Interrogati a Regina Coeli Carlo Inzolia e il Fenaroli

Interrogati a Regina Coeli Carlo Inzolia e il Fenaroli Interrogati a Regina Coeli Carlo Inzolia e il Fenaroli Forse sono stati messi a confronto * Il geometra aveva confidato il suo prògetto criminoso a persone che non parlarono Uno a quando non furono costrette (Nostro servizio particolare! Roma, 30 dicembre. Oggi i magistrati Modigliani e Felicetti si sono nuovamente recati a Regina Coeli, quasi sicuramente per interrogare Giovanni Fenaroli e Carlo Inzolia. Questi, come è noto, sarebbe l'ultima persona alla quale il geometra, suo amico e benefattore, si rivolse per realizzare quel piano che da sei mesi circa ló ossessionava: sopprimere la donna alto cui morte erano legati 150 milioni di lire. Inutile dire che la linea difensiva assunta dal bruno commerciante siciliano trasferitosi da, oltre quindici anni a Milano sia quella della più assoluta negativa. Il fronte degli imputati ha, in questa storia, una 'sua fisionomia precisa. Le circostanze riferite da Egidio Sacchi nei confronti di Giovanni Fenaroli? Tutte fantasie. E quelle indicate dal prof. Carlo Savi? Lo stesso: tutte fantasie. E quelle rivelate, dall'ex-amminlstratore della « Fenarolimpresa » nei confronti di Carlo Inzolia? Anch'esse frutto di fantasia. Ma che cosa in sostanza accusa Carlo Inzolia? S'è già detto in linea di massima che anche per questo personaggio 1» chiave della soluzione l'ha fornita Egidio Sacchi. Ed in quale modo? La ricostruzione del cammino percorso dall'accusa, in mancanza di informazioni dirette, non è delle'più semplici. Prima di tutto bisogna tenere presente un dato di fatto. Il giudice istruttore e il sostituto Procuratore della Repubblica sono partiti sempre dal presupposto che Egidio Sacchi potesse avere un interesse diretto ad accusare il suo ex-principale e coloro che dovrebbero essere 1 suol complici. Ma quando il riscontro obiettivo nella realtà ha confermato l'attendibilità di Egidio Sacchi come ad esempio quando riferì delle proposte che Giovanni Fenaroli avanzò al ginecologo prof. Savi come non credere più alle dichiarazioni del ragioniere che al limite della sua resistenza aveva ormai capito come la propria libertà fosse condizionata alla propria sincerità? Che su Carlo Inzolia dovessero necessariaménte — chiarita sia pur parzialmente la situazione — soffermarsi i sospetti degli inquirenti era logico. Soprattutto quando si venne ad accertare che Giovanni Fenaroli aveva cercato prima da solo (e senza riuscirvi), poi attraverso il prof. Savi ed infine attraverso lo stesso Sacchi di eliminare la propria moglie. Quando poi Sacchi spiegò che fu lo stesso Fenaroli a confessargli di aver trovato l'uomo adatto rivolgendosi a Carlo Inzolia perché dubitare? Ma il ragioniere passato armi e bagagli nel campo .dell'accusa, dopo aver strenuamente difeso il proprio ex principale, non limitò a questo le proprie rivelazioni. Andò oltre ricordandosi, e non certo Improvvisamente, che Giovanni Fenaroli lo aveva fatto assistere ad un colloquio (gli altri partecipanti erano Carlo Inzolla e Raoul Ghiani) nel quale furono gettate le basi del programma da realizzare. A questo punto sorge un interrogativo doveroso soprattutto sul piano della logica: perché mai Giovanni Fenaroli, astuto e abile, non si sarebbe preoccupato di mettere al corrente del diabolico progetto un così vasto numero di persone? All'argomento., l'accusa replica che Fenaroli confidò il. suo segreto a tutti coloro sul cui silenzio poteva contare ciecamente. La conferma? Il geometra aveva chiesto la collaborazione di Egidio Sacchi: ebbene il ragioniere non parlò se non quando al trovò nella condizione che tacere per lui poteva significare un rischio troppo jrrave. Non solo: ma fu au una buccia di banana che scivolò l'ex amministratore trascinandosi nel baratro — sempre che non avvenga qualcosa di nuovo — tutti 1 personaggi di questa storia. Ed ancora: fu dopò "quasi tre mesi che 11 Sacchi si decise a parlare. Come poter, dire — è in grado di sostenere oggi l'accusa — che Fenaroli avesse commesso l'im¬ prudenza di affidare a Sacchi, la propria idea? Il medesimo ragionamento vale per 11 prof. Carlo Savi. Se Sacchi non avesse parlato, ohi avrebbe mai saputo che Fenaroli aveva proposto ad un medico una collaborazione diabolica? D'altra parte il prof. Savi non ha fatto un mistero delle sue intenzioni: « Quando — ha spiegato al giornalisti confermando sostanzialmente quanto aveva detto al magistrati — Fenaroli venne arrestato capii che la polizia aveva colpito giusto. Nacque allora in me il dramma se presentarmi o meno alla giustizia. Ragionai è pensai molto su questa eventualità ma rlsolsi la questione decidendo di tenermi prontp di rispondere ai giudici nel caso che questi mi avessero chiamato, sicuro, acme ero, che in seguito alle ammissioni del Sacchi prima o poi i magistrati si sarebbero rivolti anche a me. In una sola eventualità avrei agito spontaneamente:' nel caso fosse stata incriminata una persona innocente». Come dire cioè che, senza il franamento imprevisto ed imprevedibile di Egidio Sacchi, Giovanni Fenaroli non avrebbe corso mai alcun pericolò né da- parte di Carlo Savi, né da qualsiasi altra parte. ■ " g« «•

Luoghi citati: Milano, Roma