Sei persone su dieci soffrono di allergia più o meno grave

Sei persone su dieci soffrono di allergia più o meno grave STUPEFACENTI RIVELAZIONI A UN CONGRESSO PARIGINO DI MEDIO Sei persone su dieci soffrono di allergia più o meno grave Alle volte l'affezione è così lieve che l'ammalato non se ne accorge nemmeno • Ma vi sono anche casi mortali (ad esempio quelli dovuti all'asma bronchiale) che dal 1925 sarebbero in aumento - E' assai difficile scoprire quale sostanza, polvere o prodotto chimico sia la causa del male, perché ognuno ha il suo e reagisce in modo diverso - Otto volte su dieci la guarigione è possibile, ma la cura è lunghissima Dal nostro corrisftondenio Parigi, lunedì mattina. Parecchie centinaia di medici provenienti da 41 paesi si sono riuniti a congresso a Parigi sotto la Presidenza dell'americano Feinberg, e sotto la presidenza d'onore del francese Pasteur Vallery-Radot, per confrontare i loro esperimenti e fare il punto sugli studi relativi ad un fenomeno di cui metà circa dell'umanità è più o meno afflitta: l'allergia, parola che il pediatra viennese Clemente von Pirquet trasse all'inizio del secolo da due vocaboli greci e signiflct. « reagire altrimenti ». A questo congresso che si svolge nella nuova Facoltà di Medicina, l'Italia è rappresentata da una delegazione di ventisette medici e professori guidati dal Prot Serafini di Firenze. I congressisti italiani sono giunti soprattutto da Torino, Milano, Roma, Napoli, Novara, Prato, Firenze, Pistoia e Padova. Metà dell'umanità, abbiamo detto, è più o meno « allergica » a qualche cosa, sia alimenti, temperatura, profumi, polveri, stoffe, prodotti chimici che provocano disturbi o vere e proprie malattie alle volte mortali, dall'orticaria all'eczema passando dalla coriza a l'asma bronchiale. Quanta gente non può mangiare le fragole, il pesce, il formaggio, le uova, o bere il latte o altro senza che l'organismo reagisca male? Quanti non possono indossare gli abiti di certe stoffe senza che la pelle subisca una infiammazione? Quanti prendono ciò che credono un raffreddore, semplicemente annusando eerti fiori o respirando una aria satura di certi prodotti? Molte donne hanno l'eczema semplicemente perché lavano ì piatti utilizzando un prodotto che la loro pelle non riesce a sopportare, e altre perché . si méttono guanti dì gomma; è frequente il caso di allergie che si verificano quando una donna va dal parrucchiere, perché non può sopportare certi prodotti utilizzati per la permanente. Per scoprire le cause di questi mali, che sono in realtà reazioni dell'organismo, ì medici erano armati piuttosto male, almeno sinora, soprattutto perché non c'è una regola generale per l'allergìa: ogni individuo ha la sua e reagisce a modo proprio, e in ogni caso il medico deve procedere a vere e proprie investigazioni complicatissime, procedendo a caso, a tastoni. E' stato detto in questi giorni che in Francia un indivìduo su dieci è soggetto ad allergia grave e che altri cinque soffrono di allergie più o meno miti, alle quali non fanno attenzione e di cui alle volte non si accorgono nemmeno. Soltanto quattro francesi su dieci, dunque, sarebbero immuni. La stessa -oroporzione esiste in America, a quanto ha detto un congressista venuto dagli Stati Uniti; e probabilmente è così anche r.egli altri paesi. Nei casi gravi, secondo le dichiarazioni fatte in questi giorni alla Facoltà di Medicina, otto volte su dieci la guarigione è possibile. Ma la cura è quasi sempre lunghissima. Nei casi di allergia alimentare, ad esempio, occorre eliminare la sensibilità dell'organismo al cibo che si è dimostrato « colpevole ». Per un periodo che varia da due a sei mesi, e anche più, l'ammalato deve assorbire una dose, aumentata a poco a poco, del prodotto che è considerato l'agente casuale del disturbo. Bisogna abituare l'organismo, insomma, e in certo qual modo vaccinarlo. Fra le malattie gravi da imputarsi all'allergia l'asma ha un posto di primo ordine, essendo stata fatta la constatazione che dal 1926 la mortalità a causa dell'asma bronchiale è considerevolmente aumentata. La gente di una certa età vi è particolarmente soggetta poiché il 78% dei morti ha più dì 35 anni. Nel 37% dei casi la malattia dura meno di due anni. Sull'asma infantile ha presentato una lunga relazione il dottor Murray Peshkin, del Collegio di Medicina Alberto Einstein di New York. Egli ha rivelato che su 50 milioni "di giovani americani almeno 5 milioni, cioè il 10% circa, sono affetti da allergia grave che richiede il ricorso alla medicina e che di quei cinque milioni la metà almeno è asmatica. I suoi esperimenti hanno portato il dott. Peshkin alla constata¬ zione che i casi gravi hanno che l'ambiente familiare ne è responsabile. Nel 10% dei casi il bambino non reagisce favorevolmente alle cure quando si trova vicino ai genitori, in casa propria; perciò il dottor Peshkin lo manda in un istituto speciale dove, in capo a due anni al massimo, è generalmente guarito. Un'altra . scoperta importante riguarda soprattutto l'eczema, senza escludere che possa essere applicata agli altri casi di allergia: un esame' del sangue permette di scoprire a quali sostanze un individuo è allergico. Per l'eczema l'ultima trovata consisteva sinora in una serie di « prove » sulla pelle dell'individuo. Partendo dalla supposizione che egli poteva essere allergico al contatto del sapone, della benzina, spesso una causa psìchica e della lisciva, della cera o di altri prodotti chimici, 11 medico prendeva questi prodotti e ne metteva una piccolissima dose sulla pelle dell'ammalato, generalmente sulle spalle, ricoprendo poi ogni punto con un po' di garza. In capo a tre o quattro giorni, alle volte anche meno, il prodotto « colpevole > dì provocare un disturbo provoca una leggera infiammazione della pelle al suo contatto. Si sa così che l'ammalato non deve più toccare un certo sapone, o servir¬ si di benzina, o di un acido e via discorrendo. Tale metodo dà buoni risultati, a quanto pare, ma è lungo e sgradevole, né è esente da pericoli. Ora sarebbe superato. Basta prelevare, secondo il dottore canadese Aler Sehon, del Royal Victoria Hospital di Montreal, un centimetro cubo di sangue e sottoporlo a certe prove. Il dottor Aler Sehon, che ha appena trent'anni, afferma di aver già curato con successo parecchie centinaia di persone. Il suo metodo consiste in una reazione del siero sanguigno, operata nel provini, mettendo 11 liquido in presenza dei globuli rossi di montone. Per tale prova non occorre neanche la presenza dell'ammalato. Basta che egli invi! il suo sangue al professore. Inoltre può essere fatta In serie: parecchie diecine d: sostanze presupposte colpevoli di provocare li disturbo vengono messe in. presenza del siero sanguigno e basta osservare le reazioni per determinare quale di essi è nociva. Un passo avanti, e un passo notevole, sembra fatto quindi nello studio di uno dei mali che affliggono l'umanità. Anche l'allergìa, secondo i medici convenuti a Parigi, sarà vinta alla fine dalla paziente collaborazione degli scienziati di ogni paese. L. Mannucci

Persone citate: Alberto Einstein, Aler, Aler Sehon, Feinberg, L. Mannucci, Murray Peshkin, Pasteur, Prot, Radot, Royal Victoria