Le «Comunità popolari» in Cina sarebbero un fallimento economico

Le «Comunità popolari» in Cina sarebbero un fallimento economico ori giuntimi fugo et E avi sulle rJlorme di Mao Le «Comunità popolari» in Cina sarebbero un fallimento economico Lo sperpero di energie e di materiali, l'improvvisazione, il disordine avrebbero provocato un passo indietro della "costruzione socialista, - Sintomi di grave confusione nello sterminato paese (Dal nostro corrispondente) Vienna, 24 dicembre. L'attenzione prestata dai dirigenti iugoslavi e dalla stampa di Belgrado agli ultimi sviluppi politici ed economici della Cina comunista, si è fatta, con la rinuncia di Mao Tsetung alla carica di capo dello Stato, più. marcata del solito. Poiché la campagna anti-jugoslava a un certo punto è stata sostenuta più 'aspramente da Pechino che da Mosca, e poiché inoltre tale asprezza è cresciuta via via di tono con 10 sviluppo dei giganteschi esperimenti sociali cinesi, si comprende bene come e perché i comunisti jugoslavi siano divenuti-osservatori assai specializzati di quell'estremo settore asiatico del marxismo. Prendendo lo spunto dai fatti più recenti, l'autorevole quotidiano belgradese Polltika tohei rispetto all'organo del partito Borba, occupa la medesima posizione che in Russia hanno le Izvestia rispetto alla Pravda./ scrive ora che gli errori in cui i cinesi sono incorsi nella costruzione del loro allucinante comunismo, alla resa dei conti si sono dimostrati gravi tanto nella pratica quanto nella teoria; in proposito, il giornale jugoslavo allude che, nell'ultimo Plenum, del comitato centrale ci nese, la tesi ufficiale sostenuta fino a ièri, secondo cui la Cina grazie alla costruzione delle < Comunità popolari » si trovava già in una fase di passaggio dal socialismo al co munismo, sarebbe stata annullata. Alcuni tra i più in fluenti membri del partito sa rebbero stati costretti ad am mettere che, in realtà, era stata < appena > iniziata la fase dell'edificazione del socialismo. Ora, sempre secondo l'ano lisi jugoslava, la causa prima di tale ritrattazione teorica dev'essere ricercata proprio nel fallimento delle < Comunità popolari >. La militarizzazione dell'industria e dell'agricoltura, la volontà di potenza, 11 disprezzo assoluto della personalità umana, lo sperpero enorme di energie e di materiali, tutto ciò, intrapreso in modo' avventato e caotico, senza un piano sufficientemente chiaro, avrebbe disorganiz¬ zato l'economìa e prodotto danni ingenti. La velleità del < grande salto in avanti » ni, sarebbe cosi risolta, in definitiva, in un passo indietro. ■ E' noto che uno dei fini prossimi e concreti di .questa abnorme tensione nella vita economica dello sterminato paese, stando alle ammissioni degli stessi cinesi, sarebbe dovuto essere quello di raggiungere, nel giro di quindici .anni, una produzione di acciaio pari a quella inglese d'oggi. L'insuccesso di tale-sforzo immane si sarebbe ripercosso su tutta l'economia: le riserve di metalli sarebbero state esaurite. Za rete dei trasporti ferroviari, già poco efficiente, ne sarebbe - risultata quasi sconvolta, la confusione e l'incuria, avrebbero infine bloccato la produzione agricola. Quest'ultimo punto, l'agricoltura, è quello più dolente, giacché centinaia di migliaia di-contadini, costretti ad abbandonare la terra e a trasformarsi di punto in bianco in operai, non avrebbero potuto accudì re ai lavori di. mietitura. Come si prevede a .Belgrado, non. è escluso che^ assisteremo tra breve a qudlche improvvisa marcia indietro. Certo, l'esperimento delle « Comunità popolari », che ha visto impegnati tutto il prestigio politico e l'orgoglio ideologico dei dirigenti cinesi, non verrà interrotto Così del resto ha deciso anche la conferenza di partito riunita di recente' a Wuhan; ma a Wuhan contemporaneamente, (sottolineano gli osservatori di Belgrado) si è parlato anche di € errori» e di € misure urgenti» per bloccare la pericolosa confusione economica che regna nel paese. E' prevedibile quindi non una sconfessione, ma una graduale smilitarizzazione delle c Comunità popolari », una curo e un rispetto maggiori dell'i elemento umano », una reintegraaiont- dell'operaio nella vita familiare. A questo riguardo, si fa rilevare che già alcuni organi di stampa cinesi hanno cominciato a sostenere che un operaio deve poter dormire almeno otto ore la notte e riposare almeno quattro durante, il giorno. Noteremo infine che dalle opinioni-degli jugoslavi trapela una-cauta incertezza di giudizio nel valutare, in questo quadro di .disordine .e di ■ridimensionamento economico, la posizione ^personale ■ di . Mao Tse-tung. Il padre. della rivoluzione vfkese è stato destituito in seguito al fallimento delle' «Comunità- popolari», oppure è stato designato a concentrare tutu i suoi sforzi per, rimetterle in sesto t Leggendo attentamente la stampa jugoslava' spuntano, tra le righe, ambedue le ipotesi. • e. d.

Persone citate: Mao