Sospeso per 7 gi il bombardamento di Quemoy

Sospeso per 7 gi il bombardamento di Quemoy tenta nuovi approcci con Ciana Hai Sech Sospeso per 7 gi il bombardamento di Quemoy L'ordine sarebbe stato impartito per «ragioni umanitarie» - Da oggi i comunisti consentono ai nazionalisti d'inviare rifornimenti alle isole purché le navi non siano scortate da unità americane - Un appello di Pechino a Formosa per trattative dirette Ira i due governi, con esclusione degli Stati riniti Nostro servizio particolare PECHINO, lunedi mattina. L'agenzia comunista «Nuova Cina» ha diramato Ieri sera una dichiarazione del ministro della Difesa, Peng Teh-Hual, in cui «i annuncia che le autorit». militari del Fu Kien hanno ricevuto l'ordine di sospendere da stamane il cannoneggiamento delle isole costiere controllate dalle forze d| Ciang Kiiiscek. La sospensione del fuoco, decisa per « considerazioni di carattere umanitario », rimarrà in vigore per sette giorni a partire da oggi. Radio Pechino, subito dopo l'annuncio ha riferito che la decisione è stata comunicata dal ministero della Difesa della Cina popolare ai « compatrioti di Formosa» alle ore 1 di questa notte. Il messaggio del ministro precisa; « Durante questi sette giorni voi sarete completamente liberi di inviare rifornimenti allo isole costiere di Quemoy e Matsu, a condizione che le vostre navi non siano scortate da unità americane, In ultima analisi — dire il Pcng Tch-Huai — gli imperialisti americani sono i nostri comuni nemici. Verrà un giorno, e verrà certamente, in cui gli americani vi abbandoneranno. Fra noi ci sono fiamme di guerra. Per spegnerle è necessario trattare. Ma quello che ci divide è u: a questione intema cinese, una vertenza fra voi e noi, non una questione fra la Cina e gli Stati Uniti. Il problema fra la Cina e gli Stati Uniti è costituito dall'invasione e dall'occupazione americana di Forrsjsa. Non sono i rapporti fra tioT e voi che vogliamo discutere con gli Stati Uniti. ti negoziati che si svolgono attualmente a Varsavia — prosegue il ministro — devono concludersi con la partenza degli americani da Formosa. Quanto prima cid avverrà, tanto meglio sarà anche per gli Stati Uniti. Noi non avevamo .nessuna ragione di trattare con il governo di Washington una cessazione del fuoco, perché non esiste uno stato di guerra fra la Cina e gli Stati Uniti. Noi ci rendiamo conto di quanto dura sia la vita per 130 mila soldati e civili che nelle isole di Quemoy e Matsu debbono sopportare la fame e il freddo, a causa della mancanza di rifornimenti. E' per questa ragione che noi vi permettiamo di rifornire liberamente quelle isole, a condizione che non vi sia alcuna ingerenza americana ». Così chiarita quella che nel giudizio di Pechino è la sostanza della vertenza di Formosa, il ministro lancia un appello al popolo e ai soldati nazionalisti proponendo che vengano avviate trattative in vista di una soluzione pacifica del conflitto in corso • da trent'anni fra le forze comuniste e quelle del Kuomingtan. Peng Teh-Huai dice: « Siamo tutti cinesi ' e non è bene che questa guerra fra noi e voi continui. Di tutte le scelte, la pace è senz'altro la migliore. Per molto tempo i vostri capi hanno mantenuto un atteggiamento anche troppo aggressivo. <Per anni essi hanno orai- nato all'aviazione di compiere inutili incursioni sul continente lanciando volantini, facendo scendere agenti segreti, bombardando centri abitati e compiendo azioni di molestia nelle province del Kìang Su e del Che Kiang, Ora ci sembra venuta l'ora di trattare. Sebbene sia chiaro che la Repubblica popolare cinese non attribuisce un onere eccessivo alla lotta se questa dovesse continuare per altri- trent'anni, tuttavia è meglio che una soluzione pacifica venga raggiunta presto. Non illudetevi che gli americani vi sostengano ancora a lungo. La dichiarazione fatta da Foster Dulles il SO settembre scorso è abbastanza indicativa. Oli americani vi abbandoneranno. E' nel vostro interesse trattare al più presto per concordare una soluzione pacifica. Ora sta a voi la scelta ». La radio di Pechino non ha aggiunto commenti a questa ampia dichiarazione. Anche i Quotidiani del mattino si limitano a riprodurre i dispacci dell'agenzia < Nuova Cina » concernenti la sospensione delle ostilità nello Stretto' di Formosa. E' nondimeno significar tivo il fatto che, per la prima volta dopo molti anni, la stampa della Cina popolare riproduca larghi estratti di articoli apparsi sia sui giornali governativi sia su quelli indipendenti di Taipeh. La cosa si spiega con il fatto che negli ultimi giorni la stampa cinonazionalista si è espressa con una crescente asprezza nei confronti del Segretario di Stato americano Dulles. Nonostante dichiarazioni dell'ambasciatore degli Stati Uniti, il quale ha voluto rassicurare l'opinione pubblica di Formosa, affermando che la politica generale americana nei riguardi dell'Estremo Oriente rimane immutata, i giornali nazionalisti lasciano trasparire chiaramente la convinzione che Foster Dulles sia disposto ad accordarsi con la Cina popolare anche se ciò dovesse costare un sacrificio di prestigio per gli attuali dirigenti del regime di Formosa. Vari quotidiani di Taipeh ripetono che con la sua conferenza-stampa del SO settembre scorso il Segretario di Stato americano ha aperto la via ad una « Monaco dell'Estremo Oriente »; Nel suo numero di ieri il giornale pechinese < Kuang Ming Pao », organo della Lega democratica, pur astenendosi dal commentare la sospensione del fuoco, sottolinea in una corrispondenza da Hong Kong ohe la posizione degli attuali governanti di Taipeh si sta facendo sempre più critica dal punto di vista politico. Il foglio riferisce voci raccolte in ambienti politici di Hong Kong secondo cui Chen Cung, primo ministro del governo di Taipeh, si appresterebbe a rassegnare le dimissioni dalla carica, in segno di protesta contro l'acquiescenza del Segretario di Stato americano Dulles. u. s.