Chiesto l'intervento del Governo per la crisi tessile del Biellese

Chiesto l'intervento del Governo per la crisi tessile del Biellese Chiesto l'intervento del Governo per la crisi tessile del Biellese La situazione è preoccupante in valle del Cervo dopo la chiusura degli stabilimenti Poma - La d.c. impegna i parlamentari piemontesi (Dal nostro corrispondente) Biella, 18 dicembre. Gli stabilimenti della Società Cotonifici Fratelli Poma fu Pietro, situati a Miagolano, La Polla di Sagliano'Mlcca e Occhleppo Inferiore, hanno chiuso 1 battenti. La decisione di Interrompere l'attività del complesso tessile che fu tra i maggiori del Biellese, presa dall'assemblea generale del soc, il 25 ottobre scorso, per evitare che la crisi in cui si dibatteva da tempo l'azienda ei mutasse in dissesto, è stata ormai attuata e i liquidatori, dott. Prat di Torino e dottor Barazzotto di Biella, sono già al lavoro per realizzare le attività e liquidare le passività. Sono cosi rimasti senza lavoro, com'è noto, circa 1200 tra operai e impiegati, oltre 9] dei quali risiedono nella le del Cervo. In questa zona, già riconosciuta «economicamente depressa» dal comitato dei ministri per le opere straordinarie dell'Italia Centrale e Settentrionale, la chiusura delle fabbriche di Miagliano e La Polla ha avuto ripercussioni gravissime, destinato purtroppo ad acuirsi ulteriormente, se non verranno presi provvedimenti radicali. La prefettura di Vercelli, in questi ultimi tempi, ha stanziato parecchi milioni a favore degli enti comunali di assistenza degli otto comuni della vallata — Mlagliano, Andorno Mlcca, San Paolo Cervo, Piedicavallo, Sagllano Mlcca, Qulttengo, Rosazza e Canapiglia Cervo — per l'erogazione di sussidi alle famiglie che si trovano in condizioni più disagiate, ma è evidente che -questo non basta a risolvere la preoccupante situazione. Di' conseguenza sono sorte iniziative per ottenere interventi dagli organi governativi. La giunta esecutiva della d.c. biellese, unitamente ai sindaci democristiani del comuni interessati, ha sottoscritto un ordine del giorno rivolto in particolare all'on. Giuseppe Pella, che è stato invitato a continuare l'azione già intrapresa per ottenere appunto l'intervento governativo. Tra l'altro, nell'ordine del giorno, sono elencate le personalità Interessate al¬ la questione da parte degli organi responsabili .locali della d.c. con lo scopo evidente di porle di fronte a precise responsabilità. Vi figurano il presidente del Consiglio on. Fanfaru- i ministri Pastore e Bo, il sottosegretario Gatto, 1 deputati piemontesi Fella, Franzo e Donat-Cattln, il vice segretario nazionale della d. c. Rumor, il delegato nazionale G.a.d. Ronzolanl e il presidente dell'Irl Faecetti. La d. c. biellese è, Infatti, favorevole a un eventuale intervento dell'Irl perché ritiene «che il problema In esame della crisi dell'azienda sia configurarle in una manifesta insufficienza del l'iniziativa privata». . p. ni*

Luoghi citati: Biella, Italia, Miagliano, Piedicavallo, Torino, Vercelli