La ragazza che vinse la polio e l'uomo più fortunato d'Italia

La ragazza che vinse la polio e l'uomo più fortunato d'Italia La ragazza che vinse la polio e l'uomo più fortunato d'Italia Due commoventi episodi • Salvata dal polmone d'acciaio, ieri ha preso la laurea Un milione di premio a un minatore redivivo dopo 78 ore sotto una frana Ieri mattina, nella Facoltà di Magistero della nostra Università, una giovane studentessa ha superato, a pieni voti, l'esame di laurea in lingua francese. La candidata, una ragazza alta, bruna, di lineamenti fini, è entrata nell'aula un po' a fatica, tentando di nascondere l'imbarazzo con cui camminava. Colpita un anno fa da poliomielite, aveva continuato a studiare, sostenendo gli esami nella camera dell'ospedale. Rosa Abbo ha vinto ormai quasi completamente la sua battaglia contro il terribile male. Ha ventidue anni ed abita per gli studi, a Pinerolo, in via Saluzzo 36: la sua famiglia però risiede a Ventimigìia. Nel luglio del 1967 si era recata a Parigi per preparare la tesi: pochi giorni dopo era colpita da un gravissimo attacco di c polio » e veniva ricoverata al «Claude Bernard », il maggiore ospedale tran, cese In questo ramo. Per lunghe settimane, paralizzata in quasi tutto il corpo, l'infelice studentessa fu in pericolo di vita: si dovette ricorrere anche al «polmone d'acciaio ». Ritornava a Torino In barella e veniva ricoverata al Maria Adelaide. La forza dell'ammalata e le cure del medici hanno avuto ottimi risultati. La studentessa, contro II consiglio dei sanitari, volle continuare gli studi, preparare gli ultimi esami, completare la sua tesi. Quando si è trattato della prova scritta era ormai in grado di camminare, ma le sue mani non le consentivano ancora di scrivere: 1 professori le hanno concesso di dettare ad una professoressa. Da un mese Rosa Abbo ha ripreso l'insegnamento — è maestra In una scuola statale — e Ieri mattina all'Università ha discusso la sua tesi di laurea. Il primo oratore prof. Baridon ha ricordato al coliegh! in quali circostanze è maturato 1] lavoro che la candidata presentava, sottolineando che la malattia non aveva affatto influito sul valore del¬ l'opera. La laurea è stata attribuita con 106 voti au 110. — Ieri pomeriggio è giunto a Torino dal suo lontano paese, Motta San Giovanni, in Calabria, li minatore Pietro Legato, di 44 anni. Veniva nella nostra città per la prima volta ed era la prima volta che compiva un lungo viaggio in treno. Lo accompagnavano la moglie ed il maggiore del suoi quattro figli. Modesto, semplice, a vederlo non si sarebbe certamente detto che era « l'uomo più fortunato d'Italia », Per la verità nemmeno lui ne ere molto convinto, anche se appari va contento e soddisfatto. Ma, questo, dell'uomo più fortunato, è lo slogan con cui un'industria tessile gli aveva assegnato il premio di un milione. ' ft La sua è stata una fortuna tutta particolare. Intanto era rimasto vittima di un Infortunio sul lavoro: mentre si allargava una galleria ferroviaria era stato sepolto da una gigantesca frana. SI iniziarono subito 1 lavori di scavo, ma dopo due giorni le speranze erano ormai cadute. Quando i soccorritori giunsero a lui erano già passate 78 ore; Al l'esterno avevano già preparato la bara. Invece il minatore era vivo, in pessime condizioni, ma vivo. Ora si è rimesso completamente e della brutta avventura è rimasto solo il ricordo. Ieri alle 17 al « Circolo dèlia stampa», Pietro Legato ha ricevuto due lingotti d'oro che, Gambiera in un milione di lira.

Persone citate: Abbo, Baridon, Claude Bernard

Luoghi citati: Calabria, Italia, Motta San Giovanni, Parigi, Pinerolo, Torino