Fenaroli di fronte al medico cui chiese d'uccidere la moglie

Fenaroli di fronte al medico cui chiese d'uccidere la moglie Confronto di two ora « H Off Ina Co oli Fenaroli di fronte al medico cui chiese d'uccidere la moglie Imputato e accusatore hanno mantenuto con aspre battute le rispettive posizioni - Confermato il racconto del rag. Sacchi (Nostro servizio particolare) Roma, 29 dicembre. Nelle prime ore del pomeriggio il ginecologo milanese Carlo Savi è venuto a Roma, ha sostenuto il previsto confronto con Giovanni Fenaroli ed ha ripetuto, senza tentennamenti, quanto ebbe a dire un paio di settimane or sono al giudice istruttore dott. Modigliani e al sostituto procuratore delia Repubblica dott. Felicetti. Egli cioè ha confermato che per ben due volte il geometra nell'agosto scorso gli propose dapprima quasi scherzando, poi con maggiore serietà di aiutarlo nel piano da lui organizzato per sopprimere la moglie, Maria Martirano. Per tre ore circa accusatore ed accusato sono rimasti di fronte e per tre ore circa ognuno non ha modificato il proprio atteggiamento: l'uno insistendo nello spiegare in quali termini avvennero i due colloqui che lo hanno portato alla ribalta di questa vicenda; l'altro negando o cercando di giustificare quelle che furono, allora le sue parole. Il confronto, In sostanza, non ha mutato la situazione. Si riteneva, che il periodo delle feste non sarebbe stato interrotto da atti giudiziari di , a o a è a o e a notevole entità. Il fatto che il giudice istruttore e il sostituto procuratore della Repubblica abbiano'deciso al contrario sta a significare che è loro intendimento procedere verso la conclusione dell'inchiesta il più rapidamente possibile e passare dalla fase dell'analisi a quella della sintesi (requisitoria scritta e sentenza istruttoria) entro la Di-ima decade di gennaio. E quando stamane è arrivato verso mezzogiorno il prof. Savi a Palazzo di Giustizia (era difficile che l'ingresso di un signore alto, bruno, con barbetta nera nell'ufficio del consigliere istruttore dott. De Andreis prima e dal giudice dott. Modigliani passasse inosservato) è stata una vera sorpresa per tutti. Il prof. Carlo Salvi è stato l'ultimo dei personaggi importanti a salire sulla ribalta di questa storia. Il ginecologo milanese che Giovanni Fenaroli, con una rara sfrontatezza, mise al corrente del proprio tremendo segreto avrebbe taciuto sempre se non fosse stato chiamato in causa da Egidio Sacchi. L'ex amministratore di Fenaroli dopo aver compreso che il silenzio gli nuoceva si decise inizialmente a ricordare cosa gli disse una. sera in trattoria Giovanni Fenaroli. «Gli stavo spiegando — raccontò Sacchi ai giudici — quanto fosse critica la situazione dell'azienda allorché Fenaroli mi interruppe: "Senti, Egidio, debbo dirti una cosa. Ho deciso di uccidere mia moglie. Vuol alutarmi? " Rimasi senza fiato e la domanda mi sembrò tanto assurda che ebbi appena la forza di- rispondere semplicemente di no con un gesto del capo. Dopo qualche minuto di silenzio, Fenaroli riprese un altro discorso e della sua prono sta non parlò, più >. Presa la strada delle rivelazioni, Egidio Sacchi non si fermò qui e poco dòpo fece il nome del prof. Carlo Savi. Si riscordò di aver partecipato con Fenaroli e il ginecologo ad una cena durante la quale il geometra sia pur scherzando aveva avanzato la medesima .proposta. Che il ragioniere avesse detto la verità i magistrati se ne resero conto qualche giorno dopo quando precipitatisi a Milano per arrestare Cario Inzolia, interrogarono anche il ginecologo che sino a quel momento aveva fatto del tutto per rimanere estraneo a questa storia. Interpellato, il prof. Savi, non solo confermò le rivelazioni di Egidio Sacchi, ma aggiunse altro. Disse che Fenaroli dopo il primo tentativo, provò una seconda volta a convincerlo perché lo aiutasse a sopprimere la moglie facendogli,'.balenare la possibilità di guadagnare cinque milioni ol tre a riavere un credito di cln que milioni. Il ginecologo anche questa volta rifiutò e — questo è effettivamente singolare — non ebbe alcun sospetto quando il pomeriggio dell'il settembre lesse sul giornali, che Maria Martirano, sua cliente, sua amica e sua confidente, era stata uccisa in enea sua. . Accusatore e accusato — come s'è detto — sono rimasti ieri pomeriggio sulle posizioni di sempre. Il ginecologo ha. insistito ricordando 1 particolari della richiesta che gli venne fatta dal geometra; Giovanni Fenaroli nel negare ha voluto porre in rilievo che le sue parole avevano' dato Origine ad un equivoco. «E' possibile pensare — sembra che abbia detto fra l'altro rivolgendosi ai giudici — che io andassi in giro come un allocco a chiedere al primo che passava una collaborazione che poteva significare non solo l'ergastolo ma anche la eventualità di essere ricattato tutta la vita?». Nei prossimi giorni 1 magistrati probabilmente si interesseranno soltanto di piccole questioni per preparare il materiale necessario e chiudere l'Inchiesta E' da escludersi, infatti, che si debbano interessare di quel tale che secondo taluni avrebbe telefonato più volte a Maria Martirano minacciandola. E' molto ingenuo, d'altra parte, pensare che l'assassino, il cui piano era quello di prendere la donna di sorpresa, abbia fatto qualcosa per metterla in allarme ottenendo l'unico risultato di indurre Maria Martirano a rivolgersi alla polizia' A questo proposito s'era fatto il nome di un sottufficiale di aviazione, Romolo Vernini, che fu già compagno d'arme di Raoul Ghiani. Una notizia Inesatta Romolo Vernini ha conosciuto Raoul Ghiani ma da oltre un anno non ha avuto più alcun rapporto con lui. ■ g- 8'

Luoghi citati: Martirano, Milano, Roma