Una nota di Bonn al Cremlino per negoziati sulla riunifìcazione

Una nota di Bonn al Cremlino per negoziati sulla riunifìcazione Passo distensivo del Cancelliere Adenauer Una nota di Bonn al Cremlino per negoziati sulla riunifìcazione La "commissióne,, delle quattro Potenze discuterebbe anche il trattato di pace - Il documento del governo federale suggerisce che rappresentanti delle due Germanie intervengano come "consulenti„ (Hai nostro corrispondente). Bonn, 17 novembre. Adenauer ha mosso un passo Incontro al sovietici, proponendo loro, In una nota diplomatica consegnata oggi al Cremlino, di ammet- ' fere al negoziati sul futuro della Germania anche rappresentanti delle due Repubbliche tedesche, quindi anche 1 comunisti di Berlino-Est. • . ' La concessione del Cancelliere, accolta con favore anche ; dall'opposizione di Bonn, oltre che aprire, nuove prospettive per i negoziati, sulla Germania, ha anche una apprezzabile importanza politica, se si considera il momento burrascoso che stanno, attraversando le relazioni fra Mosca e gli Occidentali dopo le minacce di Kruscev per Berlino. . Erics Mende, il vice presidente del partito liberale, che di solito non risparmiò le rampogne alla politica estera del Cancelliere, ha definito la nota di oggi « un documento della buona volontà », che sembra tener conto oltre tutto dell'opinione del suo partito. I/a buona volontà di Adenauer è evidente in questo do . cumento, e cosi anche il suo desiderio di non inasprire, anzi di mitigare, la tensione di questi giorni. La nota è piuttosto breve e si limita all'esposizione di pochi fondamentali punti, senza tener conto delle accuse contenute nell'ultima nota russa del 18 settembre scorso (cui oggi appunto si è risposto), né' tanto meno ritorcerle. Bonn, vi si legge, prende atto con soddisfazione che'anche Mosca sia propensa a formare una commissione delle quattro Potenze per lo studio dei problemi tedeschi, secondo le raccomandazioni del Parlamento federale. La difficoltà che vi si frappone, continua la nota, è data dalle differenti opinioni sul « compiti > del nuovo organismo. Per superarla, secondo 11 governo tedesco, occorre «sostituire con realistici concetti le considerazioni di carattere eminentemente formale» che sono state finora esposte. Per maggior chiarezza ri- cordiamo schematicamente idue opposti punti di vista: Mosca vorrebbe che il costituendo organismo.si occupasse del trattato di pace tra la Germania ed i Paesi ex-nemici, lasciando poi alle due Repubbliche tedesche il compito di < riunlftcaTsi » e, ancora, che tanto Bonn quanto Berlino-est partecipino ai negoziati Adenauer vede la situazione in termini capovolti. Egli ha sempre sostenuto che dell'organismo dovessero far parte soltanto 1 rappresentanti delle quattro Potenze (per evitare il riconoscimento del regime comunista tedesco) e che il trattato di pace dovesse venire discusso dopo una intesa sulla riunificazione: soprattutto per impedire che « cementato» lo status quo 1 sovietici possano sottrarsi'al loro vecchio impegno (per altro ripudiato in seguito dal Cremlino) di riunire la Germania. Questo contrasto è stato messo in evidenza da una serie di sterili note tra Bonn e Mosca. Ora nel documento odierno Adenauer muove un passo incontro ai russi. A nostro avvisò, afferma, lo scopo dell'* istituenda commissióne dovrà essere pur sempre l'unità del .paese», ciò però non esclude che essa si occupi anche di altri aspetti in correlazione con il problema. E ciò vale I anche, precisa la nota, per l'elaborazione di un trattato di pace (Bonn, non manca mai occasione per ripetere che il trattato di pace deve essere uno e non due differenti con Bonn e con Fankw): «Un trattato di pace con un governo qualificato e responsabile per l'intero popolo tedesco». «La questione di una partecipazione tedesca alle trattative della commissione — ecco la novità della nota odierna dovrà essere discussa dall'organismo stesso ». Per partecipazione Adenauer intende «la convocazione di espèrti tedeschi». La formulazione qui è molto prudente, ma la si può Interpretare nel senso che I rappresentanti di Bonn e del regime comunista potrebbero avere, più che altro, funzioni di «consulenza» senza tuttavia sedersi al tavolo dei negoziati' con i I «grandi». Spetterà comunque la! quattro decidere in merito, I Cominciamo a trattare, dice in sostanza il Cancelliere, senzaformalizzarci e, senza stabiliredei « limiti negativi che per forza di cose condannerebbero all'insuccesso, fin dal principio, gli sfòrzi 'del. nuovo organismo». Nella nota si esprime poi la speranza che i russi collaborino alla proposta commissione, per mettere fine al presente stato di cose, < insoddisfacente ed anche pericoloso ». , Questa sera - si sono appresi 1 risultati delle elezioni nella Germania Est Del 12 milioni di tedeschi, il 98,89 per cento si è recato alle urne, e di essi il 89,87 per cento ha votato per i comunisti. Essi hanno avuto la possibilità di votare soltanto per le liste comuniste e sono stati anche costretti a recarsi in massa alle urne. La maggior parte, poi, ha contrassegnato la scheda pubblicamente, senza neanche entrare in cabina, secondo le « raccomandazioni» del regime. in* c.

Persone citate: Adenauer, Kruscev