La nuova comparsa dei "franchi tiratori,, di Enrico Altavilla

La nuova comparsa dei "franchi tiratori,, La nuova comparsa dei "franchi tiratori,, Fanfani era assente verché a colloquio con il ministro aneriautf Me Bri; - Tre deputati d. c. si sodo sbagliati nel votare (Nostro servfSo particolare ! ; Roma, 11 dicembre. I! governo è stato messo in minoranza. La Camera ha respinto la conversione in legge del decreto per la liberalizzazione del mercati all'ingrosso, cosi come aveva rifiutato di convertire in legge gli altri due decreti finora, presentati dal. governo, quello per la so v rat tassa sugli automezzi a gas liquido e quello per la sovrattassa Suez per la benzina. SI è votato su un ordine del giorno presentato dal socialista Luzzatto, del monarchico Bruno' Romano, del missino De Marzio e del comunista Oullo con 11 seguente testo: «La camera, ritenendo che 11 decreto legge 17 ottobre 195», n. 937, non rientri nell'ambito delle facoltà del governo di adottare provvedimenti provvisori con forza di legge al sensi dell'art. 77 della Costituzione, sia per l'oggetto delle norme adottate sia per 11 loro carattere e le loro- disposizioni, e che quindi 11 decreto stesso sia viziato di illegittimità costituzionale, delibera di respingere la conversione In legge ed invita il governo a presentare un disegno di legge che disciplini la materia In questione tenendo conto di quanto è emerso nel corso della discussione In Parlamento ». La votazione ha dato questi risultati: presenti e votanti 544; - maggioranza. 273 ; favorevoli (cioè contrari alla legge) 274, contrari (e cioè In favore del governo) 270. Alla votazione non hanno partecipato 14 deputati della maggioranza governativa e 4 deputati (tre repubblicani e un altoatesino) che avrebbero votato insieme con il governo. Erano assenti: 0 democristiani, e precisamente La Pira e. Montini malati, Sceiba e Troiài che si trovano l'uno a Stoccolma e l'altro al Lussemburgo, Fanfani, impegnato in un colloquio con il sottosegretario americano alla Difesa, Me Elroy, Castelli, Emanuela Savio, Bersani che è all'este ro, Ermini. Quest'ultimo è giunto a Montecitorio quando le urne erano state già chiuse; e la stessa cosa è capitata a La Malfa, uno dei tre re pubblicani assenti (gli altri due erano Macrelli e De Vita). Inoltre erano assenti cinque socialdemocratici: Lupis che si trova negli Stati Uniti, Giancarlo Matteotti che è in viaggio per la Somalia, Romita arrivato tardi a Montecitorio in conseguenza d'un ritardo del suo aereo da Torino, Trémelloni e Secreto. Per protestare contro queste assenze Saragat si è dimesso da presidente del suo gruppo parla mentare. Dell'opposizione erano assenti 21 socialisti, un comunista, sette monarchici, due missini. Erano inoltre assenti due liberali, che in questo caso non potrebbero essere calcolati fra gli oppositori. I liberali, infat¬ tdvmlnmlnd a e i a o o e e n a ¬ ti, erano favorevoli al provvedimento; e già al Senato avevano votato insieme con la maggioranza governativa. Al la Camera essi si proponeva; no non di far cadere la legge, ma di modificarla riportandola addirittura al testo governativo, per diminuire i poteri dei Comuni. Quando Leone ha dato notizia dell'esito della votazione, dal banchi delle destre e delle sinistre si è levato un applauso, al quale non si sono associati 1 liberali e alcuni socialisti. Il comunista Giancarlo Paletta ha domandato al presidente Leone se e quando- Il governo avrebbe fatto dichiarazioni sul voto che lo ha messo per la terza volta in minoranza; e Leone gli ha' replicato: « La Costituzione stabilisce che il rigetto d'un diségno di legge non comporta la sfiducia. La Camera proseguirà 1 suol (avori domani...». Pajetta — E il governo? Leone — Il governo ha le sue posizioni. La seduta è rinviata a domani. Una prima analisi del voto mostra che il governo è steio battuto sia a causa dell'Insidia dei « franchi tiratori >, sia perché ha preso troppo alla leggera la votazione. Forse — dopo il compromesso raggiunto con le sinistre al Senato credeva che 11 provvedimento sarebbe stato approvato senza grandi difficoltà. ' S'è già détto che tre deputati sono arrivati In ritardo: La Malfa, Ermini e Romita. Se, quindi, l'organizzazione del voto fosse stata maggiormente curata, 11' governo non sarebbe stato sconfitto, nonostante I voti del «franchi tiratori», perché avrebbe trattò profitto dall'assenza di moltissimi oppositori. Quanti sono stati 1 «franchi-tiratori», cioè i deputati ohe venerdì scorso votarono la fiducia a Fanfani ed oggi sono tornati, In segreto, all'attacco? Essi sono stati per 10 meno 10, come Indica U calcolo delle cifre. Ma probabilmente sono stati da 25 a 80, sia perché molti liberali" hanno votato insieme con 11 governo — lp hanno espressamente dichiarato Cortese e . De Caro — sia perché c'è da presumere ohe alcuni socialisti, avendo compreso l'errore commesso presentando l'ordine del giorno, abbiano votato anch'essi Insieme con la maggioranza' governativa (se così la si può chiamare). Vi sono poi ' stati' due ò tre «franchi tiratori» involontari Come- si è detto bisognava votare contro l'ordine del giorno per favorire il governo; invece alcuni democristiani di prima leva hanno creduto che bisognasse votare si, come di consueto, ed hanno cosi favorito l'opposizione. A queste cause tecniche vanno aggiunti 1 motivi politici, la manovra dei « franchi tiratori » e l'avversione al provvedimento provata da alcuni deputati non per II suo contenuto, ma per l'abuso di decreti-legge cha è sta¬ nmmTddpvrltpcobegsasdmrtsnacmSP a ; , i e o o a rg— no iauo: a. l to rimproverato al governo. Questi motivi erano stati Illustrati - ieri e 16 sono stati oggi dagli oratori intervenuti nel dibattito. Era un dibàttito che ormai non aveva .più alcun, interesse e che s'era svolto in grande calma: forse anche questo fatto ha potuto contribuire à trarre ih, errore 1 gruppi' governativi e ad indurli a prendere 11 voto alla leggera.- Nel dibattito era Intervenuto Il ministro Bo, ripètendo quanto aveva già detto al Senato .sull'opportunità dì liberalizzare i. mercati, pur rispettando alcuni diritti acquisiti dei Comuni. Bo aveva detto: gli oppositori hanno ammesso che le norme contenute nel decretolegge avrebbero potuto trovare 11 loro consenso, se fossero state previste da. un disegno di legge anziché da un decreto-legge. Ma il semplice annuncio di un provvedimento legislativo diretto a riformare determinate strutture è suscettibile di turbare l'andamento dell'economia del Paese: in particolare l'art. 5, che liberalizza i mercati all'ingrosso, avrebbe fatalmente determinato un sommovimento dell'Intero settore. A coloro i. quali hanno obiettato che l'ascesa dei prezzi dei generi alimentari non costituiva un fenomeno caratteristico degli ultimi mesi, va detto 'che nel periodo in , paróla si era registrato un sensibili inasprimento del grave fenomeno,-il che ha indotto 11 governo ad agire con estrema Urgenza, Pertanto il governo ha responsabilmente emanato il decreto-legge, la cui efficacia va ricercata non nel ribasso immediato e miracolistico del prezzi, ma nella rimozione delle cause artificiose del carovita. Rispondendo all'accusa di aver' violato l'autonomia dei Comuni, Bo aveva agglunt nessuna offésa 11 provvedimento arreca al poteri; del Comuni ih materia annonaria, Testando pienamente ferme le disposizioni delle leggi precedenti al,decreto-legge. Tutt'ai più si potrà dire che .11 provvedimento mjra a far rientrare 1 Comuni nell'ambito della legalità in questa materia, notorio essendo che le norme precedentemente - in vigore, che stabilivano che nessuna opposizione i Comuni avrebbero dpvuto porre al libero esercizio del commercio all'Ingrosso al di fuori dei mercati stessi, sono state dal Comuni ampiamente disattese, nonostante le ripetute pronunzie del Consiglio di Stato e le numerose circolari del ministero dell'Industria. - Difendendo il provvedimento 11 Ministro aveva concluso sol dire: i migliori giudici sono le massaie che, recandosi agni giorno al mercato, hanno certo constatato, negli ultimi mesi una riduzione dei prezzi al dettaglio. Al Senato ha avuto inizio 11 dibattito sulla sovrattassa Suez, in un'aula ben poco af follata, e lo stesso - ministro Preti, dòpo aver ascoltato le prime critiche, ha Interrotto 11 socialista Roda dicendogli: « Lei polemizza a vuoto perché 11 punto di vista del governo non è 'stato condiviso dalla Camera e qui 11 governo accetta quanto la Camera ha deciso. Ciò' significa che- 11 governo è oramai pronto ad abolire alla -fine di questo mese la sovrattassa. Di conseguenza, hanno scarso interesse gli azn—tlpsmsrstqtbnvldd argomenti addotti dall'opposizione». Quando, però; è giunta la notizia del voto alla Camera — stava parlando l'ultimo oratóre, un democristiano — l'aula s'è andata affollando e 11 presidente di turno, il d.c. Ceselli, ha chiesto il rinvio a domani della chiusura della discussione, ohe doveva avvenire stasera. Si S votato su questa proposta- e> essendo risultati pari i , voti. favorevoli e quelli contrari, il rinvio è stato approvato; perché cosi stabilisce il regolamento. Enrico Altavilla

Luoghi citati: Lussemburgo, Roma, Somalia, Stati Uniti, Stoccolma, Torino, Trémelloni