Due mozioni favorevoli a Fanfani concludono oggi il Consiglio nazionale d.c. di Enzo Forcella

Due mozioni favorevoli a Fanfani concludono oggi il Consiglio nazionale d.c. Dopo tre giorni di movimentata discussione Due mozioni favorevoli a Fanfani concludono oggi il Consiglio nazionale d.c. La corrènte di destra ha rinunciato alla lotta e chiede soltanto una soluzione imparziale delle vicende in Sicilia - Le critiche di Pella o ^ndreotti al governo e la risposta polemica di Rumor ?lJZ*Zr"r* ; ™? cl * (Nostro.servizio particolare) Roma, _ Il dibattito stonale, lem nuato per non si è potuto pure stasera: consigliato di ni la replica scusatone gnatfva. Vi hanno partecipato tutti i principali esponenti de] partito/che hanno parlato con una neanche zza insolita in simili .riunioni. L'esame della situazione Interna si è trasformato in una specie di « processo: all'apparato»; e la discussione sulle prospettive politiche generali ha1 fatto affiorare profondi Contrasti di indirizzo. H quadro della situazione emerge con sufficiente"chiarezza dalla serie dei vari Interventi e pensiamo che valga la pena riferirne gli elementi essenziali Barbi,, primo oratore -della giornata ed esponente-della sinistra, ha attaccato duramente Andreotti ed i fautori di un ritorno alla.formula del monocolore, c Chi vuole il monocolore vuole l'alleanza con le destre, é l'alleanza con- le destre significa rinuncia ai nostri più importanti postulati programmatici. La collaborazione con il P.s.d.1. può essere faticosa, ma il suo costo politico è infinitamente minore di quello che si dovrebbe pagare alle destre. Falchi, sottosegretario agli Esteri, ha attaccato Tavlani che l'altro ieri aveva espresso numerose riserve sull'azione diplomatica del governo Fanfa ni. Ha difeso la politica fltoara ba dell'attuale governo (< il problema non è di recuperare Nasser,. ma di non perdere Burghiba ») svolta nell'interesse comune dell'Europa e dello atlantismo, senza alcun sottinteso anti-francese. Pella, ex-presìdente del Consiglio, è uscito dal suo tradizionale riserbo ed ha attaccato senza mezzi termini l'opera1 to del governo e della dlrezio i ne. < Voglio esprimere la mia |accorata preoccupazione sul- lstreslimsim[ezndmggsmlmlfdciadtphspscGscvcqvts«pndctzcpaHbt l a o e o a - l'avvenire della democrazia cristiana », ha cominciato col dire. Ed i passato subito ad illustrarne 1 motivi. La crisi siciliana rappresenta. un avvenimento le cui conseguenze non si potranno eliminare né facilmente né rapidamente. . La condotta della nostra, poittea asterà stai sacrificando lo [europeismo, .che non si .fa senza la Francia, alla «presene*> negli affari mediterranei e mediorientali. La politica 'economica è avventata e ha Impegnato Il Paese su spese a lun go termine di cui non è prevista la copertura. Anche l'ottimismo sulle posizioni elettorali della d. e, infine, è scarsamente giustificato. Nel suo lungo Intervento Pella ha anche contestato a Fanfani il merito dell'ammissione dell'Italia nel Consiglio di Sicurezza facendo osservare che il riconoscimento è dovuto alla azione dei due ultimi segretari di Palazzo Chigi, entrambi trattati, nell'ultimo movimento diplomatico, « in modo che molti hanno definito piuttosto drastico >. Altre critiche: «La spesa per il plano decennale della scuola 3i affida al generico incremento delle entrate. De Gasperi non si comportava cosi e non esitava, quand'era necessario, ad assumere iniziative anche impopolari. In ogni caso non 6 lodevole bloccare qualsiasi possibilità di iniziativa ai nurvi governi con ipoteche, che vanno oltre la stessa durata della legislatura». «E 11 plano Vanoni? Per la prima volta non se he fa cenno-nella relazione del >Presidente del Consiglio. Dobbiamo considerarlo tramontato? ». De Mita, un .altro esponente della sinistra, ba polemizzato contro coloro (Andreotti) che vorrebbero ridurre 11 compito del cattolici italiani alla amministrazione del potere. Ha chiesto che Fanfani abbandoni la segreteria per evitare il cumulismo delle cariche, ma ha anche osservato che non si vede per il momento chi potrebbe sostituirlo. ■Rumor, vice-segretario del . o l .partito. Aveva già parlato il primo giorno, ma ha ritenuto opportuno riprendere la parola. Sia per difendere l'operato dell'*apparato », di cui è. il principale responsabile, sia per defluire meglio la sua posizioj ne in vista del prossimo congresso, dove spera di raccogliere la successione di Fanfani alla segreteria. Rumor ha difeso l'attuale formula governativa senza tuttavia esaltarla ìn maniera dogmatica. Ha respinto 11 monocolore evitando di polemizzare aspramente con Andreotti. Ha ripreso il tema dell'anticomunismo badando bene di aggiùngere che « l'argine anticomunista non dev'essere inteso come una necropoli di interessi cristallizzati ». E cosi via, per tutti gli altri temi, cercando di trovare sempre un punto di compromesso tra le tesi che nel corso del dibattito erano emerse in forma antagonista. A.ndreotti. Arrivando dopo Fèlla e dopo Rumor, si è trovato piuttosto a disagio. L'uno e l'altro con diversi intendimenti, gli avevano tagliato l'erba sotto 1 piedi. Ha cominciato, con un appello alla franca assunzione .di responsabilità da parte di tutti, dichiarandosi pronto — se questo fosse 11 prezzo da pagare per condurre Uberamente la sua battaglia — a lasciare l'incarico di ministro Poi ha rivolto qualche crìtica all'apparato, ha difeso 1 «notabili» -siciliani ed ha infine centrato 11 suo intervento xulla netta opposizione a qualsiasi sviluppo. ' verso sinistra delle alleanze - democristiane. L'opposizione di Andreotti al socialismo non si appoggia solo a motivi. ideologici e religiosi, ma politico-economici. Il giovane ministro ha dichiarato francamente che l'intervento statale non può risolvere 1 problemi preminenti della piena occupazione e che occorre riaccendere in tutti - i cittadini la fiducia e lo slancio verso là iniziativa privata. Medici, (in qualità di ministro del Bilancio), ha compiuto un rapido esame della situazione economica sostenendo che non vi sono ragioni obbiettive per gli atteggiamenti pessimistici affiorati nel corso della discussione (riferimento a Pella). «L'auménto del reddito secondo le direttrici del Plano Vanoni è un obbiettivo costantemente presente nella nostra azione ed è per questo che abbiamo accettato impegni di spesa in settori sicuramente produttivi e fecondi di pubbliche fortune come quelli dell» scuola, della finanza locale e dèlia grande viabilità». Sullo, sottosegretario. alle Partecipazioni statali. Ha riassunto i temi della sinistra e sviluppato l'apertura ai P.s.i. Implicita nella relazione di Fanfani In una proposta concreta: < Cominciamo, ad accettare la collaborazione col P. s. 1. nelle amministrazioni comunali, nelle cosiddette " giunte difficili "• specialmente delle grandi città, ove il P. s. 1. dimostri seria volontà di costituire maggio' ranze senza il T>. e i. Ullancer" remo cosi i cosi di giunte che si sostengono con l'appoggio delie destre e creeremo nel Paese un clima" nuovo, fecondo sul plano politico e sociale». Colombo, nel passato era ri-, tenuto uno dei leaders delle correnti più innovatrici della d. e, poi si è trovato,In contrasto con Fanfani'e si e fatto a mano a mano più prudente. Oggi s'è confermato sostenitore deriidzansuteuftIitUtccsnzSsmdbehvnmrSeqtccrsdscgnldlbLssdbn della formula bipartitica, pur' ricordando che il partito non si identifica con nessuna esperienza particolare di governo e che non deve mai' venir meno alla sua conquista di nuovi consensi: Galloni, «leader» della corrente di sinistra, ha ripreso e dato una più ampia prospettiva alle fteel politiche del mio gruppo. In particolare ha esortato ad impostare con maggiore serenità li problema dei rapporti con UP. s. i. Gonella, ha limitato il SUO intervento ad esaminare il malcostume del dirigenti periferici, cioè dell'apparato, e ha esteso le critiche agli altri più generali aspetti della degenerazione della partitocrazia. < Lo Stato deve essere sempre al di sopra del partito e non vi deve mai essere neppure 11 sospetto di ingerenza del partito sul pubblici poteri». Donat-Cattin, a nome degli esponenti di « Forze Sociali », ha chiesto che sul plano della vita interna di partito vi siano più fraterne e frequenti comunicazioni tra gli organi periferici e gli organi centrali. Sull'attività di governo ha espresso qualche riserva sulla qualità di alcuni provvedimenti, particolarmente per 11 dise¬ gno di legge sulla finanza degli enti locali. . Sulla politica -eetera ha approvato pienamente la linea dell'on, Fanfani e sulla formula di governo ha dichiarato: « E' ! l'unica al' momento capace di rendere programmatica l'azione della d.c. è dà al Paese la sensazione di essere stabile anche' sé 11 margine'-dt maggioranza è minimo». Domani, come abbiamo detto, Fanfani ' preciserà ' il .suo' pensiero di fronte.al complesso panorama di posizioni emerse dalla discussione. I contrasti c le divergenze verranno tuttavia attutiti in sede di votazione. Sono state infatti presentate soltanto due mozioni, una della maggioranza direzionale e una della corrente di sinistra che, pur, collaborando con Fanfani, intende mantenere integralmente la propria caratterizzazione politica. La «destra» — approssimativa definizione per tutto il gruppo ostile all'attuale gruppo dirigente — ha rinunciato ad una propria mozione e al limiterà a presentare un ordine del giorno dove si auspica una soluzione imparziale del conflitto che divide 1 democristiani siciliani. ' Enzo Forcella Ibrahlm Abboud (a sinistrai, Il comandante In capo dell» forze sudanesi, autore dal colpo di Stato • Il Primo ministro estromesso, Abdullah Khalil (Telefoto)

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