Emozionante avventura aerea di Beh re, Munaron e Toselli

Emozionante avventura aerea di Beh re, Munaron e Toselli Emozionante avventura aerea di Behre, Munaron e Toselli In pieno Atlantico bloccato nn motore dell' apparecchio - Sosta all'Isola del Sale - Il successo del francese ed il piazzamento dei due torinesi nella Carrera automobilistica del Venezuela Il Gran Premio del Venezuela disputatosi domenica su una tratta di 755 chilometri dell' autostrada panamericana, ha fatto registrare un solo Incidente 1 bbastanza grave: il venezuelano di origine ungherese Teodor Szabo usciva di strada riportando serie ferite. Su oltre settanta partecipanti alla gara la percentuale di incidenti è comunque risultata assai bassa; non tale, però, da giustificare il giubilo del sostenitori dell'inopportunità della soppressione in Europa delle gare di velocità su strada. Non si dimentichi che la corsa venezuelana ai è svolta su percorso autostradale, quindi più facile da chiudere e da controllare: i rischi per 1 piloti sono e saranno sempre molti su qualunque tracciato, in pista come su strada; ma chi non è di memoria corta ricorderà che il veto a certi tipi di gare motoristiche fu suggerito essenzialmente dai pericoli cui sono esposti gli spettatori. Caso mai, la formula adottata per il Gran Premio del Venezuela ha dimostrato che soltanto le arterie -autostradali (a parte il disturbo al traffico) potrebbero surrogare le strade normali nelle competizioni di velocità. La corsa sudamericana .ha visto un nuovo trionfo dèlie Ferrari 3 Mtri G. T. che occupano i primi posti in classifica generale del G. P. del Venezuela, con 11 campione francese Jean Behra, con il corridore locale Jullo Pola e con i due giovani piloti torinesi Gino Munaron e Miro Toselli. Quanto ai primo, nessuna sorpresa: il facile pronostico è stato rispettato. Rilevanti, invece, le prestazioni di Munaron e di Toselli, specialmente se si ' considerano le difficoltà di varia natura da essi incontrate nel giorni precedenti la corsa. Già l'avventura venezuelana era cominciata con una grossa emozione.-L'aereo che trasportava a Caracas 1 due giovanotti e Behra lamentò in pieno Atlantico un'avaria a uno dei quattro motori: per non perdere quota, il comandante decise di alleggerire l'apparecchio, scaricando in mare 20 mila litri di carburante — Con quale rischio, con i motori accesi, è agghiacciante immaginare —, poi inverti la rotta riuscendo a prendere terra all'Isola del Sale (un aeroporto e quattro baracche). Dieci ore di sosta per riparare 11 guasto e, finalmente, di nuovo per aria. Sabato 15, Behra, Munaron e Toselli erano a Caracas, intenzionati a iniziare subito ralle namento sul percorso di gara Invece niente. La burocrazia è una mala pianta che alligna in ogni angolo del globo. Siccome in Venezuela, conte in altri Paesi, gli automobilisti — corridori o no — devono essere in possesso, della licenza di guida rilasciata sul posto, i due italiani e l'asso francese dovettero affrontare una lunga trafila di pratiche in svariati uffici, finché, dopo ben tre giorni di attesa; riuscirono a entrare in possesso del prezioso, indispensabile documento, Cosi la preparazione alla corsa del tre «ferrarlstl» subì un ritardo' imprevisto, Il secondo arrivato, Juliol Pola, è venezuelano e correva quindi sulle strade di casa (particolarmente difficile era il primo tronco di 172 Km., tra Palmarejo e Acquaviva, in cui la «panamericana» è tormentata da notevoli disllvelli e si nuosità, oltre ad avere un insidioso fondo in terra battuta frammista .a tracce di petrolio grezzo, di cui 11 sottosuolo è ricchissimo), e il duplice vantaggio risultò decisivo per la aggiudicazione del secondo posto assoluto: si pensi che il distacco tra Pola e Munaron, dopo 755 chilometri, fu di appena un minuto e 50 secondi. Comunque, il risultato per i due torinesi è stato dei più lu-i einghiert. f. b.