Fanfani auspica nuove alleanze per rafforzare l'azione del governo di Enzo Forcella

Fanfani auspica nuove alleanze per rafforzare l'azione del governo Una rolamianG al Consiglio xiaxioxiaia delia U.C. Fanfani auspica nuove alleanze per rafforzare l'azione del governo "La diffidenza del Pri dovrebbe trasformarsi in concreta collaborazione, l'acerba critica del PU in nna più obbiettiva opposizione e l'atteggiamento def Psi verso i comunisti in nna schietta rutonomia,, - Sarà continuata senza esitazioni la lotta contro il carovita - Intervéftl polemici di Tartan! e Sceiba - Un articolo di Saragat sul congresso del partito socialista (Nostro servizio particolare) Roma, 15 novembre. Fanfani ha aperto stamane 1 lavori del Consiglia nazionale democristiano con una relazione che si può'dividere nettamente in due parti. Nella prima ha parlato come Presidente del Consiglio, facendo un bilancio dell'attività- svolta dal" suo .governo; nella seconda ha prospettato, in veste di segretàrio del partito, i problemi di politica generale che partito e governo dovranno affrontare nel prossimo futuro. Di ciò che li governo ha fatto in questi primi quattro mesi di attività Fanf ani si è dichiarato senza infingimenti molto soddisfatto. Ha cominciato col sottolineare il sereno svolgimento della politica estera < nell'ottima, amichevole intesa che lega il .nostro Paese a tutti i Paesi alleati > (e non esistono prospettive di deterioramento di tali rapporti — ha aggiunto — se non nell'animo di critici sprovveduti di argomenti). Ha accennato alle recenti vicende della Chiesa per far notare che il modo in cui il governo, ha fatto fronte agli'impegni con¬ tenuti nel Trattati Lateranensl è stato tale.* da non suscitare critica di ibrta da parte di chi non condivide le nostre convinzioni e da meritare la particolare ' benedizione del nuovo Papa asceso alla-Cattedra . di Sari Pietro dall'episcopato Italiano». Si è infine soffermato a lungo sulla situazione dei prezzi e le prospettive polemiche anche perché — come ha fatto notare — au' questo terreno si sono appuntate le maggiori critiche. Fanfani ha ammesso che negli ulthni anni l'andamento del 'prezzi e l'indice generale del costo della vita, sono stati Ih continuo rialzo. Ma ha tenuto a dimostrare che la tendenza si arresta, e in una certa misura si capovolge, a cominciare dai giugno di quest'anno: da quando, cioè, 11 nuovo' governo ha cominciato a operare. I prezzi all'ingrosso erano nel dicembre '57 a 102,8 (fatto = 100 l'indice del '53) e sono scesi nel mese scorsola 100,6. Quel-* li al minuto nel giugno di quest'anno erano à 114,5 (sempre rispetto al '53), ma dal luglio comincia Una discesa che ha portato l'Indica a 113,2. Il co- y a e o n e e sto generale della vita era, sempre nel. giugno scorso, di 68,12 volte l'anteguerra: nel settembre è secso a 67,42 e nell'ottobre a 66,76. Per mettere In luce le benemerenze del suo governo, Fanfani ha dovuto cosi richiamare l'attenzione sulle insufficienze di quelli che lo avevano preceduto dal '53 . In poi: cosa di cui Pella, Sceiba, Segni e Zoli non gli sono certo stati grati. L'oratore ha garantito che anche nel futuro la lotta contro 11 carovita e la difesa del potere d'acquisto della moneta rimarranno al centro dell'azione governativa. «Altre spese ' — ha detto — non potranno essere proposte se non proponendo nuove entrate. E chi da queste teme, giustamente, aggravi fiscali, certamente ci aiuterà a contenere la richiesta di nuove spese, né ricorrerà ad iniziative extragoverno per quanto utili possano esserne le ragioni >. Confermando quanto già aveva detto in una conferenza stampa, Fanfani ha detto che nel prossimo futuro vi sarà una pausa nell'attività legislativa del governo: ha già presentato al Parlamento, nei meal scorsi, una buona parte dei provvedimenti annunciati all'atto dell'Insediamento . ed ora «1 tratta. di sollecitare, il Parlamento ad esaminarli rapidamente. Ma 11 governo avrà la forza politica di portare all'approvazione il suo programma? Su questo interrogativo Fanfani ha articolato tutta la seconda parte della sua relazione, facendo capire chiaramente che l'avvenire del governo, e soprattutto 11 mantenimento di quella «carica» di .rinnovamento con cui è partito, è legato ai verificarsi di due. condizioni : 11 mantenimento della compattezza interna deidue gruppi della maggioranza e l'adesione. di nuove forze parlamentari. ";'t ./. ■':« Non vi. è democratico- ohe non si auguri sinceramente che 1 tre imminenti congressi del p.r.i., del p.1.1. e del p.s.i. — ha detto, riferendosi alla seconda condizione — possano concludersi allargando la cerchia delle forze democratiche in Parlamento, trasformando la posizione di attesa diffidente del partito repubblicano in posizione di concreta collaborazione, la posizione di acerba critica del partito liberale In posizione di più obiettiva opposizione, e la posizione conformista verso il comunismo del partito socialista italiano in posizione di schietta autonomia». E' la parte più nuova e politicamente più rilevante della relazione. Vi è riassunta praticamente tutta la tematica politica dei prossimi mesi. Dal liberali Fanfani si attende soltanto 'una opposizione più moderata (quindi niente ritorno al tripartito col p.1.1.), mentre al repubblicani chiede esplicitamente la collaborazione ed ai socialisti una posizione di schietta autonomia (che possa costituire la premessa — se no può arguire — di un «dialogo» con l cattolici). Come già al Consiglio nazionale di Vallombrosa, Fanfani ha cosi indicato nel p.s.i. uno del principali protagonisti dal gioco politico, attribuendogli anzi un ruolo anche maggiore: alle conclusioni del suo congresso, infatti, ha in qualche modo legato anche l'avvenire del governo. Vedremo dagli sviluppi della discussione come 1 vari gruppi democristiani accoglieranno questa impostazione. Fanfani ha mostrato di non dar molto peso al suoi avversari interni ed anzi, trattando della Sicilia, ha difeso con forza. l'operato dei suoi collaboratori, negando ogni consistenza politica, ai motivi che hanno determinato ' la crisi. «Si-è parlato di metodi caporalistici, con Intenti di sopraffazione, con l'ausilio di un apparato cieco e fazioso. Siamo di fronte a leggende. Esamini chi crede e come può questa vicenda, ma non dimentichi di essere giusto. Per parte 'nostra già troppo spazio crediamo di avervi dedicato, preoo capati come 'fummo e come siamo di non allargare 1 die1 sidl che ebbero quasi sempre origini -personalistiche "e- non ideologiche ». Gli oppositori hanno cominciato a farsi sentire con Taviani, che ha avuto parole di larvata critica nel confronti di Fanfani. Taviani ha ribadito, anche qui in Indiretta polemica col segretario dal partito, 11 valore del centrismo « dinamico, orientato in senso sociale » e, quanto al socialisti, ha osservato: « Sulla formula di coalizione si sono avute molteplici interpretazioni,- sicché la polivalenza ha talvolta prevalso sulla chiarezza. C'è chi ritiene necessaria la polivalenza in quanto qualcosa si sta movendo nel p.s.1. Proprio per questo. Invece, occorre chiarezza, non dare la sensazione di stare ad aspettare gli altri o di andare, loro incontro». Gli ha fatto eco Cervone, che nella direzione d.c. rappresenta Andreotti: •) Cervone, com'era lecito attendersi, ha difeso le tesi an dreottiane, ed ha dichiarato che la sua córrente < ritiene doveroso sollevare eccezione sul poteri della direzione in . materia disciplinare »; facendo riferimento alla situazione siciliana l'oratore ha aggiunto che « la competenza sul casi disciplinari spetta al probiviri,, mentre la direzione deve solo concretizzare la linea politica del partito, fissata dal consiglio nazionale». L'intervento di maggior peso» per asprezza polemica, è stato quello di Sceiba: egli non ha trovato nulla di suo «gradimento» nelle afferma zioni di Fanfani, e non ha lesinato le critiche. Ha-cominciato col deplorare il movimento diplomatico di Palazzo Chigi («occorre lasciar lavorare tranquilla la burocrazia, senza pretendere conformismo neanche verso 11 partito dì go-' verno: se si cambiano gli uomini, sia solo per esigenze obiettive, e .non perché' cambiano 1 ministri»), ha affermato che il proposito di allargare le basi democratiche conferma solo che < l'attuale formula di governo non è sufficientemente forte» e «i è dettò favorevole'- a riaprire il colloquio con 1 liberali e 1 repubblicani, ma dubbioso del buoni propositi di Nenni. Infine Sceiba ha. affrontato il tema siciliano, difendendo ad oltranza Milazzo: la difesa ai è spinta tanto- oltre che, a un certo punto, -Pastore lo- ha' interrótto esclamando: «Ma forse tu eri d'accordo con lui...». Più pacatamente ha risposto a Sceiba I'on. Rumor, vice segretario della d.c, 11 cui discorso ha chiuso 1 lavori della giornata. Rumor ha rifatto la storia della secessione siciliana e ribadito la piena ìe- glttlmità dell'operato della direzione, . il che sarà anche dimostrato- nel prossimi mesi dalla «vacuità del tentativo del presente governo regionale ». Con significativa coincidenza, anche Saragat in un articolo che uscirà domani sulla Giustizia, ha affrontato il tema dell'allargamento della base democratica, definendolo 11 problema più Importante dell'avvenire. Il leader socialdemocratico ha esortato a guardare con estrema attenzione al congresso del. p.s.i., ma'à**nònvcoSunetterè l'errore di subordinare qualsiasi atteggiamento politico al risultati, di questo congresso. t E' a sinistra che dobbiamo allargare la base democratica, ma il modo migliore per convincere 1 lavoratori è di dimostrare con i fatti 11 valore sociale della democrazia. Beco perché ' è estremamente importante che _ l'attuale esperienza governativa di centrosinistra riesca ». Enzo Forcella Fanfani, Zoli e Rumor al banco della presidenza del Consiglio nazionale d;o. (Tel.)

Luoghi citati: Milazzo, Pella, Roma, Sari Pietro, Sicilia