"Io, l'ipotenusa,, rivista con B. Maggio e Tino Scotti

"Io, l'ipotenusa,, rivista con B. Maggio e Tino Scotti Ieri sera al Teatro Alfieri "Io, l'ipotenusa,, rivista con B. Maggio e Tino Scotti anche se 1 fondali sono stri- l~i-->i.i - « —1. ■ •—— Capita di rado, ma qualche volta capita, che. una rivista minore eia una sorpresa gradita, sia la rivelazione dell'annata, la freccia piantata nel fianco dei grossi spettacoli: c'è un copione agile, ardito, conviina comicità genuina, la musica è nuova, le idee sono nuove: e allora - è il successo, il grande successo, e , i e e . i i e i a a o l e o . r o a e a o e rimediati... Ci sarebbe piaciuto dir tutto questo della nuova rivista di Simonetta e Zucconi «Io, l'ipotenusa» andata in scena ieri séra* all'Alfieri nell'interpretazione' dèlia Compagnia Maggio-Scottl-Nava. Ma la sorpresa non c'è stata. Gli autori hanno ripiegato sulla consueta,; ormai logora formula della' commediolina musicale: ed eccoci in un paese messo a rumore dall'arrivo di una bella ereditiera americana, che s'è'sposata per procura con un tale del posto, visto solo.in fotografia: ed eccoci nel mezzo di un bonario pasticcetto farsesco con gli equivoci, le confessioni, gli spogliarelli e le situazioni pie canti del caso. Solita merce, insomma. Però va detto che fra tanta ingenuità c'è del brio e che l'« humour » è a buon prezzo ma non manca di una certa immediata effl cacla. Per fortuna, Tino Scotti si contiene e non apre indiscri minatamente i1 rubinetti della sua torrentizia loquela; è agitato con misura e senz'altro ci. guadagna. Accanto alla testa scarna, baffuta e impomatata dell'infaticabile cavaliere meneghino c'è la rotonda fac eia placida e stupefatta del napoletano Beniamino Maggio: l'uno si dimena, l'altro fa il tonto e insieme dUettano quasi sempre piacevolmente. Fra i due s'inseriscono la prosperosa e dinamica Tonini Nava e Carla Bertellini. Ri cordiamo poi il Crovetto, la Marzano, il Geli! e un paio di graziose soubrettine. Le musiche di Lacerenza e Pedace; per stavolta, non faranno epoca: tuttavia la «canzone dell'ipotenusa» è gradevole e intelligente. Il pùbblico ha dimostrato d'accontentarsi e ha riso e applaudito. Si replica. u. bz.