Come si guarda un film

Come si guarda un film ===== I> X J&^RO Tv O SCHBRM O ■= Come si guarda un film Elementi di giudizio e «rapporti » con il pubblico - Come gli spettatori scelgono i loro film - Comproduzioni in Francia, nel Venezuela e in Jugoslavia - Roma esiziale ai coniugi di Hollywood - Walt Disney e le Olimpiadi invernali - Tutte le opere di un ex-campioné del mondo Certe imprese possono forse nascere, e riuscire, soltanto in provincia. Ecco due giovani, Giacomo Gambetti ed Enzo Sermasi, allearsi a un editore di Imola, Paolo Galeati, e preparare un loro non piccolo volume, che è certo costato molto tempo e altrettanta fatica (Come si guarda un film, con 133 illustrazioni), e che vuole essere una stringata ma compiuta introduzione al cinema. Rapidi capitoli sono quindi dedicati alla nascita e alla vita di un film, a un vocabolarietto di termini di lavoro e di lavorazione, ai trucchi e ai cosiddetti c effetti spellali », a succinte note storiche, alla critica, e ad altro, ancora. Ma tutto ciò, anche se diligente e calibrato, sarebbe pur sempre compilazione. Quasi una metà del volume è stata invece dedicata a una singolare inchiesta. SI sono interpellati cinquanta critici, rivolgendo a ciascuno tre precise domande; e di una dozzina di quei. critici si .pubblica poi, per ciascuno, una recensione, ritenuta significativa. Le tre. domande erano: 1) Che cos'è, secondo lei, là critica cinematografica?; 2) Quale è il suo criterio nel giudi care?; 3) Quali sono e quali pensa debbano essere i rap porti fra la critica e lo spet tatore? C'è chi si è profuso nel rispondere, c'è chi ha inviato poche righe, ma hanno tutti risposto. C'è chi lamenta la mancanza di una estetica «particolare» al cinema (come sì un'estetica potesse essere particolare), c'è chi an cora dubita delle, schiette pos sibilltà dello schermo, c'è chi sostiene che una vera e propria critica sussista soltanto quando sia posta di fronte a un Slm d'arte; e c'è d'altra parte un numeroso e compatto plotone, per il quale la critica cinematografica non è per nulla diversa da quella lette raria, da quella teatrale, da quella musicale. I suoi «criteri >, quindi,- devono essere gli stessi che il critico seguirebbe se, anziché di cinema, si occupasse di letteratura, o di arte, o di musica, o di teatro. Molti film, moltissimi, lo sappiamo, sono prodotti soltanto spetta colari; ma sono forse tutte espressioni purissime quelle che appaiono in una qualsiasi mostra, sotto una qualsiasi copertina, in un qualsiasi concerto, a una qualsiasi ribalta? Spetterà al critico, se critico, di volta in volta graduare, proporzionare, Inquadrare. E i suoi cosiddetti « rapporti * con 10 spettatore è auspicabile che possano essere di reciproca stima, di reciproca fiducia. Lasciando ora la singolare inchiesta di Gambetti e di Sermasi, un'altra, tutta e soltanto statistica, ci fa giungere i suol risultati dalia Germania. Dove il pubblico si informa del vari spettacoli cinematografici per il 71 per cento dai giornali, per 11 21 dagli affissi, per l'8 dalla radio e dalla tv. Le scelte effettive, poi, dipendono: per il 41 per cento dalla critica, per il 28 dai nomi degli attori che compaiono nel film; per il 23 secondo quanto se ne è < sentito dire», per l'8 dalle cronache e dai. notiziari riguardanti j i film , in : lavorazione. * * Durante la loro, gestazione, spesse volte i film cambiano titolo. Così il già annunciato Don Vesuvio, di Siro Marcellino diventerà, altri successivi pentimenti permettendolo, Il bacio nel sole, con Nino Taranto3 Marisa Merlini, Lorella De Luca, Sergio Tofano e Giuseppe Porcili. — Da un soggetto di Pasquale Festa Campanile e di Massimo Franciosa, e per la regia di 'Franzo Bossi, Papà si è innamorato: con Marcello Mastroiannt, Marisa Merlini, Memmo Carotenuto e il piccolo Franco di Trocchio, già apparso in Padri e figli. — Comproduzione italo - venezuelana, regìa a mezzadria fra Cesare Barlacchi ed Henrique Buìz, Cortina di cristallo, esterni e interni a Caracas, fra gli interpreti Celsa Fiori, ovvero miss Venezuela. — Eleonora Bossi Drago canterà nel film italo francese Le frlc, di Maurice Cloche, con Jean Claude Pascal, Carlo Tamberlani, Raymond Bouleau (dà regista diventato attore), Pascale Roberta. — E 11 film italo-jugoslavo, Il diavolo bianco, da Tolstoi, si è iniziato a Belgrado, regista Biocardo Froda, con Steve Reeves, Georgia 'itoli, Dorian Gray e Benato Baldini. .* * Quando 1 moralisti interessati ci si mettono, qualsiasi tesi, e quindi qualsiasi accusa, possono essere buone. Gli ultimi strali giungono da Hollywood, e si appuntano contro Roma e dintorni, considerati altrettanti luoghi di perdizione. Gli intemerati, costantissimi, fedelissimi coniugi di Culver City, che laggiù sempre e assolutamente ignorano tutto ciò che possa èssere burrasca o dissidio coniugale, o divorzio, o addirittura scandalo, non appena giunti sulle rive del Tevere vi sentirebbero un'« auretta » . della quale assai presto diventerebbero le vittime innocenti. Prima, tutte mogllettine e tutti maritini esemplari; non appena sbarcati a Ciampino o Termini, povere anime torbide, sperdute. E l'aura fatale dei colli di Roma viene infatti citata come esiziale agli /jrmai ex-coniugi Bob Taylor-Barbara Stanwyck, Ben Gage-Esther Williams, Henry Fonda-Hammerstein, e alle decisioni di Rock Hudson, e di Martine Carol, e di Diana Dors, e di Bel inda Lee, e'di altri e di altre ancora. Non sarebbe difficile ritorcere insinuazioni e accuse. Basterebbe che qualche romano, più o meno « de Roma'», si indignasse, sia pure sottovoce, nel .vedere cosi considerata la città eterna come una filiale di Reno, la celeberrima mecca dei divorzi. * * Successo alla ribalta, prossimo film sullo schermo. Vi apparirà anche Look Back in Anger,, la commedia di John Osbome presentata da noi con il titolo Ricorda con rabbia; riduzione dello stesso Osborhe, regista Tony Richardson, con Mary Ure, Claire Bloom e Bichard Burton. — Variety annuncia che il produttore Lou Morheim sì accingerebbe a un film su .Mussolini. — Walt Disney ha' accettato di presiedere il comitato per l'ottava olimpiade invernale, ohe si terrà a Sguaio Volley, in California, nel feb braio del 1960. — Pure-nel i960 George Stevens inizerebbe la lavorazione di un grandioso film sulla vita di Cristo, ne è già da tempo avvia ta la preparazione. — Un furioso incendio ha distrutto il primo stabilimento cìnematograjico americano, costruito nel 1907 a Fort Lee. Vi avevano lavorato Douglas Fairbanks e Fatty, ultimamente serviva da magazzino a una compagnia televisiva. — Opera omnia di Joe Louis, ex¬ campióne del mondo .dei pesi massimi: ha fondato una società per la produzione di film concernenti la sua vita e i suoi fasti pugilistici, dovrebbero essere una trentina, esclusivamente riservati alla tv. SFORTUNATO 0I0VANB AUTORE — Gli archivi di una casa cinematografica sono anche le tombe di molte aspirazioni e di altrettante speranze. Specialmen¬ •■niiiiiiiiiiiiiiiitiiii iiiiiiiiiiiiiiiii[iiiiiiiiii ¬ te gli archivi di un ufficio-soggetti. Quanti copioni sono stati li per 11 accolti con sorrisi e promesse, e poi abbandonati a un loro letargo.- Negli archivi di Alexander Korda-furono do, po la sua morte trovati anche due ormai annosi copioni, e rimasti poi implacabilmente in fondo a un cassetto. Titoli: Lawrence of Arabia e Jubilee. Autore: Wlnston Churchill. m. g. iiiiit»iiiiiiiii»iiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii»iiiiiiiiiiiHM