Una ragazza sopprime il fidanzato nel sonno

Una ragazza sopprime il fidanzato nel sonno Dramma della gelosia in un paese presso Padova Una ragazza sopprime il fidanzato nel sonno Gli ha sparato un colpo di fucile alla nuca - Poco dopo è corsa a chiamare il medico L'ucciso, un carabiniere, era ospite dei futuri suocerj - La giovane ha dichiarato che l'innamorato volerà troncare la relazione - Alcuni punti oscuri all'esame degli inquirenti Padova, lunedi mattina All'alba, di ieri in una casa di Candìana (Padova) un giàvane carabiniere che si trovava ospite nell'abitazione della famiglia della fidanzata, è stato da questa freddamente ucciso con un colpo di fuetto da caccia, sparato alla nuca da pochi centimetri di distanza, mentitegli si trovava ancora a letto immerso nel sonno. La gelosia e il temuto abbandono avrebbero armato la mano della ragazza. La vittima, il ventisettenne Bruno Marconi da Mozzano Romano (Roma), di stanza a Loreo in provincia di Rovigo, aveva conosciuto un anno fa, quand'era in servizio ad Agna (un paese poco distante da Candia) la ventiduenne Rosina Rossetto che abitava con i genitori e sei fratelli in una casetta di recente costruzione. Tra i due vi fu subito della simpatia e noi giro di pochi mesi decisero di fidanzarsi. Poco prima delle ultime elezioni 'politiche, per il severo regolamento dell'Arma dei Carabinieri, propino questo fidanzamento aveva provocato il trasferimento del Marconi a Loreo. Il trasferimento tuttavia non impedi ait Marconi di recarsi sovente a trovare la fidanzata. Un mese fa egli- trascorse quindici giorni di licenza in casa della Rossetto. Sabato sera, approfittando di un permesso, era giunto in sella ad una motoleggera a Candiana e come al solito aveva preso alloggio presso la famiglia della ragazza. Dopo cena si era coricato nel letto di una stanza al primo plano messa a sua disposizione. Tutto era normale; nulla, crediamo, avrebbe fatto supporre al povero carabiniere che, addormentandosi, non si sarebbe mai più svegliato. Infatti, quando fu trovato cadavere dai colleghi della stazione di Agna accorsi sul luogo ' del delitto, pareva che. stesse ancora dormendo: steso sul fianco sinistro, con la mano sótto la guancia sinistra, gli occhi chiusi e la espressione serena e riposata. Soltanto il gran foro sulla naca e il guanciale e le lenzuola imbevute di sàngue testimoniavano che una merle violenta lo aveva stroncato. Quando dormiva in caserma — ci hanno detto commossi- i carabinieri di Agna — il Marconi stava sempre ih - quella posizione, sul fianco sinistro e con la mano sotto la guancia a mo> di cuscino. La tragedia scoppiò d'im provviso /verso le A quelPara infatti Arturo Brenian, di SS anni, ohe abita ad una quarantina di metri, dai Rossetto, udi distintamente un colpo d'arma da fuoco. ' Poco dopo usciva di casa Rosina Rossetto dirigendosi frettolosamente dal medico condotto del paese dott. Vincenzo Virdis. Il medico era fuori in visita e la Rossetto raccomandava aUa cameriera di avvisare il dottore che la propria sorella, paralitica, stava molto male. Il dott. Virdis giungeva dai Ros- setto alle t,iD, ed i familiari della Rosina, sconvolti, con frasi concitate lo mettevano al corrente del tragico episodio. Il medico non poteva ohe constatate la morte del milite che doveva essere stata istantanea. Da un primo esame sembra che il colpo di fucile sia stato esploso da meno di venti centimetri di distanza. Il dott. Virdis provvedeva ad avvertire i carabinieri di Agna che poco dopo giungevano dai Rossetto. Tutto appariva chiaro, soltanto l'arma del delitto era introvabile essendosene impossessata, come dichiararono concordemente i /«miliari della aio- vane omicida, ti /rateilo Egi- dio per andare a caccia. Verso le li,30 Egidio Rosset to rientrava in casa coi fucile a tracolla, stringendo in mano una quaglia da poco uccisa. Naturalmente l'arma veniva immediatamente sequestrata. La ragazza,, sottoposta a stringente interrogatorio dal Procuratore della Repubblica dott. Giovanni Maistri e dal Sostituto Procuratore dottor Euro Cera, ha dichiarato di aver ucciso il fidanzato del quale era innamorata perché aveva capito ch'egli voleva ab bandonarla. Tale versione, peraltro, non è suffragata dà elementi con creti. p. V.