Accordo sull'ordine dei lavori al convegno per Ia sospensione atomica

Accordo sull'ordine dei lavori al convegno per Ia sospensione atomica Accordo sull'ordine dei lavori al convegno per Ia sospensione atomica Cauto ottimismo negli ambienti ufficiali a Ginevra - Difficoltà alla conferenza contro gli attacchi di sorpresa (Dal nostro corrispondente) Ginevra, 12 novembre. Dopo quattro giorni di trattative strettamente private, la conferenza per la. sospensione degli esperimenti nucleari proseguita oggi con una riunione ufficiale, seppure segreta, al palazzo ginevrino dell'Orni. Al termine della seduta, durata quasi due ore, è stato diramato un breve comunicato ufficiale. Nonostante sia redatto in termini assai laconici, se ne può tuttavia ricavare l'impres sione che i lavori sono entrati in una fase nuova, che cioè si è realizzato un sensibile progresso. Infatti il documen to precìsa, fra l'altro, che nel corso degli odierni negoziati le tre delegazioni (Stati Uniti, Gran Bretagna e Urss) hanno passato in rassegna i riveduti progetti per la stesura dell'or dine del giorno. In altre parole, ciò significa che sia da parte occidentale che comuni sta ci si è decisi a fare qualche concessione in merito alle questioni procedurali. Anche se i due blocchi sono lungi dell'essersi messi definitivamente d'accordo sulle questioni procedurali, che per parecchi giorni avevano rischiato di far naufragare la conferenza, non si può però negare che da ambo le parti si stia cercando di giungere ad un soddisfacente compromesso, il cui conseguimento aprirebbe senz'altro la via ai negoziati veri e propri per un accordo sulla sospensione delle prove nucleari. A chi si deve attribuire il merito di avere avviato, almeno temporaneamente, le trattative su una via più promettente? Secondo alcuni osservatori vicini alla delegazione anglo-americana l'opera conciliatrice del rappresentante di Londra, Sir David OrmbsyGore sarebbe stata decisiva II delegato inglese avrebbe fatto chiaramente presente ai suoi colleghi americano e sovietico che, ove non a' ossero riveduto i rispettivi progetti per l'ordine del giorno, la conferenza sarebbe stata destinata a risolversi in un clamoroso fallimento. Stando alle voci raccolte in alcuni ambienti po¬ litici vicini all'Orni, i russi [avrebbero riveduto il loro at- teggiamento, sempre in meri-!to all'ordine del giorno, per evitare che lì si potesse accu sare dì avere provocato il nau . fragio dei lavori Sia comei s Lvoglia, nei circoli diplomatici di Ginevra si e accolto con grande soddisfazione l'annun-i eto che tanto da parte americana quanto da parte comunista si sono modificati 1 progetti per la stesura dell'ordine del giorno. Si afferma, e certamente non a torto, che l'odierno progresso è particolarmente importante dal punto di vista psicologico. Esso dimostra che le speranze di giungere al disarmo, un giorno o l'altro, non sono ancora del tutto tramontate, come purtroppo si temeva in questi giorni, quando 1 delegati delle tre potenze ato miche non riuscivano nemmeno ad accordarsi sui vari progetti procedurali. Un'altra riunione ufficiale è in programma per domani pomeriggio. Quanto alla conferenza per la prevenzione degli attacchi di sorpresa, alla quale prendono parte dieci nazioni (cin que per l'Occidente ed altrettante per il mondo comunista), essa è continuata stamane con una breve seduta segreta nel cui corso — come precisa il comunicato ufficiale — sono state esaminate questioni di carattere procedurale. Pare che i delegati si siano pure occupati, di una proposta sovietica intesa ad « allargare > le basi dei lavori, affinché si possa procedere nello stesso tempo allo studio di problemi concernenti direttamente il disarmo. Siccome l'approvazione di una simile richiesta porterebbe inevitabilmente i negoziati su un piano politico, nei circoli vicini alla conferenza si è dell'opinione che gli occidentali si siano opposti alle proposte moscovite. Il meno che si possa dire è che anche l'inizio di questo secondo convegno, che deve limitarsi allo studio di questioni puramente tecniche, sia tutt'altro che facile. j £

Persone citate: David Ormbsygore

Luoghi citati: Ginevra, Gran Bretagna, Londra, Stati Uniti, Urss