I corrigendi che uccisero il custode rimpiangono solo la fallita evasione

I corrigendi che uccisero il custode rimpiangono solo la fallita evasione L'orrendo delitto di quattro adolescenti nel riformatorio di Napoli I corrigendi che uccisero il custode rimpiangono solo la fallita evasione La vittima era uno degli agenti più miti • Aveva due bambini - Doveva partire in licenza a mezzanotte e fu massacrato alle 23 - E' deceduto per soffocamento provocato dal bavaglio (Dal nostro corrispondente) Napoll, 28 .novembre. ti delitto compiuto ieri nòtte | nel riformatorio, ». meylió — [secondo la definizione ufficiale «elfo Prigione, scuola « (lattano Filangieri », da quattro adolescenti, una volta terminata la prima inchiesta, svolta sotto il controllo della magistratura, si è rivelato di una efferatezza particolare. La perizia nec-rosco «tea ha accertato che l'agente di custodia Gennaro Santacroce, pur gravemente ferito dai colpi di sgabello al cranio, in realtà morì soffocato, E mentre egli era ancora vivo, il principale esecutore del crimine, Giuseppe Cinquegrana, curvatosi sul corpo dell'agente, frugò in fretta nelle tasche, afferrò ed. apri il portafogli, togliendone tutto il denaro, ohe trovò; £500 lire. Quindi gli prese il polso destro, ove il crescente affievolirsi del battito rivelava la fine imminente, e gli sfilò la cinghietta dell'orologio, un modesto cronòmetro. Tutto ciò non solo aggrava la posizione processuale del Cinquegrana — alla cui imputazione di omicidio si aggiunge quella di furto —, ma anche degli altri tre, Armando Rutt>, Armando. Sorrentino e Alfredo Fiore, ohe legando l'agente hanno concorso nel causarne la morte. Il .Fiore ■.— come, il Ruta, e il Cinquegrana — ha un'età leggermente inferiore c quella appresasi in un primo tempo: 16 anni. In quanto al Sorrentino, egU ha solo da pochi giorni compiuto i lfr anni, il ohe porterà anche lui sul banco degli accusati, mentre sé il crimine fosse stato attuato prima di quella data il' Sorrentino, per le note disposizioni del Codice, non sarebbe imputabile. Ideatore del piano per la fallita evasione fu il Fiore, che già nella notte fra il 1° e il B maggio del 1957 aveva tentato un'altra. fuga. Insieme al giovane Ennio Tolirio egli aveva segato un'inferriata. Poi i due, arrampicandosi, per il castelletto di un ascensore, cioè l'armatura in ferro in oui si muove la' cabina erano valiti su un terrazzo alto M metri dal livello stradale, di là riuscendo a uscir fuori. Entrambi erano stati arrestati nelle campagne di Aversa. Questa volta Ù Fiore .ha studiato il progetto in ogni particolare. Nella camerata egli dormiva con gli altri tre compagni. Il Cinquegrana avrebbe dovuto lamentarsi, fin gendo di star male. Appena Vagente di servizio nel corridoio antistante fosse accorso per accompagnarlo .all'infermeria, gli ti sarebbero scagliati flIIIIIMIIIIIItllllllllltlllllli11llllll1llllllIllllllt1l tutti addosso. Ógni cosa, purtroppo, avvenne, secondo quan to essi avevano previsto. La data pei Vattuazione del piano non fu -icclta a caso. I giovani criminali sapevano che quella notte sarchi)': stato di servigio il Bantacrvce una guardia nota per il suo animo mite. Gennaro .Santacroce, in forza- élla Scuola degli agenti di custodia di Portici, era stato addetto al riformatorio perché suoi v-périori, Conoscendone lo zelo e lo spirito di' apostolato che egli rivelava pur nelle sue modeste mansioni, lo avevano ritenuto particolarmente idoneo al delicato compito di rieducazione affidato a guanti svolgono la loro opera in quegli istituti, dove l'obiettivo principale e il ricupero morale e sociale,.dei corrigendi, ■ La stessa sera in oui è ' montato di guardia, il direttore del € Filangieri-», Augusto Carlo Ricciardi, gli ha firmato una breve Heenza/per recarsi nella sua città natia, Sulmona. L'agente abitava con la moglie Matilde a Resina, sotto il Vesuvio, e dopo una' prima bambinai Giovanna, avevano avuto tre mesi fa un altro figliò, che chiamarono,Giuseppe. Ma i genitori di lui, Giovanna e Giuseppe, entrambi pia che settantenni, avevano preferito ohe il figlio, la nuora ed i bambini venissero essi a Sulmona per far conoscere ai tljònni il nuovo" nato e. festeggiarlo tutti insieme con un intimo ricevimento cui avrebbero partecipato i vari parenti. La licenza decorreva dalla mezzanotte fra il 26 e il 27. Un'ora prima che Gennaro Santacroce terminasse il suo turno di servizio recandosi dal riformatorio a casa per poi partire all'alba diretto tv Abruzzo accadeva il:dramma. Alle £0,30 suonava il € silenzio ». Verso le ss l'agente udiva nella camerata n. ■ 2 al terzo piano alcuni lamenti. Accorreva, guardava dallo spioncino e vedeva ti Cinquegrana che si torceva come tormentato da un forte mal di venire. Allora apriva, entrando. Sennonché il finto infermo con un balzo, afferrato uno sgabello, lo assaliva percuotendolo al capo. Prima di cadere il Santacroce dava un grido. Per impedirgli di gridare ancora e di muoversi i quattro, che avevano già tagliato a strisce un lenzuolo, lo legavano alle braccia, girate dietro'la schiena, e alle gambe. Poi, postogli in bocca un panno pressato, lo imbavagliavano con un asciugamano. Di qui è derivato il soffocamento. I criminali, impadronitisi delle chiavi, fuggivano velocissimi giù in un cortile che dà sull'officina meccanica le cuilllIlllllllllllllIIIIIIIIltll|llltllll*llII|t|lll1lilll||tl finestre sbarrate da grate guardano sulla Salita Ponteoorvo, dov'è l'ingresso del « Filangieri ». Afa il grido dell'agente era stato udito da un'altra guardia, che, insospettita, saliva ed entrava nella camerata trovando il-'corpo del. collega, ormai già cadavere. Egli dava immediatamente l'allarme. Veniva svegliato il direttore, che avvisava la Questura, Poco dopo reparti del < pronto intervento» circondavano l'edificio, mentre- ululavano le sirene ohe facevano accorrere tutto il personale. I quattro venivano scoperti nell'officina, mentre segavano affannosamente alcune sbarre. I precedenti dei quattro sono una condanna pqr furto. Il Fiore era stato condannato anche per. minaccia a mano armata ed incendio di una chiesa. Al magistratoyil procuratore della Repubblica.Luigi. Palmieri, che domandava loro, se fossero almeno pentiti, hanno risposto che ad essi una sola cosa di spiaceva: il fallimento del piano per riacquistare la loro libertà. C. g, ■ iiillllllillllllllillllillllllillillllllllliiililiilliiil La guardia di custodia Gennaro Santacroce (Tel.)

Luoghi citati: Abruzzo, Aversa, Napoli, Portici, Sulmona