, quindi alla costa ligure, attraversando le Alpi Marittime per la < Valle delle Meraviglie >, in un paesaggio bellissimo, fra selve e laghi di alta montagna. Con sposa limitata, si potrebbe ingrandirle e asfaltarle. Sono Invece destinate alla rovina se non si smuoveranno gl'impedimenti burocratici, comprese le difficoltà dovute alla frontiera francese, trovando nel tempo stesso I mezzi finanziari. Di finanziamenti si è parlato molto ieri domenica, essendo chiaro che senza quattrini 1 progetti e le idee rsstano tali. E' stata proposta la creazione di un istituto di credito turistico e naturalmente sono stati previsti altri futuri convegni. Mario Fazio
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