Le onde dell'Adriatico in tempesta invadono duemila ettari di coltivato

Le onde dell'Adriatico in tempesta invadono duemila ettari di coltivato Le onde dell'Adriatico in tempesta invadono duemila ettari di coltivato Sono' campi coltivati a grano che la salsedine renderà sterili per anni Rovigo, 13 novembre. Nel delta palesano la situazione, che durante la notte tra mercoledì e giovedì e la mattinata si era aggravata, in serata è in alcune zone leggermente migliorata. La bora che ha soffiato fino ai cento chilometri orari, si è in parte attenuata mentre la mareggiata continuò a infuriare, flagellando tutto il litorale, "'pericolosa è la situazione a Scardóvari, Ponte Fornaci, Porto Levante e Volta Grimana. Per tutta la notte e nella giornata d'oggi centinaia di operai, vigili del fuoco, soldati, carabinieri, guardie di Finanza e agenti di polizia, hanno lavorato per costruire soprassogli e rinforzare le arginature. A Scardóvari, ove le ondate dell'Adriatico hanno superato gli argini di difesa, penetrando nella periferia del paese e presso la caserma della Guardia di Finanza, le difese hanno resistito anche al culmine della marea del pomeriggio. Il livello dell'acqua che preme contro fali difese, si è abbassato questa sera . di circa 10 metri. A Porto Levante numerose case sono allagate dall'acqua del mare. Stazionaria la situazione a Ponte Fornaci e a Volta Grimana. Il livello del Po di Levante continua lentamente ad aumentare e in alcune zone l'acqua ha. superato gli argini che resistono alla pressione. Sull'argine destro del Naviglio Adigetto, a S chilometri da Adria, si è aperta una, falla di una decina di metri e l'acqua ha allagato 70 ettari di terreno coltivato a grano. Una drammatica avventura hanno vissuto una trentina di abitanti della zona, tutti pescatori: sorpresi dall'acqua, si sono rifugiati sui tetti dei buncker ohe abitano dalla fine detta guerra, trascorrendo in preda al terrore tutta la notte. All'alba di sfamane sono siati tratti in salvo dagli anfibi dei vigili del fuoco. Il ministro dei Lavori Pubblici, Tognii direttamente da Biella dove si trova, ha autorizzato stasera il Prefetto di Rovigo alla spesa urgente di cinquanta milioni per il riassetto immediato delle strade rese impraticabili in seguito alla furia del maltempo. Il Prefetto, accompagnato dai tecnici del Genio Civile, si é recato nel pomeriggio a Porta Tolte e a Scardóvari interessandosi delia situazione e visitando le zone minacciate. La Prefettura ha allesHto centri di raccolta per i sinistrati a Pòrto Tolle'e a Contàrina. | Ferrara, 13 novembre. La furia degli elementi, scatenatasi nella notte sul Ferrarese, 'Sembra ora lentamente placarsi. Le mareggiate si abbattono sull'entroterra con minor violenza e la pioggia è finalmente cessata dopo tre giorni di ininterrotto diluvio. E' quindi possibile fare un quadro della desolata alba che si d levata oggi sui Ferrarese dopo una notte quanto mai angosciosa. Tre popolosi centri riuieraschi, Gore, Gorino e Volano, sono completamente sommersi; altri tre, Porto Garibaldi, Cornacchia e Codigoro, lo sono parzialmente. Centinaia e continaia d\ famiglie hanno dovuto abbandonare le oase allagate, mentre estese campagne prossime al litorale sono ritornate coperte dal mare.' Si aaloòla che V Adriatico abbia riassorbito circa duemila ettari di terreno ohe gli. era stato strappato con dura fatica in un lavoro di bonifica nel quale si erano prodigate varie centinaia di contadini. Si tratta in massima parte di terreni appartenenti all'Ente Delta, per riscattare i quali dalla palude èrano stati profusi milioni- e milioni. Brano seminati a grano; ora, quando verranno liberati dall'acqua che li ha invasi, resteranno per lunghi anni improduttivi. La salsedine ha bruciato infatti tutte le sostanza ohe potevano rendere fertili quelle plaghe. Invase dalle acque sono pure le pine: te che si protendono sul litorale fino al Ravennate e per lunghissimi tratti il gran bosco della Mesola. La vera tragedia è pero quella delle popolazioni, alle quali le furiose mareggiate di ieri hanno imposto un nuovo èsodo. Per disposizione delle autorità provinciali, portatesi sul posto stamane, sono stati sgomberati completamente Goro e Gorino. Bimbi, donne e vecchi su colonne di torpedoni fatti affluire dalla Prefettura o requisiti dalle autorità comunali sono stati trasferiti a Mesola ed a Codigoro, ove hanno trovato asilo in quegli edifici scolastici. Gli uomini vàlidi sono rimasti a guardia dello masserizie e del bestiame ammassati sugli argini, o si prodigano, con i vigili del fuoco, con i carabinieri e le squadre di volontari acuite dai centri vicini per erigere arginelli con sacchi di sabbia, nel tentativo di tamponare le falle attraverso le quali l'acqua affluisce nelle campagne. Le dighe di difesa a mare ohe proteggevano tutto il territorio sono state spazzate dai marosi. Ora le acque premono contro gli argini dei vari canali di bonifica, anch'essi rigonfi per le piogge; cosicché in molti punti tracimano. E' tracimato in/atti il Pallotta, allagando parte di Porto Garibaldi e delle campagne ■ adiacenti, ed è tracimato anche il Volano, congiungendosi con le acque del mare nel centro rivierasco al quale dà il nome, espandendosi nella Valle C'afferò presso Codigoro per circa 500 èttari, dopo aver in parte allagato la periferia di questo centro. L'allagamento à avvenuto' mentre giungevano a Codigoro le prime colonne di profughi di Goro e Gorino. In tutta la zona i sistemi di palificazione per i cavi dell'energia elettrica sono stati abbattuti o dalla bora, che ha soffiato per l'intera notte ad oltre 80 chilometri orari, o dall'irrompere delle acque. Mol¬ tissime le case scoperchiate e quelle che minacciano di crollare; incalcolabile \l numero degli alberi sradicati. Venti bimbi in località Romanina, presso Gorino, erano rimasti bloccati su un argine e qui sono stati, salvati da alcuni pescatori che li hanno raggiunti oon barche. ■ Inten-1sissima è stata l'opera di soccorso subito predisposta dai vigili del fuoco, immediatamente accorsi con le -loro barche ed i. mezzi anfibi. I bravi vigili stanno battendo la campagna allagata alla ricerca di una famiglia di otto persone residente in una zona isolata presso Goro, della quale non si hanno notizie. I profughi- inr terrogati a Codigoro hanno affermato ohe quella, famiglia disponeva- di una barca e pertanto si spera abbia potuto salvarsi raggiungendo da sola una località sicura. , . Le acque in molH tratti sono bloccate dalla strada Romea, di recente costruita, che costituisce ora un valido argine. I tecnici ritengono però che possano,-specie verso Ce¬ digoro, provocarsi infiltrazioni. La strada, come moltissime altre della zona, ha subito sensibili danni. / danni a Goro e Gorino si calcolano ad un primo esame ad oltre 160 milioni. Danni gravi si registrano pure a Porto Garibaldi, dove il mare in tempesta ha affondato vari, pescherecci che erano- ormeggiati nel porto e distrutto tutte le attrezzature balneari.

Persone citate: Bimbi, Cornacchia, Pallotta, Porto Garibaldi