Un italiano si getta dal rapido di Parigi ritenendo d'aver strangolato la fidanzata

Un italiano si getta dal rapido di Parigi ritenendo d'aver strangolato la fidanzata Ha scelto la mor^e perone era stato abbandonato Un italiano si getta dal rapido di Parigi ritenendo d'aver strangolato la fidanzata La ragazza, che aveva trascorso con lui due mesi a Marsiglia, aveva preso il treno per tornare dai genitori - Il suicida, un operaio emigrato in Francia da due anni, l'aveva seguita - La rapida lotta nello scompartiménto e la disperata decisióne - La giovane era soltanto svenuta (Nostro servizio particolare) 1 - Parigi, 28 novembre. «Se un giorno mi lasci, ti ucciderò e poi mi'toglierd la vita per non comparire dinanzi ai giudici», aveva detto l'italiano Luciano Gcllari, di SS anni, alla giovane Denise Pierre, sua coetanea di cui era innamorato pazzo. ' Afa quest'amore violento ed esclusivo non era condivido, e ieri, sera U ' giovane mise in esecuzione la sua minaccia: non riuscì però a uccidere la ragazza, ma soltanto a darsi la morie, gettandosi da un treno in corsa Luciano Crellari era venuto' (ri Francia da un paio d'anni senza contratto di lavoro, ma sapeva che a Beaune, in Borgogna, non avrebbe avuto difficolta a impiegarsi come pavimentista, avendo avu¬ to da un amico l'indirizzo di iiuiiuiiiiiiiuiiiiìiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiw una impresa dove egli si presentò, e effettivamente venne assunto subito. lavorava, guadagnava discretamente, era felice, e quando incontrò la graziola e bionda Denise, sua coetanea, pensò a fondare una. famiglia. Afa se egli si era infiammato rapidamente, la ragazza lo era soltanto a meta, ed esitò a lungo prima di presentarlo ai genitori e, sebbene il giovane italiano fosse stato accolto con simpatia dai futuri suoceri, lei continuava a tergiversare ogni volta ohe la loro conversazione cadeva sulla questione del matrimonio. Per sistemar*! nel miglior modo possibile e potersi sposare, Luciano Gellari cercò un buon impiego e, travoltolo a Marsiglia, non esitò a lasciare Bea/une, dopo avere ottenuto da Denise la promessa che l'avrebbe aspettato. Fu in quell'occasione che egli pronunciò la minaccia di ucciderla se l'avesse lasciato. A Marsiglia egli cercò un la' udrò anche per la fidanzata, come cameriera in un bar, e le scrisse per pregarla di raggiungerlo. Denise arrivò nel porto mediterraneo un giorno dello scorso ottóbre, ma il bar dove lavorava era frequentato soprattutto da individui loschi, essendo un centro della malavita còrsa sul continente: Uria rivoltella carica era sempre pronta in un tiretto aperto dietro il banco, vicino alla,cassa, e la piovane aveva paura. Dopo un mese di quella vita, annunciò al Bellori l'intenzione di ritornare dai genitori, a Beaune. Egli tentò di• dissuaderla, ma la decisione della ragazza era irremovibile e una settimana fa, esasperato, egli la schiaffeggiò per la strada, mentre rincasavano. Denise fuggi piangendo, e spari. Boitanto tre giorni fa egli riuscì a rintracciarla, e implorò affinché ritornasse con lui; «.Sfai», fu la risposta' secca della ragazza, la quale aggiunse che partiva l'indomani per ritornare a casa. < Allora ti accampar gno e parlerò con,i tuoi genitori», egli replicò. Era quella la sua ultima speranza. Lo scompartimento nel quale i due giovani avevano trovato posto, sul rapida Marsiglia-Parigi, era pieno, ma' a Lione essi rimasero soli; Luciano, che fino allora era rimasto taciturno, ricominciò a sgbimrqrltlseimplorare alternando preghie- re e - minacce, ma urtandosi ■IIIIIIIIIUIIIIIIIIHIIIIIIIIMIllìllUIIIIIIIIIIIIUIIII sempre con l'atteggiamento negativo della compagna. Imbronciato, egli si ritirò allora in un angolo dello scompartimento, e non disse più una parola. Improvvisamente però, quando me.no la ragazza se rispettava, le saltò addosso, l'afferrò alla gola e strinse con tutte le sue forze, finché non la senti accasciarsi. Convinto senza dubbio di averla uccisa, egli corse alla porta del vagone e si gettò dal treno, che in quel momento correva ' a ISO chilometri l'ora. ■ Poco dopo, Denise Pierre ritornava in sé, essendo soltanto svenuta, e l'assenza del fidanzato non la stupì, ritenendo ohe avesse preso posto in un altro scompartimento per il re sto del viaggio. Rimase tran: quilla nel suo angolo fino a Digione. dove tuttavia fu sorpresa, di non vedere Luciano prendere la coincidenza. Bòitanto stamane essa ha'saputo che è morto. Il suo - cadavere era stato ritrovato < vicino al passaggio a livello di Sennecyle-Grand. Il disgraziato aveva urtato contro un pilastro lungo la ferrovia, e la morte era stata istantanea. L. Mannucci

Persone citate: Denise Pierre, L. Mannucci, Luciano Gellari

Luoghi citati: Francia, Lione, Marsiglia, Parigi